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Come pagare una multa online: guida pratica e tempi da rispettare

Hai ricevuto una multa e vuoi pagarla senza fare file? Oggi puoi farlo online in pochi minuti. Scopri in questa guida tutti i metodi digitali disponibili, i vantaggi del pagamento entro 5 giorni e cosa fare se sbagli o superi i termini previsti dalla legge.

A cura di: Davide Raia
A cura di: Esperto di mercati energetici, telefonia e assicurazioni
Dal 2007 inizia a collaborare come editor per agenzie di comunicazione e importanti realtà editoriali italiane, specializzandosi nella realizzazione di contenuti legati a tariffe energetiche, telefoniche e assicurative. Dal 2024 inizia a collaborare con Segugio.it.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 4 minuti
Pubblicato il 13/05/2025
multa sul parabrezza di un'auto
Come pagare la multa online

Pagare una multa online è oggi il modo più semplice e veloce per saldare una sanzione amministrativa. Oltre a risparmiare tempo rispetto ai metodi tradizionali, chi sceglie il pagamento digitale può usufruire di uno sconto del 30% sull’importo della multa, a condizione che il versamento avvenga entro i primi cinque giorni dalla notifica.

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Grazie ai circuiti elettronici come PagoPA, all’app IO e ai servizi di home banking, è possibile effettuare il pagamento in pochi clic, evitando code e spostamenti. Ma attenzione: è essenziale rispettare i termini previsti dalla legge, perché superare certe scadenze può comportare un raddoppio dell’importo e ulteriori costi di riscossione. In questa guida vediamo quando va pagata una multa, quali strumenti utilizzare, quali dati servono e cosa fare in caso di errori o ritardi.

Quando va pagata una multa? Tempi e scadenze

La tempistica è un elemento decisivo nel pagamento di una multa, non solo per evitare sanzioni maggiorate, ma anche per accedere allo sconto previsto dalla normativa. Attenzione perché il termine decorre dalla data di notifica del verbale, non da quella dell’infrazione, che può risalire anche a settimane prima.

  • Entro 5 giorni dalla notifica: è possibile pagare l’importo ridotto del 30%, se il verbale lo prevede (è indicato chiaramente nel documento). Questa finestra è utile per chi vuole saldare subito e risparmiare.
  • Dal 6° al 60° giorno: si può ancora effettuare il pagamento in misura ordinaria, senza sconti, ma evitando maggiorazioni. In questo intervallo si paga l’intero importo indicato nel verbale.
  • Dopo 60 giorni: la multa viene iscritta a ruolo, con il rischio di una cartella esattoriale. In questo caso l’importo può aumentare fino al doppio, oltre ad aggiungersi interessi, costi amministrativi e di notifica.

Attenzione alle date

È indispensabile distinguere sempre tra la data dell’infrazione, riportata nel verbale per indicare l’evento, e la data di notifica, che è quella da cui partono i termini per il pagamento. Quest’ultima può essere indicata sulla ricevuta di consegna o sull’avviso di giacenza postale.

Dove e come pagare una multa online

Oggi quasi tutte le sanzioni amministrative possono essere pagate online tramite il sistema PagoPA, una piattaforma pubblica che garantisce transazioni sicure e tracciabili verso la Pubblica Amministrazione. Il codice avviso (o codice IUV) presente sul verbale consente di accedere direttamente alla pratica e completare il pagamento.

a. Tramite il portale PagoPA

È possibile accedere al servizio dal sito del Comune o dell’ente che ha emesso il verbale (es. Polizia Municipale, Città Metropolitana, ecc.), dove viene di solito riportato un link diretto alla sezione “Pagamento sanzioni”. Inserendo il codice avviso e i dati richiesti, si può procedere con carta di credito, conto corrente online, app o portafogli digitali come PayPal o Apple Pay.

b. Tramite l’app IO

L’app IO, sviluppata per i servizi digitali della Pubblica Amministrazione, consente di ricevere notifiche automatiche di multe e di pagarle direttamente dal telefono. Una volta attivata, mostra le sanzioni ricevute (se collegate al proprio codice fiscale) e permette il pagamento con pochi passaggi, sempre tramite PagoPA.

c. Siti e app di altri operatori abilitati

Molti operatori autorizzati offrono servizi integrati con PagoPA. Tra i più usati ci sono:

  • Poste Italiane (sito e app BancoPosta)
  • Nexi, Satispay, Mooney
  • Banche come Intesa Sanpaolo, UniCredit, BPER e altre con home banking abilitato

Verificate che ci sia il servizio PagoPA

In tutti i casi è indispensabile verificare che il servizio sia collegato al circuito PagoPA, per garantire la corretta registrazione del pagamento presso l’ente.

