Rendimento minimo trattenuto
Il rendimento minimo trattenuto è un dato molto importante da non sottovalutare quando si sceglie di stipulare una polizza del ramo vita. Questo valore, espresso in percentuale, indica la parte di rendimento del fondo che viene trattenuto dal gestore, ossia dalla compagnia assicurativa, per coprire i costi.
Tra le clausole contrattuali questo valore viene sempre espresso in modo palese ma spesso ciò non basta per far comprendere pienamente, ed in concreto, di cosa in realtà si sta parlando.
Per fare un esempio e capire meglio il significato del termine, supponiamo che:
- la gestione della propria polizza vita abbia fruttato un rendimento del 5 x 100,
- il rendimento trattenuto sia del 2 x 100, come ben evidenziato dalla polizza in oggetto,
- il rendimento effettivo che il contraente percepisce è del 3 x 100 sul totale netto del capitale versato.
Le imprese di assicurazione giustificano questa trattenuta come compenso per i costi sostenuti per la gestione del capitale. In realtà spesso il premio viene affidato alle “gestioni separate”, ramo interno alle compagnie stesse, che investono il denaro in fondi abbastanza sicuri e a lungo termine, non dovendo così tradarli in continuazione per farli rendere.
La gran parte delle polizze prevede che questo valore vari in funzione del rendimento lordo ottenuto dal fondo. Quindi si desume facilmente che maggiore sarà il guadagno che si riceve dal fondo, maggiore sarà il denaro trattenuto dalla compagnia.
Conoscere e capire bene cosa sia il rendimento minimo trattenuto è dunque fondamentale per comprendere qual è realmente il guadagno che si può avere investendo in una determinata polizza. Fondi con un rendimento elevato ma con un'elevata percentuale di rendimento trattenuto possono far guadagnare decisamente meno rispetto a fondi caratterizzati da un rendimento più basso e da un minor costo di gestione, ossia una trattenuta inferiore.
Ultimo aggiornamento novembre 2019