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Polizza Infortuni conducente

Per arricchire le tutele incluse nell’assicurazione auto o moto è possibile affiancare alla copertura RC anche la Infortuni conducente che garantisce un rimborso per i danni fisici registrati dal conducente del veicolo dopo un incidente con colpa.

A cura di:  Redazione Segugio.it
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Tempo di lettura4 minuti
Pubblicato il 30/04/2024
Aggiornato il 13/09/2024
incidente e casco moto sull'asfalto
Polizza Infortuni conducente

La polizza Infortuni conducente è una garanzia accessoria che copre i danni fisici subiti dal guidatore del veicolo assicurato, ma soltanto nel caso in cui sia responsabile del sinistro. I danni subiti dalle altre persone a bordo, invece, sono coperti dalla RCA. La garanzia è stata creata apposta per tutelare l'unica persona fisica esclusa nel caso di incidente con colpa, mentre nel caso di incidente senza colpa gli eventuali danni fisici subiti dal conducente sono coperti dalla polizza RC Auto della controparte.

La polizza infortuni conducente prevede il pagamento di un premio aggiuntivo al costo dell'assicurazione RC  che varia in base a diversi parametri, quali la tipologia di guidatore, la provincia di residenza e la classe di merito. Ogni compagnia può proporre una garanzia Infortuni conducente con caratteristiche ben precise. Tocca al contraente valutare la proposta e, eventualmente, scegliere se aggiungere o meno questa garanzia alla polizza.

Come funziona l'assicurazione?

La polizza Infortuni conducente si attiva quando il guidatore sale a bordo del mezzo, garantendo un risarcimento dei danni subiti in caso di incidente con colpa. La copertura indennizza le casistiche di morte del conducente o l'invalidità permanente, il ricovero giornaliero e le varie spese sanitarie. L'entità del rimborso viene calcolato in base a specifiche formule indicate nelle condizioni del contratto.

Ricordiamo che è sempre presente un massimale, che indica la cifra massima al quale si ha diritto in caso di applicazione di tale garanzia. L'importo del massimale può anche essere scelto dal contraente, che al momento della sottoscrizione può decidere tra le varie opzioni proposte dalla compagnia. È bene specificare che ad un massimale alto corrisponde un premio per la garanzia accessoria maggiore.

È possibile anche che la Compagnia assicurativa preveda un scoperto e/o una franchigia. Le condizioni contrattuali della copertura vengono stabilite, infatti, dalla compagnia che può includere delle esclusioni per limitare l’importo del risarcimento o le condizioni in cui tale risarcimento è dovuto. La valutazione di queste condizioni è uno degli aspetti più importanti da considerare in fase di attivazione della polizza.

Quando conviene attivare la Infortuni conducente?

La polizza Infortuni conducente può essere utile per qualsiasi assicurato. In particolare, è consigliabile agli automobilisti che percorrono molti chilometri e, quindi, sono più a rischio incidente oppure ai motociclisti, la categoria che corre i rischi maggiori durante l’utilizzo del veicolo per via dell’assenza delle protezioni presenti sulle autovetture.

Inoltre, può risultare vantaggiosa per i possessori di un'auto datata e, quindi, caratterizzata da standard di sicurezza limitati che offrono una protezione minore per il conducente. Si tratta, quindi, di una delle garanzie più utili oltre che di una delle più richieste proprio per via del tipo di copertura che viene offerta e che va a colmare uno dei vuoti della RC.

Per richiedere questa garanzia sono necessari gli stessi documenti richiesti per attivare un qualunque polizza assicurativa. Si dovrà presentare una copia del proprio codice fiscale e documento d'identità in corso di validità e il libretto di circolazione del mezzo, mentre l'attestato di rischio sarà recuperato online dalla stessa agenzia.

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Due tipologie di Infortuni conducente

La polizza Infortuni conducente può essere proposta in due versioni, ossia nominale estesa. La prima, copre gli infortuni solo quando il conducente è il proprietario stesso del veicolo: dunque, altri patentati alla guida del veicolo non riceveranno risarcimenti in caso di danni fisici. La seconda versione, quella estesa, offre una copertura maggiore, perché tutela sia il proprietario (colui che dovrebbe essere l'utilizzatore principale del mezzo) che tutti i conducenti abilitati soggetti a infortuni alla guida.

L'importanza della formula di guida

Un fattore importante che interviene nell'ambito di applicazione della garanzia accessoria è rappresentato dalla tipologia di guida indicata nel contratto RC Auto/Moto. Questo perché la polizza infortuni conducente eroga il risarcimento solo se i conducenti sono abilitati alla guida del veicolo, in relazione alla formula di guida prevista.

Ad esempio, molte RC prevedono l'opzione della Guida Esperta, che fissa un'età minima per poter condurre il mezzo assicurato ed esclude i neopatentati dai conducenti abilitati, o della Guida Esclusiva, che limita la guida del veicolo al solo assicurato. Entrambe le clausole escludono una parte dei guidatori al risarcimento degli infortuni fisici, ma consentono di accedere ad una polizza economicamente più vantaggiosa.

Nessun problema, invece, per chi ha sottoscritto una formula di Guida Libera. In questo caso, l'utilizzo del veicolo è autorizzato a qualsiasi conducente, purché munito di regolare patente per condurre il mezzo considerato. Dunque, prima di procedere con la sottoscrizione della polizza infortuni conducente è opportuno analizzare la formula di guida. Si tratta di un fattore da non trascurare, perché può pregiudicare la convenienza a stipulare la stessa garanzia accessoria.

Altri casi in cui non è valida la copertura

Oltre al conducente non abilitato, la polizza Infortuni conducenti non interviene in tutti quei casi in cui si causa un sinistro per comportamenti scorretti alla guida. Nessuna tutela da parte della garanzia anche per chi causa un incidente volontario (che consente alla compagnia assicurativa di denunciare per truffa lo stesso conducente) e per i guidatori che si mettono al volante o in sella in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Non dimentichiamo che esistono anche dei guidatori non assicurabili, come ad esempio chi è affetto da particolari patologie (ad esempio l'epilessia o la depressione). In alcuni casi, invece, le compagnie applicano delle semplici limitazioni, come il fatto di rifiutare la sottoscrizione della polizza accessoria a guidatori che hanno superato i 75 anni d'età.

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