Cos'è il periodo di tolleranza per le polizze RC Auto
Il periodo di tolleranza consente all'assicurato di essere coperto dalla polizza per le due settimane successive alla scadenza del contratto. Questo arco di tempo si applica solo alle RC Auto annuali, mentre non riguarda le polizze temporanee, come, ad esempio, quelle mensili o trimestrali.

Il periodo di tolleranza è un lasso di tempo di 15 giorni, a partire dalla data di scadenza della polizza, in cui la copertura RCA auto resta attiva. Il periodo è entrato in vigore in seguito all’abolizione del tacito rinnovo, che dal 1° gennaio del 2013 vieta alle compagnie il rinnovo automatico della polizza alla scadenza del contratto.
I 15 giorni non valgono fuori dai confini nazionali e riguardano solo le assicurazioni RCA di durata annuale, operando a prescindere dal rinnovo del contratto (un concetto che è stato ribadito dalla Cassazione con la sentenza 26104 del 19 dicembre del 2016), mentre non si applicano alle polizze temporanee (giornaliere, mensili, trimestrali e semestrali).
Come si applica il periodo di tolleranza
Ipotizziamo che l’assicurazione dell’auto scada alle 23.59 del 26 novembre 2024: il periodo di tolleranza rende attiva la polizza fino alle ore 23.59 del giorno 11 dicembre 2024.
Durante questo periodo, il mezzo può circolare su qualsiasi strada, in quanto eventuali sinistri causati dall’assicurato saranno risarciti dalla compagnia nei limiti fissati dal massimale. Nessun problema anche per quanto riguarda i controlli delle forze dell’ordine, che non potranno sanzionare il guidatore per mancata copertura.
Ricordiamo che il periodo di tolleranza interessa solo la copertura di responsabilità civile verso terzi: non comprende, invece, le garanzie accessorie, come, ad esempio la polizza furto e incendio, la polizza kasko, la polizza tutela legale o la polizza cristalli, che non copriranno quel particolare danno se l’evento negativo avviene dopo la scadenza.
Dopo il periodo di tolleranza scattano le sanzioni
A partire dal 16° giorno dalla scadenza della polizza, il guidatore deve fare i conti con quanto prescritto dall’articolo 193 del Codice della Strada. Le forze dell’ordine possono sanzionare il guidatore con un importo compreso tra 866 euro a oltre 3.464 euro: inoltre, l'organo accertatore “ordina che la circolazione sulla strada del veicolo sia fatta immediatamente cessare e che il veicolo stesso sia in ogni caso prelevato, trasportato e depositato in luogo non soggetto a pubblico passaggio, individuato in via ordinaria dall'organo accertatore o, in caso di particolari condizioni, concordato con il trasgressore”.
È possibile ottenere una riduzione della metà dell’importo della sanzione, provvedendo alla sottoscrizione e al pagamento dell’assicurazione entro i 15 giorni successivi alla fine del periodo di tolleranza. Se invece il guidatore circola con documenti assicurativi falsi è disposta dal Codice della Strada la confisca amministrativa del veicolo, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un anno.
Si può essere soggetti a sanzione anche quando il veicolo non assicurato è parcheggiato in strada o in un’area pubblica. Infatti, in questi casi il mezzo viene considerato in circolazione: il concetto è stato confermato da diverse ordinanze della Corte Costituzionale, che sottolineano come il veicolo in sosta altera il movimento degli altri mezzi e può essere coinvolto in un sinistro.
Fine del periodo di tolleranza: cosa accade in caso di incidente con l’assicurazione scaduta?
Chi provoca il sinistro è tenuto personalmente al risarcimento dei danni causati a persone o cose. Ad ogni modo, è presente un organismo che si occupa di risarcire chi subisce il danno: si tratta del Fondo Garanzia Vittime della Strada, gestito dalla CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’IVASS.
Il Fondo copre sia i danni alla persona che quelli materiali, con la richiesta di risarcimento che dovrà essere inviata alla compagnia competente per il luogo dove è avvenuto il sinistro (inviando al contempo copia della richiesta anche alla Consap). L'intervento del Fondo è limitato al massimale di legge vigente al momento del sinistro, che attualmente è fissato a 6,45 milioni di euro per i danni alle persone e 1,3 milioni di euro nel caso di danni alle cose. In seguito, il Fondo avrà il diritto di recuperare le somme liquidate dal responsabile dell'incidente.
Ma come verificare la scadenza dell’assicurazione auto?
Per non incorrere in sanzioni è sempre bene essere al corrente della scadenza della propria RC Auto.
In particolare, per verificare la data, l’assicurato può consultare direttamente il certificato di assicurazione, che riporta la data di inizio e fine copertura, oppure effettuare una verifica online tramite le App per smartphone (ad esempio, Targa Scan) o il Portale dell'Automobilista. Quest’ultimo è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e offre un’ampia gamma di servizi per automobilisti e motociclisti.
Per ottenere la data di scadenza dal Portale dell’Automobilista è necessario:
- entrare nella sezione “Verifica copertura RCA”;
- inserire la tipologia di veicolo (auto o moto) e il numero di targa;
- verificare il codice captcha (il codice di sicurezza che conferma di non essere un robot).
Il problema dell’evasione assicurativa
Le ultime stime dell’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicurative) dicono che in Italia i veicoli senza assicurazione sono circa 2,8 milioni, circa il 6% del parco circolante. La cifra è in aumento rispetto al 2021, quando si attestava sui 2,4 milioni.
Ma da cosa dipende l’evasione assicurativa? Nella maggior parte dei casi è legata a problemi economici di chi deve stipulare la polizza: un aiuto per risparmiare sul premio arriva dal portale Segugio.it, che confronta le polizze auto più convenienti delle migliori compagnie online. Per visualizzare i preventivi su Segugio.it, basta inserire in un unico modulo i dati anagrafici, quelli del veicolo e la propria situazione assicurativa.
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