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Passaggio di proprietà auto fra familiari: cosa fare

Il passaggio di proprietà di un'auto tra due familiari è possibile: ecco come funziona e quali sono tutte le pratiche da completare per poter effettuare rapidamente questa procedura. 

A cura di: Davide Raia
A cura di: Esperto di mercati energetici, telefonia e assicurazioni
Dal 2007 inizia a collaborare come editor per agenzie di comunicazione e importanti realtà editoriali italiane, specializzandosi nella realizzazione di contenuti legati a tariffe energetiche, telefoniche e assicurative. Dal 2024 inizia a collaborare con Segugio.it.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 7 minuti
Aggiornato il 12/06/2025
passaggio di proprietà tra familiari
Come funziona il passaggio di proprietà tra familiari?

Effettuare il passaggio di proprietà di un’auto tra familiari è una pratica piuttosto comune, ma non per questo priva di regole precise da seguire. Anche se il trasferimento avviene a titolo gratuito, ad esempio da genitore a figlio o tra fratelli, non è sufficiente un accordo verbale: per essere valido e regolare, il cambio di intestazione deve essere registrato ufficialmente al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Questo adempimento è obbligatorio per legge e serve a garantire che la proprietà dell’auto sia chiara e tracciabile, soprattutto in caso di incidenti, multe o contenziosi successivi.

Molti pensano che, trattandosi di un passaggio familiare, siano previste esenzioni o agevolazioni sui costi. In realtà, salvo rare eccezioni a livello provinciale, la procedura prevede il pagamento delle imposte ordinarie, proprio come in una vendita tradizionale. Con qualche accortezza è però possibile risparmiare sui costi di intermediazione e gestire la pratica in autonomia. In questa guida vedremo come funziona il passaggio di proprietà tra familiari, quali documenti servono, dove effettuare la registrazione e quali strategie adottare per contenere le spese.

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È obbligatorio il passaggio di proprietà tra familiari?

Sì, il passaggio di proprietà è sempre obbligatorio, anche se l’auto viene trasferita tra parenti stretti e senza scambio di denaro. La legge italiana richiede che ogni veicolo in circolazione sia correttamente intestato al proprietario effettivo: un semplice accordo verbale o una cessione “informale” non ha alcun valore legale e può generare problemi seri in caso di incidente, multa o controllo stradale.

Il passaggio va quindi registrato ufficialmente al PRA, con un atto di vendita (anche a titolo gratuito) e la successiva trascrizione dell’intestazione. Questo vale in tutte le situazioni:

  • Da genitore a figlio o viceversa;
  • Tra coniugi (anche in separazione dei beni);
  • Tra fratelli, sorelle o altri parenti, indipendentemente dal grado di parentela.

Anche se il legame familiare è stretto, il veicolo deve risultare intestato correttamente a chi ne ha la proprietà effettiva. In caso contrario, si rischiano sanzioni amministrative e, in alcune circostanze, l’invalidazione dell'assicurazione auto.

Un caso particolare

L’unico caso in cui il passaggio non è richiesto è la comunione dei beni tra coniugi, a patto che l’auto sia stata acquistata durante il matrimonio: in questo caso, entrambi i coniugi sono automaticamente comproprietari, anche se il veicolo risulta intestato a uno solo.

Quali documenti servono per il passaggio di proprietà auto tra familiari?

Anche se il passaggio avviene tra familiari, la documentazione da presentare è la stessa prevista per qualunque trasferimento di proprietà. L’obiettivo è garantire la regolarità della trascrizione al PRA e la corretta identificazione delle parti coinvolte. Ecco l’elenco dei documenti necessari:

  • Carta di circolazione (il cosiddetto libretto), in originale;
  • Certificato di proprietà (CdP) oppure, per i veicoli più recenti, il Documento Unico di Circolazione e Proprietà (DU);
  • Atto di vendita con firma autenticata del venditore (anche se si tratta di un familiare), da effettuare davanti a un notaio, a un funzionario STA o presso un'agenzia autorizzata;
  • Documento di identità valido sia del venditore che dell’acquirente;
  • Codice fiscale di entrambe le parti (può essere riportato anche sulla tessera sanitaria).

In alternativa alla vendita classica, è possibile formalizzare il passaggio come donazione. In tal caso, sarà necessario redigere un atto pubblico notarile, più costoso ma utile in situazioni specifiche, ad esempio per evitare futuri contenziosi ereditari.