Quali dati servono per pagare la multa?

Per effettuare correttamente il pagamento online di una multa, è necessario avere a disposizione alcuni dati fondamentali riportati sul verbale o sulla comunicazione ricevuta. Inserirli in modo preciso è essenziale per evitare errori che potrebbero invalidare il pagamento o renderlo non tracciabile.

  • Codice fiscale del trasgressore: serve a identificare in modo univoco il soggetto a cui è intestata la multa.
  • Codice avviso PagoPA (o codice IUV): è un codice numerico di solito di 18 caratteri, riportato nel verbale, che consente di richiamare la specifica sanzione nel sistema PagoPA.
  • Ente creditore: corrisponde all’amministrazione che ha emesso il verbale, come il Comune, la Polizia Municipale, l’ANAS o altri enti pubblici.
  • Importo da versare: va verificato in base alla data in cui si effettua il pagamento. Se si è ancora nei 5 giorni dalla notifica, si applica l’importo scontato del 30%; in caso contrario, va pagata la cifra piena.

Numero del verbale e targa

In alcuni casi può essere utile avere anche il numero del verbale e la targa del veicolo, soprattutto se si utilizza un sistema di ricerca interno ai portali degli enti locali o l’app IO. Il consiglio è di tenere sotto mano il verbale completo al momento del pagamento per evitare omissioni o digitazioni errate.

Cosa succede se si paga in ritardo o in modo errato?

Pagare una multa oltre i termini previsti o inserendo dati errati può comportare conseguenze anche rilevanti, sia sul piano economico sia su quello amministrativo. La prima e più immediata conseguenza è la perdita dello sconto del 30% se si superano i 5 giorni dalla notifica: a quel punto si deve versare l’intero importo della sanzione.

Superato anche il 60° giorno dalla notifica, la situazione si aggrava ulteriormente. La multa viene iscritta a ruolo, ovvero passa all’Agenzia delle Entrate – Riscossione per il recupero coattivo. In questo caso, l’importo può raddoppiare, e si sommano interessi di mora, spese di notifica e costi di riscossione. La cartella esattoriale può essere recapitata anche mesi dopo, ma il debito resta in carico al trasgressore fino al saldo completo.

Se invece il pagamento viene effettuato in modo errato, ad esempio indicando un codice IUV sbagliato o un importo non corretto, il versamento potrebbe non risultare valido. In questi casi è fondamentale contattare tempestivamente l’ente creditore (Comune, Polizia Locale, ecc.), fornendo la ricevuta del pagamento effettuato e chiedendo istruzioni per una eventuale rettifica.
La mancata correzione dell’errore potrebbe far sì che la multa risulti non pagata, con le conseguenze già descritte.

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È possibile rateizzare la multa?

In alcuni casi è possibile chiedere la rateizzazione dell’importo della multa, ma solo a determinate condizioni. Il primo requisito è che la sanzione sia di importo superiore a 200 euro: per multe di entità minore non è prevista alcuna forma di pagamento dilazionato.

La domanda di rateizzazione deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di notifica del verbale e deve includere una motivazione valida, come una comprovata difficoltà economica. Ogni ente può prevedere modalità leggermente diverse per inoltrare la richiesta, ma generalmente è necessario compilare un modulo specifico, allegare documenti a supporto e fornire i dati anagrafici del richiedente.

Se la richiesta viene accolta, l’ente creditore stabilisce un piano di pagamento in più rate mensili, con scadenze precise e obbligo di rispettarle per non perdere il beneficio della rateizzazione.

La rateizzazione

Ricordiamo che la rateizzazione sospende la maggiorazione per ritardo, ma non elimina l’obbligo di saldare per intero la sanzione. In caso di mancato pagamento di una rata, si rischia la decadenza dal beneficio e l’iscrizione a ruolo dell’importo residuo.

Pagare una multa online è un’operazione semplice e accessibile, che consente di risparmiare tempo e, se si agisce in fretta, anche denaro grazie allo sconto del 30% nei primi cinque giorni dalla notifica. Rispettare le scadenze è però fondamentale per evitare aumenti, interessi e procedure di riscossione più complesse. Una volta ricevuto il verbale, bisogna controllare con attenzione tutti i dati, scegliere il metodo digitale più adatto e procedere con il pagamento utilizzando i canali abilitati.

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