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Le nuove frontiere dell'insurtech

Vecchie esigenze adattate ai nuovi bisogni e nuove necessità che emergono dall'evoluzione dei gusti. Si preannuncia una rivoluzione per un settore a lungo abituato a essere sostanzialmente uguale a sè stesso. Questo crea opportunità per i consumatori. Ecco le principali.

Pubblicato il 07/02/2022
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Alcune esigenze sono nuove, come quelle legate alla mobilità condivisa. Altre sono degli evergreen, il bisogno di protezione nel campo salute, ma possono contare su una nuova offerta grazie all’impiego delle tecnologie.

L’Italian Insurtech Association (Iia) ha messo a punto un decalogo delle nuove tendenze che promettono di caratterizzare l’insurtech nel 2022. Anno visto come quello del definitivo dopo che già lo scorso ha visto impennarsi a 280 milioni di euro gli investimenti, cinque volte e mezzo i 50 milioni del 2020. L’obiettivo per l’anno da poco iniziato è di arrivare a 500 milioni, con la prospettiva di raggiungere la soglia del miliardo nel corso del 2023.

Nuovi operatori e startup

L’Iia è ottimista, in primo luogo perché si attende che nuovi operatori internazionali entreranno nel mercato italiano, sviluppando nuove iniziative in grado di trainare lo sviluppo del mercato. Si stima che gli investimenti in start up insurtech supereranno di cinque volte quelli dell’anno appena trascorso, sfiorando i 100 milioni di euro. Crescita robusta, anche se restiamo lontani da mercati come Gran Bretagna e Francia, che hanno chiuso il 2021 rispettivamente a quota 800 e 650 milioni.

Per restare competitivi sul mercato, spiega l’associazione, sarà fondamentale promuovere il processo di cooperazione tra assicurazioni, aziende tecnologiche e startup. Se nel 2021 solo il 65% delle compagnie tradizionali si era aperto al nuovo, entro fine anno dovremmo arrivare al 90%, in linea con il quadro europeo.

Dal turismo spaziale all’e-sport

Quelli che fino a poco tempo fa apparivano come scenari futuristici, oggi sono dietro l’angolo. L’offerta assicurativa classica mostra i suoi limiti di fronte all’avanzare di nuovi settori come l’e-sport, l’identità digitale, il turismo spaziale, la realtà virtuale, le criptovalute e i nuovi modi di socializzare online, a cominciare dalla promettente frontiera del Metaverso. Segmenti altamente innovativi, ma che in assoluto valgono ancora poco per il segmento assicurativo. Per raggiunger la soglia dei 100 milioni di euro occorrerà attendere la fine di questa decade.

Ben altro sviluppo ha invece già conosciuto la quinta tendenza indicata, vale a dire l’healtech, complice l’ingresso di nuovi operatori specializzati italiani ed esteri. Si stima che la penetrazione di polizze digitali nel segmento salute possa arrivare al 7% del mercato italiano entro il 2030, per un totale di 1.8 milioni di soggetti assicurati.

È ormai una realtà anche il segmento assicurativo legato alle nuove esigenze della mobilità, a cominciare da quella condivisa per proseguire con la micromobilità urbana. Iia sostiene che quest’anno raddoppieranno rispetto al 2021 le polizze on demand legate a questo settore.

Il digitale è la norma

Il settimo fattore di innovazione tecnologica in campo assicurativo è l’embendded insurance, vale a dire le coperture assicurative offerte come servizio aggiuntivo assieme all’acquisto di un prodotto o servizio. Per l’associazione dell’insurtech italiano, c’è da attendersi l’ingresso nel settore di numerosi operatori che non arrivano da una tradizione assicurativa.

Grande attesa c’è anche per lo sviluppo della digital bancassurance, con le banche coinvolte nella distribuzione di polizze digitali che triplicheranno rispetto al 2021, arrivando a circa 30. Non si tratterà solo di trasferire sui nuovi canali le offerte tradizionali, ma di concepirne di nuove.

Cresceranno di tre volte anche gli investimenti nell’analisi dei dati e nell’intelligenza artificiale per aiutare gli operatori a costruire prodotti e polizze sempre più personalizzate sul singolo cliente, come polizze sportive limitate alla durata di una partita di calcetto o di un’arrampicata in montagna e polizze salute in linea con le condizioni dell’utente in un preciso momento della sua vita.

Per finire, l’Iia ritiene che le nuove competenze ed opportunità professionali nell’Insurtech renderanno il settore attrattivo per i giovani: oggi l’assicuratore deve avere, oltre alle competenze tradizionali, la capacità di coniugare data science, intelligenza artificiale, ingegneria e matematica.

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A cura di: Luigi dell'Olio

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