Vacanze, Assoutenti: estate all’insegna degli autovelox
Assoutenti punta l'indice contro gli autovelox che tartassano le tantissime strade percorse dagli automobilisti, soprattutto durante gli spostamenti estivi. Un tema sentito, quello relativo alla disciplina degli apparecchi di rilevazione della velocità, affrontato anche dal Governo.

Temperature bollenti, ma non solo sul termometro. Quest’estate si appresta ad essere rovente per la pioggia di multe in arrivo. Lo denuncia Assoutenti, secondo cui le postazioni fisse e mobili degli autovelox, posizionate in tutta Italia, vesseranno tantissimi automobilisti, mentre i Comuni potranno rimpinguare le proprie casse.
In che modo? Per l’Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici - nata nel 1982 per tutelare e promuovere i diritti fondamentali dei consumatori - le strade più battute dagli automobilisti per i viaggi estivi presentano una massiccia presenza di autovelox.
Da Nord a Sud: la mappa delle strade più vessate
Sotto la lente del sodalizio, per l’alto rischio di multe stradali, è finita in particolare la Strada Statale 372 Telesina che prende il via dal casello di Caianello della A1 Milano-Napoli per giungere a Benevento. Su questo tratto, lungo ben 25 chilometri, sono sette le postazioni autovelox per senso di marcia. E secondo Assoutenti i limiti di velocità sono stati spesso cambiati nel tempo, generando caos tra gli automobilisti, oltre che una pioggia di multe. Ben quattro comuni - Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso – sono arrivati a incassare nel 2022 2,8 milioni di euro in totale per le sanzioni stradali, con il comune di Paupisi (provincia di Benevento) che si è piazzato al primo posto con ben 1,5 milioni di euro.
Ammontano, invece, a circa 23 milioni di euro gli introiti ottenuti dai Comuni del Salento grazie alle multe elevate mediante gli apparecchi di rilevazione della velocità. È un esempio il Comune di Cavallino: gli introiti sono passati da zero del 2021 ai 2.520.121 euro del 2022, complice la presenza di un autovelox sulla statale 16 Lecce-Maglie. Gli incassi del Comune di Surbo, legati alle multe, sono pari invece a 309.580 euro, mentre arrivano a quota 720.022 euro a Trepuzzi. Il record di introiti è stato raggiunto a Melpignano con 2.545.445 euro. Anche in questo caso ad avere un ruolo determinante – secondo Assoutenti – sono stati gli autovelox sulla Statale 16 Lecce-Maglie.
Ricca di autovelox è anche la Statale 213 "Flacca" nel Lazio: ve ne sono 3 per senso di marcia su un tratto di circa 13 chilometri. Nel 2022, in questa zona, gli apparecchi di rilevazione della velocità hanno portato a incassare oltre 500mila euro. Ma non sono solo le strade del mare a tartassare i viaggiatori. In provincia di Belluno, a Colle Santa Lucia con soli 340 abitanti, si contano 349.980 euro di incassi grazie all’autovelox. A far discutere è anche l’apparecchio a Torre del Benaco, in provincia di Verona, con 275.519 euro di introiti nel 2022. Secondo l’indagine effettuata da Assoutenti sul tratto di strada Rovereto-Garda di circa 50 km vi sono almeno 15 postazioni autovelox; lungo il percorso Bolzano-San Candido di circa 100 km gli autovelox sarebbero più di 10.
La posizione del Governo
Per Assoutenti la presenza di più autovelox – installati spesso in zone poco visibili con limiti di velocità che magari variano spesso - non serve a tutelare gli automobilisti, ma più a ripianare i buchi di bilancio. Ad esprimersi su questo tema, assai caro agli italiani, è stato anche il Governo. È stato approvato, infatti, in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada. La norma interviene su sanzioni, prevenzione e educazione stradale, ma anche su monopattini, Ztl, autovelox e segnaletica.
Il disegno di legge, oltre che rafforzare il pugno di ferro contro chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, punta a introdurre una disciplina più chiara sugli autovelox. Un nuovo regolamento andrà presto a disciplinare le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità. Il ministro Salvini ha annunciato che questi apparecchi saranno uniformati a livello nazionale affinché possano salvare vita e non essere “usati, come in alcuni situazioni, per fare cassa e rimpinguare le casse comunali”.
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