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Quando è possibile chiedere il rimborso del bollo auto?

Il proprietario di un’auto può esercitare il diritto di rimborso del bollo in caso di doppio versamento, pagamento in eccesso o pagamento non dovuto. Trattandosi di una imposta locale, occorre inviare la domanda di rimborso all'ufficio tributi della Regione di residenza.

A cura di: Enrico Campanelli
A cura di: Esperto di assicurazioni
Laureato in Economia e Commercio all'Università del Salento, si dedica alla scrittura di contenuti in ambito di assicurazioni per portali auto e blog di settore. Inizia a curare la sezione Assicurazioni di Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 04/06/2022
modellino di auto su monete
Rimborso bollo auto

Il bollo auto è un’imposta obbligatoria: l’automobilista deve pagarlo per il solo possesso del veicolo. L’importo da versare viene calcolato sulla base della potenza della vettura, espressa in kiloWatt, della sua classe ambientale di appartenenza e delle tariffe applicate dalle singole Regioni.

Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui il contribuente ha il diritto di chiedere il rimborso di quanto versato. In particolare, si può pretendere la restituzione del bollo per:

  • doppio versamento;
  • pagamento in eccesso;
  • pagamento non dovuto (ad esempio per furto, demolizione o vendita del veicolo).

Quale procedura per farsi rimborsare?

Il rimborso del bollo auto non è automatico. Il proprietario del veicolo deve presentare una richiesta, in carta semplice o tramite PEC, all’ufficio tributi della propria Regione di residenza. Sulla domanda devono essere riportate le generalità del richiedente (nome, cognome, residenza, codice fiscale, numero di telefono) e le modalità con cui si vuole ricevere il rimborso.

Inoltre, in base al motivo per cui si richiede il rimborso si dovrà allegare:

  • in caso di doppio pagamento, la ricevuta di versamento del bollo da rimborsare e la fotocopia della ricevuta di versamento valida;
  • in caso di pagamento in eccesso, la fotocopia della ricevuta di versamento dell’imposta pagato in eccesso;
  • in caso di versamento non dovuto, l’originale della ricevuta di versamento del bollo da rimborsare e la fotocopia dell’atto da cui risulti che il pagamento non è dovuto (quali ad esempio l'atto di vendita o la denuncia di furto).

Bollo auto: a chi spetta l’esenzione?

Possono astenersi dal versare la tassa le persone affette da handicap accertato e i loro caregiver. In particolare, i casi di esenzione riguardano le seguenti categorie:

  • persone disabili gravi (minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa);
  • genitori delle persone disabili gravi;
  • coniuge della persona disabile;
  • parenti o affini entro il secondo grado della persona disabile grave;
  • parenti o affini di terzo grado, se la persona disabile ha compiuto 65 anni o sia affetta da patologie invalidanti.

I familiari possono usufruire dell’agevolazione solo se il portatore di handicap è a loro carico o dispone di un reddito che non supera i 2.840,51 euro. Le categorie rientranti nella Legge 104 hanno però una limitazione da rispettare sulla tipologia di vettura, in quanto non sono ammesse all’esenzione i veicoli a benzina con cilindrata superiore ai 2.000 centimetri cubici e quelli a gasolio con cilindrata maggiore di 2.800 centimetri cubici. Per ottenere l’esenzione è necessario presentare domanda all’Automobile Club Italia oppure all’Ufficio tributi o all’Agenzia delle Entrate.

Sono esentate dal pagamento del bollo anche le auto elettriche e ultratrentennali. Per le elettriche, è consentito di non pagare il bollo rispettivamente per i primi 3 o 5 anni, a seconda di quanto stabilito dalla Regione di appartenenza: in Piemonte e Lombardia le elettriche godono dell’esenzione per l'intera vita della vettura.

Per quanto riguarda le vetture ultratrentennali, non occorre presentare alcuna domanda e non è inoltre necessario che il mezzo sia iscritto in un Registro storico. Ricordiamo però che un’auto ultratrentennale circolante su strade pubbliche deve corrispondere una tassa di circolazione forfettaria (tra gli 11 e i 30 euro, a seconda del veicolo e della Regione di residenza) con validità per l’intero anno solare.

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Auto: è sempre obbligatoria l’assicurazione

Ricordiamo che per la scelta della polizza è meglio affidarsi a Segugio.it, il portale che individua le assicurazioni auto più economiche per ogni tipologia di utente.

Ad esempio, ipotizziamo la richiesta di un’automobilista 63enne residente a Bolzano (impiegato, coniugato, prima classe di merito da almeno un anno, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 10 mila chilometri) che vuole assicurare una Peugeot 206 (benzina, immatricolata nel 2010).

La tariffa migliore arriva dal preventivo Bene Assicurazioni, che al 4 di giugno fa pagare solo 143,00 euro; la polizza prevede una formula di guida esperta (ammette solo conducenti di età superiore ai 23 anni) e un massimale di 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose.

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