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Se vendo l’auto l’assicurazione decade?

Cosa succede all'assicurazione auto se vendiamo la nostra quattro ruote? Ci sono tre opzioni tra cui scegliere, a seconda delle nostre esigenze. La polizza auto può essere, infatti, annullata, trasferita su un'altra vettura o ceduta al neo proprietario. Scopriamo come agire in tutti i casi.

A cura di: Enrico Campanelli
A cura di: Esperto di assicurazioni
Laureato in Economia e Commercio all'Università del Salento, si dedica alla scrittura di contenuti in ambito di assicurazioni per portali auto e blog di settore. Inizia a curare la sezione Assicurazioni di Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 4 minuti
Pubblicato il 08/11/2023
Aggiornato il 22/01/2025
accordo tra due parti
Vendita auto: cosa succede alla polizza?

È l’interrogativo più frequente quando si decide di vendere una macchina: l’RC Auto andrà persa? In realtà le alternative sono varie e cambiano in base alle esigenze dell’assicurato/contraente. In particolare, si può chiedere:

  • il trasferimento della polizza su un’altra vettura;
  • la cessione della polizza al nuovo proprietario;
  • la disdetta della polizza.

Vediamo nel dettaglio cosa prevedono.

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Trasferimento della polizza

L'automobilista può optare per il trasferimento dell’assicurazione dal vecchio al nuovo veicolo. Per farlo, deve presentare alla compagnia il certificato di assicurazione e l’atto di alienazione del precedente veicolo, nonché la carta di circolazione (o il Documento Unico di Circolazione) della nuova vettura da assicurare.

La compagnia provvede all'emissione di un nuovo contratto in cui il proprietario/assicurato mantiene la classe di merito già maturata. Ricordiamo anche che la compagnia effettua il ricalcolo del premio assicurativo in base alle caratteristiche del nuovo veicolo, che può portare a un rimborso o ad una richiesta di integrazione della tariffa RC Auto. La nuova assicurazione mantiene la scadenza originaria del precedente contratto.

Cessione del contratto RC Auto

Si tratta di un’operazione che consente di trasferire la polizza dal vecchio al nuovo proprietario.

Questa opzione è consigliabile solo se chi vende la vettura non ha intenzione di assicurarne un’altra e se chi la acquista intende beneficiare, per i mesi restanti, della polizza in essere per via della peggiore storia assicurativa (staziona in una classe di merito più alta).

La richiesta di cessione va presentata entro una settimana dal passaggio di proprietà. Il compratore della macchina diventa intestatario della polizza assicurativa senza stipulare un nuovo contratto. Alla scadenza della polizza, il neoproprietario può assicurare la vettura con un nuovo contratto, sfruttando la classe di merito già maturata prima della cessione o in mancanza di storia assicurativa partire dalla classe quattordici, al di là della compagnia assicurativa scelta.

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Disdetta del contratto RC Auto

Ai fini della procedura bisogna inviare una comunicazione all’impresa assicurativa con le generalità del contraente, il numero di polizza da disdire e la targa del veicolo. Non dimentichiamo che è necessario anche allegare l’atto di vendita e il certificato di assicurazione.

Per la disdetta c’è il rimborso del premio

Il contraente della polizza RC Auto ha anche diritto al rimborso della parte di premio pagato ma non goduto, al netto delle imposte e del contributo al Servizio Sanitario Nazionale.

È bene tenere a mente che il rimborso del premio si ottiene anche per il furto della vettura o la rottamazione. Nello specifico, in caso di rottamazione serve presentare all’assicurazione il certificato di demolizione rilasciato dall'azienda che ha preso in carica il mezzo: la parte di premio da rimborsare viene calcolata dal giorno successivo alla data del suddetto certificato e fino alla scadenza del contratto. Per quanto riguarda il rimborso del premio per furto, il documento da presentare all'agenzia è la denuncia presso le forze dell’ordine, mentre il periodo non goduto per il rimborso viene calcolato dal giorno successivo alla stessa denuncia.

Il rimborso del premio non è previsto, invece, per la polizza furto e incendio o per le altre garanzie accessorie.

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Disdetta del contratto: dopo quanto tempo si perde la classe di merito?

È bene tenere a mente che la classe di merito dell'assicurato resta valida per cinque anni nel caso in cui il contratto di assicurazione non sia stato rinnovato oppure in caso di disdetta del contratto per vendita, furto o rottamazione del mezzo.

I cinque anni vengono calcolati prendendo come riferimento il periodo che intercorre tra la scadenza o la disdetta della precedente polizza alla quale la classe fa riferimento e la data di stipula del nuovo contratto RC Auto.

Dunque, se alla scadenza dei cinque anni non è stato stipulato un nuovo contratto, l'assicurato dovrà ripartire dalla classe quattordici – a cui corrisponde il premio meno economico.

Per evitare la classe meno vantaggiosa si può ricorrere all’RC familiare: la condizione per la sua applicazione è che ci sia una persona della propria famiglia da cui ereditare una migliore posizione assicurativa.

L’RC familiare è stata introdotta il 16 febbraio 2020 per arginare i limiti della Legge Bersani (o Decreto Bersani). Nel dettaglio, l’RC familiare ha introdotto due novità:

  • la possibilità di ereditare la classe anche sui veicoli già assicurati – con la Legge Bersani era possibile solo per veicoli appena acquistati (nuovi o usati);
  • il trasferimento della classe anche tra veicoli diversi, ad esempio un’auto e una moto – con la Legge Bersani era permesso solo tra veicoli della stessa tipologia (da auto ad auto o da moto a moto).

A proposito di classe di merito

La classe di merito viene riportata nell’attestato di rischio, il documento che contiene una serie di informazioni sulla storia assicurativa dell’intestatario della polizza.

Insieme alla classe di merito, l’attestato riporta il numero di sinistri registrati negli ultimi dieci anni.

Dal 2018 l’attestato di rischio è diventato dinamico, consentendo il recupero delle informazioni sui sinistri denunciati in ritardo e pagati dalla compagnia negli ultimi 60 giorni di validità della polizza o dopo la sua scadenza. In questo modo, la penalizzazione prevista dal meccanismo bonus-malus per chi provoca un incidente scatta anche in caso di cambio compagnia.

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