Assicurazione auto per neopatentati: come funziona
Secondo le statistiche, chi è alle prime armi al volante ha maggiori probabilità di causare sinistri, ed è proprio su questa base che le compagnie assicurative costruiscono i loro modelli di rischio. Di certo, sapere come funziona davvero l’assicurazione neopatentati – quali sono i costi medi, quali coperture sono obbligatorie, come si può risparmiare – è il primo passo per affrontare questa fase senza sorprese e con qualche strumento in più.

- Chi sono i neopatentati
- Quanto costa l’assicurazione auto per un neopatentato?
- Qual è l’assicurazione più conveniente per neopatentati?
- Come pagare meno l’assicurazione per un neopatentato?
- Cosa succede se un neopatentato guida una macchina con assicurazione guida esperta?
- Cambiamenti per i neopatentati nel 2025
In questa guida vedremo chi rientra nella categoria dei neopatentati, quanto si paga in media, quali sono le opzioni più convenienti e quali errori evitare. Inoltre, ci soffermeremo su un punto spesso trascurato: cosa succede se si guida un’auto assicurata per conducenti esperti. Uno sguardo, infine, alle novità previste per il 2025, in tema di RC auto e neopatentati.
Chi sono i neopatentati
Non tutti sanno che il termine “neopatentato” non si riferisce solo a chi ha diciotto anni appena compiuti. In base al Codice della Strada, rientra in questa categoria chi ha conseguito la patente di categoria B da meno di tre anni, indipendentemente dall’età anagrafica. Un quarantenne che prende la patente oggi, ad esempio, sarà considerato neopatentato fino al compimento del terzo anno dalla data del rilascio.
Questo status comporta limitazioni specifiche alla guida, soprattutto nei primi mesi:
- per il primo anno non si possono guidare veicoli con potenza superiore a 70 kW (95 CV), se il rapporto peso/potenza supera i 55 kW per tonnellata;
- sono previste sanzioni più pesanti per alcune infrazioni, come l’eccesso di velocità o la guida in stato di ebbrezza;
- la decurtazione dei punti è doppia in caso di violazioni.
Quanto costa sull'RC essere un neopatentato?
Il periodo da neopatentato ha quindi un impatto diretto anche sull’assicurazione auto: le compagnie lo considerano un fattore di rischio e lo riflettono nel premio richiesto, soprattutto se l’assicurato è anche il proprietario del veicolo. Conoscere queste regole aiuta a fare scelte più consapevoli fin da subito, e a evitare sanzioni spesso dovute a semplice disinformazione.
Quanto costa l’assicurazione auto per un neopatentato?
I costi dell’assicurazione per neopatentati sono tra i più elevati del mercato. Non è raro che il premio superi i 1.000 euro annui, specialmente se il neopatentato è giovane, risiede in una zona ad alto tasso di sinistrosità e stipula la polizza come primo intestatario. In alcuni casi, la cifra può arrivare anche a 1.500 euro o più, a seconda delle caratteristiche del veicolo e della compagnia assicurativa.
A incidere sul prezzo sono diversi fattori:
- Età e residenza del conducente;
- Tipo di veicolo (cilindrata, potenza, valore);
- Modalità di immatricolazione e intestazione del mezzo (auto nuova o usata, proprietà del neopatentato o di un familiare);
- Classe di merito di partenza, che può variare in base alla Legge Bersani o ad altri meccanismi di eredità familiare.
Neopatentato: profilo di rischio
Va ricordato che il solo fatto di essere neopatentati non determina un costo fisso, ma si inserisce in un profilo di rischio complessivo valutato dalla compagnia. Per questo, due diciottenni con caratteristiche simili potrebbero ricevere preventivi molto diversi.
Qual è l’assicurazione più conveniente per neopatentati?
Trovare l’assicurazione neopatentati più conveniente non significa solo cercare il premio più basso, ma capire quali coperture offre quel premio e quanto sia davvero adeguato alle proprie esigenze. Alcune compagnie specializzate, ad esempio, propongono pacchetti dedicati ai giovani guidatori, con garanzie essenziali e servizi digitali che semplificano la gestione della polizza, ma con massimali minimi e franchigie elevate.
In molti casi, la soluzione più vantaggiosa si trova scegliendo una compagnia diretta, che opera solo online, oppure ricorrendo ai comparatori assicurativi. Questi strumenti permettono di confrontare in pochi minuti decine di preventivi, filtrando per età, provincia di residenza, tipo di auto e storico assicurativo. In genere, più dati si forniscono, più preciso sarà il risultato.
Un’opzione da valutare con attenzione è quella dell'RC famigliare, ovvero di intestare l’auto a un familiare già assicurato e far figurare il neopatentato come conducente secondario: in questo modo, si può evitare l’applicazione automatica della classe più sfavorevole. Attenzione, però, a non forzare la realtà: in caso di sinistro, le compagnie verificano chi usa abitualmente il mezzo, e dichiarazioni errate possono invalidare la copertura.