È poi importante ricordare che tutti i documenti devono essere in originale o in copia conforme. Qualsiasi irregolarità (documento mancante, scaduto o non firmato correttamente) può causare il blocco della pratica o la necessità di ripetere la procedura.

Dove si può fare il passaggio di proprietà?

Il passaggio di proprietà tra familiari può essere effettuato in diverse sedi, a seconda delle preferenze e del livello di assistenza desiderato. Le opzioni principali sono:

  • Presso un’agenzia di pratiche auto: è la soluzione più comoda per chi vuole delegare la parte burocratica, ma anche la più costosa. L’agenzia si occupa di tutto, dalla redazione dell’atto alla trascrizione al PRA, applicando una tariffa per il servizio di intermediazione.
  • Presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA): si tratta di un servizio unificato che consente di effettuare sia la registrazione al PRA che l’aggiornamento della carta di circolazione. È presente presso molte delegazioni ACI, agenzie autorizzate e sedi della Motorizzazione.
  • Presso il PRA e la Motorizzazione Civile: per chi vuole risparmiare, è possibile presentare la documentazione in autonomia agli uffici territoriali. Richiede un po’ più di tempo e attenzione, ma consente di evitare i costi delle agenzie.

In tutti i casi, è importante portare con sé tutta la documentazione già pronta, incluse le marche da bollo se richieste. Se si sceglie la via autonoma (cioè senza agenzia), è consigliabile prenotare l’appuntamento online e informarsi in anticipo presso lo sportello di competenza su eventuali specificità locali. Sia che tu voglia risparmiare, sia che preferisca affidarti a un professionista, l’importante è che la procedura venga completata entro 60 giorni dalla data dell’atto, pena il rischio di sanzioni.

Quanto costa il passaggio di proprietà tra familiari?

Anche quando il trasferimento dell’auto avviene tra familiari, non sono previste esenzioni automatiche sui costi della procedura. Il passaggio di proprietà comporta infatti il pagamento di una serie di imposte e diritti fissi, uguali a quelli di una normale compravendita.

I costi principali sono:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): è la voce più rilevante, il cui importo varia in base alla provincia di residenza dell’acquirente e alla potenza del veicolo (in kW). In media oscilla tra 150 e 300 euro, ma può superare anche i 400 euro per auto di grossa cilindrata.

  • Emolumento ACI: 27 euro.

  • Imposta di bollo per l’aggiornamento del libretto e la trascrizione al PRA: 48 euro.

  • Diritti di motorizzazione: in alcuni casi, 10,20 euro.

  • Autentica della firma sull’atto di vendita: se effettuata presso un ufficio pubblico, ha un costo fisso (16 euro per la marca da bollo); se svolta da un’agenzia, il prezzo può aumentare.

In totale, il costo medio per il passaggio di proprietà tra familiari si aggira tra i 400 e i 600 euro, ma può variare sensibilmente in base al veicolo e alla zona.

In alcuni casi si risparmia

Alcune province offrono una riduzione sull’IPT per passaggi a titolo gratuito tra parenti in linea retta (genitori-figli), ma non si tratta di una regola nazionale: è sempre consigliabile verificare con l’ufficio ACI locale se si ha diritto ad agevolazioni fiscali, soprattutto in caso di donazione.

Come risparmiare sui costi del passaggio?

Anche se il passaggio di proprietà tra familiari non prevede automaticamente sconti o esenzioni, ci sono comunque strategie concrete per ridurre le spese legate alla procedura. Ecco alcuni accorgimenti utili:

  • Evita l’agenzia, se possibile: rivolgersi a un’agenzia di pratiche auto è comodo, ma comporta un sovrapprezzo per il servizio di intermediazione. Se hai tempo e dimestichezza con la burocrazia, puoi gestire direttamente il passaggio presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o gli uffici PRA e Motorizzazione, risparmiando anche oltre 100 euro.
  • Prepara tutta la documentazione in anticipo: avere i documenti corretti, completi e già firmati (con marca da bollo se necessaria) evita costi imprevisti, duplicazioni o spese per appuntamenti successivi.
  • Verifica le agevolazioni provinciali: alcune province applicano riduzioni dell’IPT per passaggi tra parenti in linea retta (genitori-figli) o in caso di donazione a titolo gratuito. Puoi informarti sul sito dell’ACI o presso l’ufficio provinciale di competenza.
  • Scegli la forma più adatta al passaggio: in certi casi può convenire formalizzare la donazione con un atto notarile, soprattutto se il valore dell’auto è contenuto e non si vogliono correre rischi legali futuri. In altri casi, un atto di vendita “simbolico” (ad esempio per un euro) può risultare più semplice e meno oneroso dal punto di vista fiscale.

