Auto nuova o usata? Scopri quando e come pagare il primo bollo in modo semplice e veloce
Il primo bollo auto può generare confusione, soprattutto se sei alle prese con la tua prima macchina o con un passaggio di proprietà. In questa guida aggiornata scoprirai come comportarti, chi paga e quali sono le scadenze da rispettare per evitare multe.

Acquistare un’auto, sia nuova che usata, comporta non solo l’entusiasmo della novità ma anche alcuni obblighi fiscali da rispettare, tra cui il pagamento del bollo auto. Si tratta di una tassa regionale legata al possesso del veicolo, e non all’effettivo utilizzo su strada.
Uno degli aspetti che genera più dubbi, soprattutto tra chi è alla prima esperienza, riguarda quando si deve pagare il primo bollo e chi ne è responsabile in caso di passaggio di proprietà. La risposta varia a seconda del tipo di acquisto, della data di immatricolazione e della situazione fiscale del precedente proprietario.
In questa guida troverai spiegato in modo semplice e aggiornato quando scade il primo bollo auto, come calcolarlo, dove pagarlo e cosa succede se non si rispetta la scadenza. Sapere esattamente cosa fare ti aiuterà a evitare sanzioni e a mantenere in regola il tuo veicolo fin dal primo giorno.
Quando si paga il primo bollo per un’auto nuova?
Se hai acquistato un’auto nuova appena immatricolata, il primo bollo auto va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di immatricolazione. Si tratta di una regola valida su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla Regione di residenza, e rappresenta la prima scadenza utile per essere in regola con il fisco.
Facciamo un esempio pratico:
Se la tua auto è stata immatricolata il 10 aprile, il primo bollo andrà versato entro il 31 maggio.
Il primo pagamento copre il periodo fino alla fine del mese di scadenza annuale, non un anno intero a partire dalla data di immatricolazione. Ciò significa che l'importo da pagare può essere calcolato su base proporzionale, in base al numero di mesi effettivi di possesso fino al termine del primo periodo fiscale utile. Le successive scadenze, invece, avranno cadenza annuale e saranno sempre riferite a quella stessa finestra temporale.
Come calcolare il bollo e sanzioni
Per calcolare l’importo corretto, è utile consultare il sito dell’ACI o utilizzare i servizi di calcolo online disponibili nelle piattaforme regionali o sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ricorda: non pagare il bollo in tempo può far scattare sanzioni anche se l’auto è appena uscita dal concessionario.
Quando si paga il primo bollo per un’auto usata?
Nel caso di un’auto usata acquistata da un privato o da un concessionario, la situazione può variare in base allo stato del bollo al momento del passaggio di proprietà. Se il bollo era stato già pagato dal precedente proprietario e risulta ancora valido, non devi pagarlo immediatamente: potrai attendere la scadenza naturale della tassa. Al contrario, se risulta scaduto, il nuovo intestatario del veicolo è tenuto a versarlo entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza.
Il punto critico si presenta quando il passaggio di proprietà avviene a ridosso della scadenza del bollo. In questi casi è necessario controllare con precisione:
- la data dell’atto di vendita, che determina il momento in cui cambia l’intestatario del veicolo;
- la data di decorrenza fiscale, da cui parte il nuovo periodo di imposta.
Secondo le regole fiscali, è il proprietario risultante al primo giorno del mese di decorrenza a essere responsabile del pagamento. Ad esempio, se il bollo scade il 31 marzo e il passaggio di proprietà avviene il 28 marzo, il vecchio proprietario è ancora tenuto a pagarlo, salvo accordi differenti registrati in fase di compravendita.
Per evitare equivoci, è sempre consigliabile verificare la situazione del bollo prima dell’acquisto tramite i servizi online dell’ACI o richiedendo un controllo all’agenzia pratiche auto. Nei contratti tra privati, inserire una clausola che stabilisca chiaramente chi si occuperà del pagamento può evitare fraintendimenti.
Dove e come si paga il primo bollo auto?
Il pagamento del bollo può essere effettuato in modo semplice e veloce, sia online sia presso diversi sportelli fisici. Le modalità sono valide su tutto il territorio nazionale, anche se alcune Regioni offrono canali telematici specifici.
Ecco le principali opzioni disponibili:
Online, tramite:
- il sito dell’Agenzia delle Entrate (per veicoli immatricolati in Regioni convenzionate);
- il portale ACI, con calcolo automatico dell’importo e pagamento con carta;
- i portali regionali integrati con il sistema PagoPA.
Presso esercizi fisici, come:
- Tabaccherie abilitate, che offrono il servizio tramite circuito Lottomatica o Banca 5;
- Uffici postali, con bollettino precompilato o sistema PagoPA;
- Banche convenzionate;
- Agenzie di pratiche auto, che possono anche verificare la situazione fiscale del veicolo.
In alcune Regioni, come Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte o Veneto, è possibile usufruire di app o portali locali per effettuare il pagamento e ricevere conferma digitale. In ogni caso, è sempre consigliabile conservare la ricevuta come prova in caso di contestazioni.
Non aspettare l'ultimo giorno
Il servizio è attivo tutto l’anno, ma per evitare code e malfunzionamenti dei portali è meglio non attendere l’ultimo giorno utile.
Cosa succede se non si paga il primo bollo nei tempi previsti?
Il mancato pagamento del primo bollo auto, anche per pochi giorni, comporta l’applicazione automatica di sanzioni e interessi, secondo le scadenze previste dal ravvedimento operoso. L’importo della multa aumenta progressivamente con il passare del tempo, rendendo sempre meno conveniente il ritardo.
Ecco cosa prevede la normativa attuale:
- Fino a 14 giorni di ritardo: sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo, più gli interessi legali giornalieri;
- Dal 15° al 30° giorno: sanzione fissa dell’1,5% dell’importo dovuto, più interessi;
- Tra il 31° e il 90° giorno: sanzione del 1,67% + interessi;
- Oltre i 90 giorni ma entro un anno: sanzione del 3,75%, oltre agli interessi;
- Dopo un anno: si passa a una sanzione del 30%, più interessi annui dello 0,5%.
Oltre alla sanzione economica, chi non paga rischia nel tempo l’avvio della riscossione forzata da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che può sfociare in cartelle esattoriali, fermi amministrativi sul veicolo o addirittura iscrizioni a ruolo.
Il primo bollo ha la stessa rilevanza di quelli successivi: non è mai “facoltativo” o soggetto a tolleranze maggiori. Un ritardo anche breve, se trascurato, può trasformarsi in un debito oneroso.
Pagare correttamente il primo bollo auto è un passaggio fondamentale per mantenere il proprio veicolo in regola e evitare sanzioni o complicazioni fiscali.
Che tu abbia acquistato un’auto nuova o usata, la prima cosa da fare è verificare la data di immatricolazione o di passaggio di proprietà, così da calcolare con precisione la scadenza. Il pagamento può essere effettuato comodamente online o presso sportelli fisici, ma è sempre meglio non attendere l’ultimo giorno utile per evitare imprevisti.
Se hai dubbi o incertezze, puoi rivolgerti a un’agenzia di pratiche auto oppure consultare il sito della tua Regione: un piccolo controllo iniziale può evitare sanzioni ben più pesanti in futuro.
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