Ogni polizza ha le sue condizioni particolari; per questo, la “più conveniente” non è mai assoluta, ma va scelta in base al profilo di chi guida, al tipo di auto e all’utilizzo che se ne fa.
Come pagare meno l’assicurazione per un neopatentato?
Risparmiare sull’assicurazione per neopatentati è possibile, ma richiede attenzione a più livelli: dalla scelta del veicolo all’analisi delle clausole della polizza, fino all’utilizzo di strumenti di comparazione online. Alcuni accorgimenti, se adottati fin dall’inizio, possono incidere anche del 30-40% sul premio annuo.
Il primo consiglio è scegliere un’auto con caratteristiche favorevoli: piccola cilindrata, basso valore commerciale, potenza contenuta. Le compagnie valutano attentamente questi parametri nella determinazione del rischio. Anche la presenza di dispositivi di sicurezza, come frenata assistita o controllo di stabilità, può influire positivamente.
Un secondo aspetto riguarda la classe di merito: grazie alla Legge Bersani, è possibile ereditare la classe di un familiare convivente, purché il veicolo sia intestato a proprio nome. Si tratta di una strategia particolarmente utile per chi vive con genitori già assicurati da tempo e con una buona storia di guida.
Confrontare le polizze fa risparmiare
Ma il vero alleato del risparmio è il confronto: siti come Segugio.it consentono di simulare preventivi personalizzati, confrontando offerte di decine di compagnie in tempo reale. Oltre al premio finale, è utile verificare massimali, franchigie, vincoli di guida e servizi inclusi (come l’assistenza stradale).
Un altro piccolo trucco: valutare la polizza con scatola nera, spesso proposta con uno sconto iniziale significativo. Questa opzione, però, va ponderata con attenzione, perché implica un tracciamento costante dello stile di guida.
Cosa succede se un neopatentato guida una macchina con assicurazione guida esperta?
È una delle domande più frequenti tra chi ha appena preso la patente: posso guidare l’auto di famiglia se è assicurata per guidatori esperti? La risposta è sì, ma con una precisazione fondamentale: in caso di sinistro, le conseguenze possono essere molto pesanti.
Le polizze con clausola “guida esperta” o “conducenti esperti” prevedono che il veicolo sia guidato solo da chi ha una patente da almeno due o tre anni e un’età superiore a una certa soglia (spesso 26 o 28 anni). Se un neopatentato è alla guida e causa un incidente, la compagnia non rifiuta di pagare i danni a terzi, perché l’RC auto è obbligatoria per legge; ma può rivalersi sull’assicurato, chiedendo il rimborso parziale o totale delle somme versate.
In pratica: l’assicurazione copre i danni, ma poi può rivalersi sull’intestatario della polizza, soprattutto se il neopatentato non era stato segnalato come conducente saltuario. Il rischio economico, in questi casi, è tutt’altro che trascurabile.
Per evitare problemi, è sempre consigliabile verificare il tipo di formula attiva sulla polizza: guida esclusiva (solo l’intestatario), guida esperta o guida libera. In presenza di neopatentati in famiglia, la scelta migliore è quasi sempre la guida libera, anche se comporta un premio leggermente più alto.
Un dettaglio che vale più di quanto sembri: in caso di accertamenti, conta chi era effettivamente alla guida, non cosa si è dichiarato in fase di stipula.
Cambiamenti per i neopatentati nel 2025
Con l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada 2025, sono state introdotte modifiche sostanziali alla disciplina dei neopatentati, con l’obiettivo dichiarato di aumentare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti, soprattutto tra i più giovani.
Anzitutto, la definizione di neopatentato è stata estesa: non si è più considerati tali per un solo anno, ma per tre anni dal conseguimento della patente (categorie A2, A, B1 o B). Durante questo periodo, valgono una serie di limiti specifici alla guida.
In particolare, sono stati alzati i limiti di potenza dei veicoli guidabili nei primi tre anni di patente. I neopatentati possono ora condurre auto con:
- rapporto potenza/tara fino a 75 kW per tonnellata, equivalenti a circa 102 CV/ton;
- potenza complessiva massima di 105 kW, cioè circa 142 CV;
- per i veicoli elettrici o ibridi plug-in, la soglia è fissata a 65 kW/t, con possibilità di guidare auto con potenza di picco fino a 250 kW (340 CV).
Restano invece invariati i limiti di velocità per i neopatentati:
- 100 km/h in autostrada
- 90 km/h sulle strade extraurbane principali
In caso di violazione delle nuove norme, le sanzioni previste sono severe: da 165 a 660 euro di multa, con l’aggiunta di una sospensione della patente da due a otto mesi.
Queste modifiche, promosse dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mirano a trovare un equilibrio tra sicurezza e flessibilità, evitando che le famiglie debbano acquistare un’auto dedicata esclusivamente al figlio neopatentato, ma mantenendo una soglia di prudenza elevata, soprattutto nei primi anni di guida.
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