Qual è l'andamento dei prezzi RC auto?
La possibilità per i consumatori di confrontare le varie offerte di mercato crea pressione sull'ammontare dei premi, anche se l'iperinflazione apre le porte a un rimbalzo nel breve-medio periodo. Si assottiglia il differenziale dei premi pagati in Italia rispetto all'Europa.
![andamento comparto assicurativo mani che giocano con cubi di legno](https://img.gruppomol.it/articoli/image/assicurazione/1200x800_assicurazioni-polizze-gioco.jpg)
Crescono le coperture danni al di fuori della RC auto, che è obbligatoria, anche se permane un gap importante rispetto ad altri Paesi. Il ramo vita risente dell’andamento negativo che ha caratterizzato i mercati finanziari lo scorso anno, ma negli ultimi mesi sta riprendendo vigore.
Nel complesso, le compagnie assicurative operanti in Italia sono molto solide, avendo confermato i livelli di patrimonializzazione da un anno all’altro nonostante le numerose zavorre, a cominciare dall’aumento dei tassi. È il quadro del settore emerso dalla relazione di Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione. Considerazioni che interessano anche i cittadini comuni in qualità di contribuenti e di assicurati.
Tra protezione e rendimento: polizze vita in difesa dei risparmi
Nello specifico, per quanto riguarda le polizze vita tradizionali, Farina ha ricordato che nel 2022 “si sono dimostrate nel 2022 l’unica asset class in grado di proteggere integralmente e mantenere indenni i risparmiatori, che hanno invece sperimentato nell’anno una perdita dell’11,7% sull’azionario e del 17,2% sull’obbligazionario europeo. Ma proprio le caratteristiche dei prodotti vita tradizionali spiegano perché, a partire dalla seconda metà del 2022, le estinzioni anticipate dei contratti siano via via aumentate. Con il rialzo dei tassi i risparmiatori si sono, infatti, messi alla ricerca di rendimenti più elevati.
Il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) è stato nel 2022 pari a 16 miliardi, sostanzialmente dimezzato rispetto al 2021, ma ancora positivo. Nei primi quattro mesi del 2023 si è invece registrata una raccolta netta negativa per 7 miliardi, come risultato del calo dei premi e, soprattutto, di un volume delle uscite in forte aumento.
Prezzi più convenienti per l’assicurazione auto
Nella relazione annuale della presidente dell’Ania uno spazio è stato riservato ai prezzi, con i premi RC auto che hanno confermato il trend discendente, che avvicina ulteriormente l’Italia alla media europea. Il distacco è passato da 213 euro (polizze più care da noi) nel periodo 2008-2012 a 40 euro lo scorso anno. Anche se c’è da attendersi un cambio di rotta, considerato che nel 2022 le compagnie, per ogni 100 euro di premi incassati, ne hanno pagati 108 per il risarcimento dei danni e per il sostenimento delle spese. “Gli aumenti della frequenza e del costo medio dei sinistri hanno determinato nel primo trimestre di quest’anno un rialzo del premio medio pagato dagli assicurati”, ha spiegato Farina. Per poi precisare che si è trattato di un “rialzo di entità molto contenuta rispetto all’andamento dell’inflazione”.
Le sfide: polizze catastrofali e welfare misto pubblico-privato
Quanto alle sfide per i prossimi anni, la presidente di Ania ne ha indicate due su tutte. La prima è legata al progressivo invecchiamento della popolazione e alle difficoltà crescenti a carico di chi si prende cura delle persone non autosufficienti, mentre gli spazi di manovra dello Stato si riducono sempre più a causa dell’enorme debito pubblico. “All’Italia oggi serve un modello di welfare innovativo che possa integrare nel modo più equo ed efficiente l’uso di risorse pubbliche e private. È possibile associare più strettamente il sistema pubblico di welfare con l’assicurazione privata, che nel tempo ha già dimostrato la sua efficacia nella condivisione dei rischi e nel promuovere la prevenzione”.
In secondo luogo, ha posto l’accento sui rischi legati al cambiamento climatico. “Tutte le autorevoli raccomandazioni internazionali individuano l’assicurazione contro le catastrofi come strumento chiave per contenere le perdite”, ha ricordato Fatina. “Essa favorisce finanziamenti rapidi per la ricostruzione e incentiva la mitigazione del rischio”.
Se si includono anche i terremoti, la quota di danni assicurati in Italia non supera oggi il 14% del totale: è di gran lunga il dato più basso fra i principali Paesi europei. Da qui l’invito ad agire sia sul fronte della prevenzione, sia su quello delle coperture, in modo da proteggere i beni a fronte di eventi naturali estremi sempre più frequenti.
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