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Auto elettriche: perché sono più convenienti delle tradizionali

Pubblicato il 03/04/2019
Auto elettriche: perché sono più convenienti delle tradizionali

Continua ad aumentare il numero di automobilisti europei che sceglie di acquistare una vettura elettrica. L’ultimo rapporto sulle vendite relativo al 2018, pubblicato dalla Jato Dynamics, parla di un tasso di crescita del 47%, con le immatricolazioni che hanno sfiorato negli Stati membri le 200 mila unità.

A spiegarci l’interesse per questi veicoli è un recente studio della Cap Hpi, società di analisi del gruppo Solera, che ha stabilito come ci sia una maggiore convenienza a mantenerli rispetto alle vetture con carburante tradizionale. Dai calcoli effettuati, i costi di manutenzione e assistenza sono mediamente più bassi del 23%, una percentuale che si riferisce a un periodo di utilizzo di tre anni e a una percorrenza di circa 96 mila chilometri. “Le auto elettriche”, spiega Chris Plumb, senior valuations editor di Cap Hpi, “hanno motori con molte meno parti in movimento rispetto ai propulsori a benzina o diesel. Inoltre, beneficiano di stili di guida più delicati che portano a una minore usura dei freni e degli pneumatici”.

L’indagine sottolinea che il risparmio è decisamente maggiore quando si considerano le citycar. Una Renault Zoe fa spendere in 36 mesi circa 1.248 euro, il 35% in meno rispetto ai 1.699 euro di una Opel Corsa di 1.000 centimetri cubici di cilindrata. Per una vettura media, una Nissan Leaf, la ricerca riporta invece un costo di 1.358 euro, contro i 1.622 euro di una Volkswagen Golf 1.0 TSI 110 SE.

Le maggiori spese nel lungo periodo

A preoccupare è invece il costo degli inverter, i dispositivi per trasformare la corrente continua in alternata, che hanno una durata media compresa tra le 30.000 e le 50.000 ore di funzionamento. In più per chi ha intenzione di tenere l’auto per dieci o più anni, va considerata la necessità di sostituire le batterie, garantite in media per circa 8 anni. Per effettuare questa operazione su una BMW i3, si parla di una spesa di quasi 20.000 euro, un importo a cui si deve aggiungere il costo della manodopera.

L'assicurazione costa meno

Secondo quanto afferma il vicepresidente di Segugio.it Emanuele Anzaghi, “l’assenza del processo di combustione, l’autonomia determinata e il conseguente minor chilometraggio, riducono i rischi potenziali e quindi il premio assicurativo da pagare”. Tradotto in numeri, si è calcolato che l’RC Auto di una vettura a zero emissioni può far risparmiare in media il 20-30% rispetto al premio corrisposto da un mezzo dello stesso segmento ad alimentazione diesel o benzina.

Facciamo qualche esempio

Per avere una conferma di quanto detto basta fare una simulazione su Segugio.it, il portale online che compara le migliori polizze delle principali compagnie sul mercato.

Ipotizzando all’1 di aprile la richiesta di un 45enne di Firenze (prima classe di merito, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza di 15 mila chilometri ogni 12 mesi) che assicura una Renault Zoe Life Q90 Flex (veicolo totalmente elettrico), la soluzione più conveniente proposta da Segugio.it è la polizza di Verti al costo di 223,17 euro l'anno. Si tratta di un contratto con formula di guida esperta, che consente l’utilizzo dell’auto a tutti i conducenti che hanno un’età superiore ai 23 anni.

Assicurando invece una Renault Clio a benzina (90 CV 5 porte Life), si scopre che la miglior tariffa è sempre di Verti, ma con un prezzo di 275,13 euro: l’ammontare è più alto del 23,5% (circa 52 euro). Il premio cresce ulteriormente per una versione a gasolio, Renault Clio dCi 8V 75 CV 5 porte Life, che con Verti fa pagare ogni anno 314,15 euro, il 41% in più (circa 91 euro in valore assoluto). 

A cura di: Paola Campanelli

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