Come rinnovare la patente scaduta?
La patente è un documento fondamentale per poter circolare su strada pubblica con un veicolo: la sua scadenza varia in base alla tipologia di licenza e all’età del soggetto interessato. Vediamo i tempi, i costi e gli step necessari per poterla rinnovare.

Il rinnovo della patente è una procedura che deve essere effettuata con cadenze differenti a seconda dell’età del guidatore e del tipo di licenza di guida posseduta. Il fine principale del rinnovo è quello di accertare che il soggetto sia ancora idoneo, per requisiti fisici e psichici, a condurre un mezzo: dunque, per il rinnovo è necessario sostenere una visita medica.
La patente di tipo A (utilizzata per condurre i motocicli) e B (necessaria per autovetture e motoveicoli di cilindrata non superiore ai 125 centimetri cubici) deve essere rinnovata ogni 10 anni per gli individui fino ai 50 anni di età, ogni 5 anni per i soggetti che hanno tra i 50 e i 70 anni, ogni 3 anni per le età comprese tra i 70 e gli 80 anni e ogni 2 anni per gli ultra 80enni.
Quali costi per il rinnovo?
La spesa è differente a seconda della struttura a cui l’automobilista o il motociclista si rivolge. Recandosi presso una ASL (Azienda Sanitaria Locale) è necessario corrispondere un importo variabile tra i 30 e i 50 euro, oltre alla spesa fissa di 16 euro per una marca da bollo e di 10,20 euro da versare sul conto corrente 9001 del Ministero dei Trasporti. L’ammontare totale, sommando le varie voci, sarà quindi tra i 56 e i 76 euro. Il documento sostitutivo che attesta il rinnovo viene rilasciato direttamente alla fine della visita medica, mentre la licenza in tessera sarà recapitata al proprio domicilio direttamente dal Ministero.
Più celere la procedura per gli automobilisti che si rivolgono alle Scuole Guida, che consentono di prenotare la visita medica più facilmente. La maggiore flessibilità influisce sul costo, che sale notevolmente: in questo caso, infatti, la spesa media può arrivare anche ai 150 euro.
L’esito positivo della visita porta al rilascio di un permesso provvisorio di guida, che sostituirà la vecchia patente fino a quando non verrà recapitata la nuova tessera aggiornata nella foto e nella scadenza.
Coronavirus: i guidatori hanno più tempo per rinnovare
È infatti in vigore una proroga per le patenti di guida scadute a partire dallo scorso 31 gennaio 2020 per via del protrarsi dell’emergenza sanitaria. Un emendamento al decreto legge Covid sposta la validità delle licenze di guida dal 31 dicembre 2020 al 30 aprile 2021, ma solo se si circola sul territorio italiano. Per condurre invece un veicolo al di fuori dei confini nazionali occorrerà tener conto del regolamento UE 2020/698, secondo il quale tutte le patenti scadute durante lo stato di emergenza sono prorogate di validità per un periodo di sette mesi dalla data di scadenza.
Ma quali sanzioni per chi guida con patente scaduta?
I trasgressori possono ricevere dalle forze dell'ordine una multa il cui importo varia tra i 160 e i 644 euro, nonché subire il ritiro della patente scaduta. Il guidatore, dal momento in cui è stato sanzionato, ha 10 giorni di tempo per procedere al rinnovo della patente: solo successivamente potrà recarsi presso il comando di polizia per riavere il documento di guida ritirato.
Sinistro con patente scaduta: cosa si rischia?
Il mancato rinnovo della patente entro i termini stabiliti dalla legge può portare a gravi conseguenze in caso di incidente stradale. L’impresa assicurativa può intraprendere un'azione di rivalsa sul proprio assicurato, ossia richiedergli la cifra risarcita per i danni liquidati.
Tuttavia, sono molte le compagnie che offrono la rinuncia alla rivalsa se il documento viene rinnovato entro un certo periodo di tempo dalla data in cui è avvenuto l’evento sinistroso.
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