Come funziona l'assicurazione moto sospendibile?
I motociclisti che non utilizzano la due ruote tutto l’anno possono avvantaggiarsi della cosiddetta polizza moto sospendibile. Si tratta di tradizionali RC Moto che hanno il vantaggio di poter essere sospese durante i 12 mesi, allungando dunque oltre l’anno la validità del contratto.

L’assicurazione moto sospendibile è una normale RC Moto annuale, con il vantaggio rispetto a quella tradizionale di poter essere interrotta e conseguentemente di allungare la validità del contratto oltre i 12 mesi.
Questa tipologia di polizza può essere soggetta a determinati vincoli da parte della compagnia che la propone, come ad esempio il numero massimo di sospensioni e la durata minima di un mese. Altre assicurazioni consentono invece una maggiore libertà, anche se in alcuni casi la maggiore autonomia si traduce in un costo aggiuntivo (circa 20-30 euro) del premio pattuito dal contratto.
Sono molte le imprese assicurative che consentono al cliente di avvantaggiarsi della polizza moto sospendibile: un esempio è Allianz Direct, che grazie alla formula Moto Free permette di interrompere il contratto fino a due volte l’anno e senza nessuna spesa di riattivazione.
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Quando conviene davvero sospendere l’assicurazione moto?
La polizza moto sospendibile è la soluzione ideale per tutti quei motociclisti che non utilizzano la due ruote tutto l’anno. In molti decidono infatti di sospendere l’RC Moto con l’arrivo della stagione invernale o quando hanno la necessità di tenere ferma la due ruote per un certo periodo. Un importante vantaggio della sospensione è di natura economica, visto che il premio pagato non viene perso durante il periodo di sosta del mezzo.
È importante tenere a mente che per sospendere l’assicurazione bisogna riporre il mezzo in un garage o in un’area privata. La moto non può infatti essere lasciata in strada senza copertura assicurativa: questo perchè, secondo la normativa, il veicolo si considera circolante anche durante la sosta.
Come richiedere la sospensione della polizza?
La polizza può essere sospesa informando la compagnia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Per le imprese che operano online può essere sufficiente compilare un modulo scaricabile da internet, con il quale si comunica alla società la data di inizio della pausa assicurativa. L’assicurato dovrà attendere la risposta positiva della compagnia, che dovrà poi confermare la data di inizio dell’interruzione.
Quali obblighi ha l'assicurato durante il periodo di sospensione?
La sospensione della polizza decorre dalle ore 24.00 della data di invio dei documenti alla compagnia.
Durante il periodo di sospensione, il veicolo non potrà circolare per alcun motivo. In caso di violazione di quest'obbligo, l'assicurato potrà essere sanzionato con la stessa modalità riservata a chi viene colto a viaggiare con un veicolo non assicurato, vale a dire l’immediata cessazione della circolazione su strada del veicolo (e il suo trasporto in luogo non soggetto a pubblico passaggio) e una multa compresa tra gli 848 e i 3.396 euro. La sanzione si raddoppia se il guidatore viene sorpreso a commettere la stessa violazione per almeno due volte nell’arco di due anni, oltre alla sospensione della patente per un periodo che va da uno a due mesi.
Il motociclista che circola con la polizza sospesa e causa un incidente sarà comunque coperto dalla propria assicurazione, che dovrà dunque risarcire il danneggiato. L’impresa, però, potrà rivalersi sul centauro, richiedendo in un secondo momento il rimborso degli importi indennizzati a seguito del sinistro.
La riattivazione della polizza
Terminato il periodo di sospensione, si potrà riattivare la polizza informando la compagnia con la stessa procedura utilizzata per interromperla – quindi tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure accedendo all’Area clienti del portale online. È bene ricordare che il termine ultimo per richiedere la riattivazione è fissato a 12 mesi dall’interruzione: oltre questo periodo, il motociclista è soggetto alla perdita della classe di rischio.
Per tornare a utilizzare la moto, il centauro dovrà aspettare che la compagnia emetta il nuovo certificato di assicurazione, l’unico documento in grado di dimostrare che la moto è in possesso di una regolare copertura.
All’interno di questo attestato sono presenti diverse informazioni, tra cui:
- le generalità del contraente;
- i dati identificativi della compagnia assicurativa;
- il numero di polizza, la targa e la tipologia di veicolo;
- l’ammontare del premio;
- la data e l’ora del pagamento
Il motociclista deve sempre portare con sé il certificato di assicurazione quando circola su strada pubblica, in quanto è tenuto ad esibirlo in caso di richiesta da parte delle forze dell’ordine – un’imposizione stabilita dall’articolo 180 del Codice della Strada. Chi viaggia senza questo documento rischia una sanzione variabile, che per le moto è compresa tra i 42,00 e i 173,00 euro, mentre per i ciclomotori varia dai 26,00 ai 102,00 euro. Tuttavia, grazie a una circolare del Ministero dell’Interno, è possibile anche presentare agli agenti il certificato in formato pdf (o simile) dallo smartphone o da un altro dispositivo elettronico.
È possibile riattivare l’assicurazione anche su una nuova moto e non necessariamente su quella che prima della sospensione risultava coperta dalla polizza. Perché si possa effettuare questa operazione, è necessario che la vecchia moto sia stata venduta, rottamata, rubata e che si presenti alla compagnia il documento che attesti rispettivamente la cessione, il furto o la rottamazione.
Le alternative alla polizza moto sospendibile
Ci sono altre possibilità a cui il motociclista può far ricorso nel caso non necessiti di un’assicurazione annuale. Può ad esempio stipulare una polizza temporanea, in cui la copertura è una frazione dell’anno solare corrispondente al trimestre, al mese o alla settimana. Questa tipologia di contratto prevede un premio che è adeguato al tempo e all’utilizzo che si intende fare della moto e la convenienza sarà inversamente proporzionale alla frequenza con cui si utilizza lo stesso mezzo. Prima di stipularla, però, si deve tenere conto che queste polizze presentano dei limiti. Un esempio è che spesso prevedono una franchigia più elevata e in caso di danno provocato a terzi, sarà più alto l’importo che resta a carico dell'assicurato.
Ultimo aggiornamento ottobre 2021