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RC Auto: i vantaggi del bonus protetto

Grazie al bonus protetto è possibile evitare l’aumento del premio RC Auto al primo sinistro con responsabilità principale: si tratta, infatti, di una clausola che consente di mantenere la propria classe di merito interna. La garanzia vale solo se si rinnova la polizza con la stessa compagnia.

Pubblicato il 12/02/2021

Aggiornato il 13/01/2022

due modellini di auto che si scontrano e persona sullo sfondo che firma un documento
Bonus protetto

L’automobilista che causa un incidente con il proprio veicolo può vedere aumentare di molto il premio della propria polizza RC Auto, anche nel caso in cui i danni causati siano modesti.

Per evitare questo incremento, alcune compagnie assicurative includono nella responsabilità civile una clausola accessoria chiamata bonus protetto. Si tratta di una garanzia che consente, al primo sinistro con responsabilità superiore al 50%, di conservare la classe di merito interna maturata precedentemente.

Dunque, il meccanismo bonus-malus non viene attivato e il premio della polizza non aumenta a parità di altri fattori assicurativi e al netto di adeguamenti tariffari. Ricordiamo che il malus si applica quando viene accertata la maggiore responsabilità del sinistro, mentre un eventuale incidente con concorso di colpa (responsabilità paritaria o inferiore al 50%) porta alla sola segnalazione nell’adr.

In quest'ultimo caso, la penalizzazione del premio e della classe di merito si verifica quando la somma della responsabilità dei sinistri paritari degli ultimi 5 anni supera la quota del 51% di colpa: ad esempio, se si viene coinvolti in 2 incidenti, uno con il 10% di colpa e l’altro con il 35% di colpa, il malus non scatta.

Non è possibile cambiare compagnia

Bisogna però tener presente che il bonus protetto funziona solo se si decide di restare fedeli alla propria compagnia assicurativa, poiché la clausola conserva la classe di merito interna, mentre la classe universale, riportata dall'attestato di rischio, risentirà dell’incidente.

Alcune compagnie, poi, danno la possibilità di applicare tale garanzia solo a clienti in determinate classi di merito, ad esempio non superiore alla quarta, e che non hanno causato alcun incidente nei due anni precedenti.

Il riscatto del sinistro per evitare il malus

Un ulteriore metodo per evitare il malus è il riscatto del sinistro, l’unica procedura che consente di mantenere la classe di assegnazione denunciando ugualmente l’incidente all’impresa assicurativa. In caso di sinistro, l’indennizzo sarà rimborsato dallo stesso assicurato: il richiedente si dovrà rivolgere alla CONSAP, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, che avrà il compito di calcolare l’ammontare del danno. L’importo sarà comunicato all’utente con una lettera e dovrà essere versato tramite bonifico bancario al conto corrente indicato dallo stesso ente.

Gli incidenti che permettono l'applicazione di questa particolare procedura sono solo quelli liquidati tramite indennizzo diretto, la procedura che consente al danneggiato di rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicurativa. Non saranno quindi riscattabili i sinistri avvenuti senza urto, gli incidenti che vedono coinvolti più veicoli responsabili e i sinistri avvenuti con un veicolo immatricolato all’estero.

L’alternativa di non denunciare il sinistro

È una soluzione che può essere considerata conveniente solo per determinate tipologie di incidenti. In questo caso, l’automobilista risarcisce di tasca propria il danneggiato: la prassi viene utilizzata per i sinistri senza feriti e con danni di scarsa entità al veicolo, quando può essere conveniente proporre alla controparte una somma di denaro per effettuare la riparazione del suo mezzo senza passare per l’assicurazione.

È buona norma, se l’altro automobilista dovesse accettare la proposta, farsi firmare una liberatoria in carta semplice, in cui il danneggiato dichiara di essere stato rimborsato e di non avere altre pretese risarcitorie.

Ma di quanto aumenta il premio in caso di sinistro con responsabilità principale?

A priori non è possibile stabilire con certezza di quanto crescerà il costo dell’RC Auto. Per un giovane neoassicurato può comportare aumenti anche superiori al 200% sull’ultimo premio versato, mentre un guidatore esperto potrà portare a casa una tariffa maggiorata del 15-20%.

Un esempio, effettuando una simulazione di preventivo rc auto con Segugio.it, aiuterà a capire l’entità dell’aumento a cui l’assicurato potrà andare incontro. Ipotizziamo la polizza un cliente-tipo, 43enne di Milano, contratto per un Smart Fourtwo 1.0 immatricolata nel 2016, 10 mila chilometri di percorrenza annua – che non ha causato sinistri, vedendosi assegnare per la seconda volta la prima classe di merito: al 12 di febbraio, il cliente potrà usufruire di un prezzo di 197,99 euro grazie a Verti, che offre una formula con guida esperta (ammette conducenti con più di 23 anni).

Nel caso invece di incidente con responsabilità principale causato nel 2020, l'automobilista si vedrà assegnare la terza classe di merito. In questo caso si assiste a un rialzo della spesa della polizza, che sempre con Verti si attesta sui 360,19 euro.

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A cura di: Enrico Campanelli

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