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Revisione auto 2022: il punto su scadenze e proroghe Covid

Un provvedimento dello scorso anno ha rinviato di 10 mesi le revisioni auto da effettuare tra il primo settembre 2020 e il 30 giugno 2021. L’ultima proroga è scaduta lo scorso 30 aprile 2022: pertanto, le scadenze della revisione tornano ad essere solo quelle ordinarie.

A cura di: Enrico Campanelli
A cura di: Esperto di assicurazioni
Laureato in Economia e Commercio all'Università del Salento, si dedica alla scrittura di contenuti in ambito di assicurazioni per portali auto e blog di settore. Inizia a curare la sezione Assicurazioni di Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 30/05/2022
meccanico fa la revisione auto
Revisione auto: proroga e scadenze

Le recenti vicende legate alla pandemia da Covid hanno portato il Governo a posticipare negli ultimi due anni alcune scadenze tecniche che riguardano gli automobilisti.

Nel 2021 è stata stabilita una proroga di 10 mesi per la revisione auto, da applicare ai controlli che avrebbero dovuto effettuarsi tra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021.

Lo scorso 30 aprile 2022 è terminata l’ultima proroga: per questo motivo, i termini per eseguire la revisione auto sono attualmente solo quelli ordinari.

Ogni quanto fare la revisione dell’auto?

La revisione è obbligatoria e ha il fine di accertare la piena efficienza del mezzo stesso. Deve essere eseguita dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, un periodo che scende a 2 anni per le ispezioni successive. In particolare, per quest’anno devono essere sottoposte a revisione i veicoli immatricolati nel 2018 (entro il mese corrispondente all’immatricolazione) e quelli che hanno eseguito l’ultimo controllo nel 2020 (entro il mese in cui è stata effettuata l'ultimo controllo).

Revisione auto: in cosa consiste?

La vettura viene sottoposta a una serie di controlli che riguardano il funzionamento dell’impianto frenante, dei fari e dell’impianto elettrico, nonché le condizioni della carrozzeria e il livello di emissioni dei gas di scarico.

A fine revisione, viene rilasciata un'etichetta adesiva, da applicare sul libretto, con la dicitura “regolare” se il veicolo supera tutti i controlli. Quando invece la vettura presenta dei difetti che non rappresentano un grave pericolo per la circolazione, viene registrato l’esito “ripetere”, con l’auto che potrà circolare solo fino alla successiva revisione (da effettuare entro 30 giorni presso la stessa officina). Per le anomalie che compromettono la sicurezza dell’auto, viene annotato l’esito “sospeso”: la quattro ruote potrà essere impiegata solo per recarsi in officina e per tornare al Centro revisioni.

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C’è il bonus revisione auto

Dal primo novembre 2021 il costo della revisione è più alto di 9,95 euro, al netto di IVA e altre spese: gli automobilisti pagano ora 79,02 euro per eseguire il controllo presso le officine private autorizzate, contro i precedenti 66,8 euro.

Per mitigare l’aumento, il Governo ha previsto il Bonus Veicoli Sicuri, un contributo pari all’aumento da richiedere per la prima revisione effettuata entro il 31 ottobre 2024.

Il bonus è in vigore dal 3 gennaio 2022: gli interessati possono richiedere il contributo tramite la piattaforma bonusveicolisicuri.it, che è accessibile tramite l’identità SPID, la carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi. Il buono è valido per un solo veicolo a persona. L’utente deve compilare il modulo presente sulla piattaforma specificando il numero di targa dell’auto (che deve essere intestata alla stessa persona che chiede il rimborso), data e luogo dell’avvenuta revisione, nome, cognome e indirizzo e-mail dell’intestatario e Iban del conto corrente. Il rimborso partirà una volta che il sistema ha verificato i dati e arriverà direttamente sul conto corrente del richiedente.

Revisione scaduta: si rischia una multa pesante

La mancata revisione del veicolo è disciplinata dall’articolo 80 del Codice della Strada. Il trasgressore può essere multato per un importo compreso tra i 169,00 a 679,00 euro e subire la sospensione dalla circolazione del veicolo fino al sostenimento dell’esame (con esito positivo). In caso di mancato collaudo per più scadenze, la multa viene raddoppiata. Chi utilizza un veicolo sospeso dalla circolazione rischia una multa fino a 7.829 euro, oltre al fermo amministrativo di 90 giorni e, in caso di reiterazione delle violazioni, la confisca del veicolo.

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