Un altro consiglio utile è quello di evitare intermediari non autorizzati: se decidi di affidarti a un’agenzia, verifica sempre che sia iscritta all’albo e rilasci regolare fattura, per avere certezza delle operazioni svolte.

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Differenza tra donazione e compravendita tra familiari

Quando si trasferisce un’auto tra familiari, si può scegliere di formalizzare il passaggio come una compravendita oppure come una donazione. Le due opzioni sono valide, ma comportano differenze rilevanti sia dal punto di vista fiscale che procedurale.

Compravendita (anche simbolica)

È la forma più semplice e usata, anche nei passaggi tra parenti. Prevede la redazione di un atto di vendita con firma autenticata e l’indicazione di un corrispettivo, che può essere anche simbolico (es. 1 euro). I vantaggi sono:

  • Procedura più rapida e meno costosa rispetto alla donazione;
  • Nessun obbligo di atto notarile;
  • Imposte standard, senza applicazione di imposte di registro o successione.

Questa modalità è spesso preferita per passaggi tra genitori e figli, tra fratelli o tra coniugi in separazione dei beni.

Donazione

La donazione è un atto a titolo gratuito, che implica il trasferimento della proprietà senza alcun corrispettivo. Per essere valida deve essere stipulata davanti a un notaio e comporta:

  • Costi notarili, che variano in base al valore dell’auto e alla complessità dell’atto;
  • Eventuale imposta di registro, in particolare se il valore del veicolo è elevato o se il passaggio riguarda parenti non in linea retta.

La donazione può essere preferibile in alcuni casi specifici, come per motivi successori o patrimoniali, oppure quando si vogliono evitare contestazioni future (ad esempio tra eredi). Tuttavia, va considerata con attenzione perché può risultare più onerosa e meno flessibile.

In generale, per i passaggi di uso comune tra familiari conviventi, la vendita simbolica è la formula più rapida, economica e diffusa, pur richiedendo comunque tutti gli adempimenti legali previsti.

Cosa succede se non si registra il passaggio di proprietà?

Non registrare il passaggio di proprietà dell’auto, anche se avvenuto tra familiari, può avere conseguenze serie, sia sul piano legale che fiscale. In caso di controlli o incidenti, l’assenza di una trascrizione ufficiale al PRA può generare responsabilità a carico del vecchio proprietario, con tutte le implicazioni del caso.

Ecco cosa può accadere:

  • Sanzioni amministrative: la legge prevede una multa per omessa trascrizione, in caso di mancato aggiornamento dei dati entro 60 giorni dalla firma dell’atto.
  • Problemi assicurativi: l’assicurazione può non riconoscere la copertura in caso di sinistro se il veicolo è formalmente intestato a un’altra persona. Alcune compagnie considerano il mancato aggiornamento come una dichiarazione inesatta e possono rifiutare l’indennizzo.
  • Multe e notifiche a carico del venditore: se il nuovo utilizzatore commette infrazioni (es. autovelox, divieti, ZTL), le multe arriveranno al vecchio intestatario, che dovrà dimostrare di non essere più in possesso dell’auto.
  • Contenziosi tra eredi o familiari: l’assenza di un passaggio formale può alimentare dispute legali sulla proprietà del mezzo, specie in caso di separazioni, decessi o successioni.

Per questo motivo, anche tra familiari, è fondamentale formalizzare sempre il passaggio attraverso i canali previsti dalla legge. Una procedura in apparenza semplice può infatti evitare numerosi problemi futuri.

Un'operazione obbligatoria

Effettuare correttamente il passaggio di proprietà di un’auto tra familiari è un’operazione che richiede attenzione, anche se avviene all’interno dello stesso nucleo domestico. Registrare ufficialmente il trasferimento al PRA è obbligatorio per legge, e serve a tutelare entrambe le parti da rischi fiscali, assicurativi o legali. Anche se non sono previste esenzioni automatiche, esistono modi per ridurre i costi e gestire la pratica in autonomia, evitando intermediazioni non necessarie. Che si tratti di una donazione tra genitori e figli, di una vendita simbolica o di un trasferimento tra fratelli, l’importante è agire nel rispetto delle regole. Solo così si potrà circolare in tranquillità, senza rischiare sanzioni o problemi con l’assicurazione in caso di imprevisti.

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