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Autostrade: pedaggi più cari dal 2024

Gli aumenti delle tariffe autostradali sono fissati dal Governo in relazione all’inflazione prevista e già attivi dal 1° gennaio. Le organizzazioni dei consumatori dicono no alla decisione dell’esecutivo: secondo il Codacons l’incremento dei prezzi è ingiustificato.

A cura di: Enrico Campanelli
A cura di: Esperto di assicurazioni
Laureato in Economia e Commercio all'Università del Salento, si dedica alla scrittura di contenuti in ambito di assicurazioni per portali auto e blog di settore. Inizia a curare la sezione Assicurazioni di Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 04/01/2024
casello autostradale di notte
Aumentano i pedaggi delle autostrade

Si aggiornano dal primo gennaio le tariffe autostradali. La misura è contenuta nel decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023: gli aumenti dei pedaggi, che riguardano 19 tratte, sono al massimo del 2,3% – pari al tasso d’inflazione previsto per il 2024.

In particolare, sulla rete di competenza di Autostrade per l’Italia (circa 2.800 chilometri di estensione) la variazione riconosciuta è di +1,51%, mentre per le società concessionarie interessate dalla procedura di aggiornamento della convenzione è previsto un adeguamento pari al +2,3%.

Nessun aumento, invece, per i pedaggi dell’Autostrada dei Parchi, la A24-A25: il tratto è in concessione al gruppo Toto, che ha garantito di mantenere il costo inalterato fino al 2032.

Rincari autostrade: il parere delle Associazioni dei consumatori

Il Codacons giudica gli aumenti ingiustificati. Secondo l’Associazione “i pedaggi dovrebbero essere diminuiti come forma di indennizzo a fronte dei gravi disservizi registrati sulle autostrade nel 2023". Contro gli aumenti anche Assoutenti, “perché in un momento ancora delicato possono contribuire a ulteriori spinte inflazionistiche soprattutto per i beni di largo consumo, visto che l’88% delle merci nel nostro Paese viaggia su gomma”.

Tuttavia, il presidente di AISCAT (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), Diego Cattoni, fa notare che in Italia i pedaggi autostradali sono ancora mediamente inferiori a quelli di alcuni Paesi europei. Ad esempio, in Francia le tariffe sono più alte del 35% (+93% per il traffico dei mezzi pesanti) mentre in Spagna sono superiori del 12,7% (+7,2% per i veicoli pesanti).

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Novità anche in tema di RC Auto: obbligo di copertura per i veicoli fermi in aree private

Il 23 dicembre 2023 è entrata in vigore in Italia la Direttiva UE 2021/2118, contenente la nuova disciplina sulla copertura RC Auto. La misura prevede l’estensione dell’obbligo di copertura assicurativa ai veicoli fermi in aree private.

La nuova normativa si applica a tutti i veicoli a motore con velocità massima superiore ai 25 chilometri orari (o con peso superiore a 25 kg e velocità massima di 14 chilometri orari) e ai loro eventuali rimorchi (anche quando non attaccati).

L’obbligo non riguarda invece i mezzi ritirati dalla circolazione o demoliti, oppure i veicoli soggetti a un provvedimento delle autorità competenti (ad esempio il fermo amministrativo) o sprovvisti di parti essenziali per il funzionamento (quali il motore o la trasmissione).

A proposito di RC Auto

Per risparmiare sul premio basta affidarsi a Segugio.it, il portale che aiuta a individuare l'assicurazione auto più conveniente fra quelle offerte dalle varie compagnie partner confrontate.

Ad esempio, ipotizziamo la richiesta un impiegato 45enne (impiegata, single, quattordicesima classe di merito, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 5.000 chilometri), residente a Spiazzo – provincia di Trento, che vuole assicurare una Renault Twingo prima serie 1.2i (alimentazione a benzina) immatricolata nel 2007.

La miglior tariffa, aggiornata al mese di gennaio 2024, arriva dal preventivo Linear, che fa pagare 179,25 euro per i dodici mesi di contratto. La polizza auto di Linear applica una formula di guida libera, che consente l’utilizzo della vettura assicurata a tutti i patentati. In tema di rivalsa, la compagnia rinuncia ad esercitarla se al momento dell'incidente il conducente guida con patente scaduta, purché lo stesso documento venga rinnovato entro tre mesi (o 90 giorni) dalla data del sinistro.

Le RC auto online più economiche di gennaio 2024:

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