Attestato di rischio scaduto: cosa fare?
L’attestato di rischio ha una validità di 5 anni, un periodo che parte dalla scadenza dell'ultima polizza. Superato questo termine, la classe di merito maturata dall'assicurato non sarà più valida: l'eventuale applicazione dell'RC familiare può aiutare a non ripartire dalla classe meno conveniente.

L’attestato di rischio è un documento che contiene una serie di informazioni sulla storia assicurativa dell’intestatario della polizza RC Auto.
Nel dettaglio, sono riportati:
- nome e cognome dell’assicurato e del contraente;
- nome della compagnia e formula tariffaria;
- numero della polizza e scadenza;
- numero di sinistri registrati negli ultimi dieci anni;
- classe di merito di provenienza e di assegnazione dell’assicurato (compresa la classe universale).
Queste informazioni rendono l’attestato di rischio un documento fondamentale per quantificare il premio finale.
Dal primo luglio 2015 l’attestato di rischio non è più in forma cartacea ma solo elettronico, ossia consultabile all’interno di una sezione dedicata del sito web della compagnia assicurativa: in alternativa, è possibile richiedere al servizio clienti l’invio dell’attestato tramite posta elettronica.
Inoltre, dal primo agosto 2018 l’attestato di rischio è diventato dinamico, consentendo il recupero delle informazioni sui sinistri tardivi, ossia denunciati in ritardo e pagati dalla compagnia negli ultimi 60 giorni di validità della polizza o dopo la sua scadenza. In questo modo, la penalizzazione per chi ha causato uno o più incidenti (il malus) scatta anche in caso di cambio compagnia.
Ricordiamo che l’impresa assicurativa ha l’obbligo di aggiornare il documento entro 30 giorni prima della scadenza della polizza RC Auto: qualora l’assicurato dovesse rilevare errori nell’attestato di rischio dovrà informare immediatamente la compagnia.
Tutti i dati dell’attestato di rischio sono presenti anche in una banca dati dell’ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, in modo che le imprese possano acquisirli direttamente nel caso in cui il cliente decida di cambiare compagnia.
Come si fa a recuperare l’attestato di rischio?
Per recuperare l’attestato di rischio è necessario recarsi direttamente nella sede della propria compagnia assicurativa con documento di identità e i documenti dell’auto, la compagnia depositerà una copia del documento presso la propria sede tre giorni prima che la polizza scada. Se hai stipulato un’assicurazione online e necessiti un duplicato rimane l’obbligo dei tre giorni in capo alla compagnia, ma in questo caso si riferisce all’invio presso la residenza dell’intestatario o tramite e-mail.
Quanto tempo resta valido l’attestato di rischio?
L’attestato ha una validità di cinque anni dalla scadenza dell’ultima polizza.
In particolare, l’attestato resta valido per cinque anni nel caso in cui il contratto di assicurazione non sia stato rinnovato per mancato utilizzo del veicolo oppure in caso di vendita, furto, demolizione o definitiva esportazione all’estero del mezzo.
I cinque anni vengono calcolati prendendo come riferimento il periodo che intercorre tra la scadenza della precedente polizza alla quale l’Attestato fa riferimento e la data di stipula del nuovo contratto RC Auto.
Cosa succede se scade l’attestato di rischio?
Con l'attestato di rischio scaduto non sarà più possibile per l’assicurato utilizzare la classe di merito maturata in passato.
Dunque, se alla scadenza dei cinque anni non è stato stipulato un nuovo contratto, si verrà automaticamente ricollocati in quattordicesima classe di merito.
Come si fa a recuperare la classe di merito scaduta?
Se passano più di cinque anni dalla scadenza del contratto RC Auto, senza che sia stata stipulata una nuova polizza, la classe di merito viene persa in modo definitivo.
Per evitare di ripartire dalla quattordicesima classe si può ricorrere all’RC familiare: la condizione per la sua applicazione è che ci sia una persona della propria famiglia da cui ereditare una migliore classe di rischio.
L’RC familiare, in vigore il 16 febbraio 2020, è stata introdotta per arginare i limiti del Decreto Bersani. In sostanza, con l’RC Familiare è possibile utilizzare la classe di merito più bassa anche per rinnovare una polizza RC di un veicolo già di proprietà, mentre la Legge Bersani si applica solo ai veicoli appena acquistati; inoltre, l’ereditarietà della classe di merito riguarda non solo veicoli della stessa tipologia (come previsto dalla Legge Bersani), ma anche veicoli appartenenti a tipologie differenti (ad esempio tra auto e moto).
Non dimentichiamo che per usufruire della migliore RC Auto basta affidarsi a Segugio.it, il portale leader in Italia nel settore delle comparazioni online.
Se vendo l’auto perdo la classe di merito?
L’automobilista che cede la propria vettura ha il diritto di conservare la classe di merito maturata.
Ricordiamo l'iter assicurativo in caso di acquisto di un'altra vettura: si può infatti trasferire la polizza RC – e dunque la classe di merito – dalla vecchia alla nuova auto. Per farlo, è necessario dimostrare all'impresa assicuratrice di non essere più in possesso del vecchio veicolo attraverso l’esibizione del documento di vendita.
Posso usare l’attestato di rischio su un altro veicolo?
L’attestato di rischio può essere usato su un altro veicolo solo se il precedente viene venduto, demolito (o radiato per esportazione all’estero) oppure rubato.
Per utilizzare nuovamente l’attestato di rischio è necessario presentare il certificato di assicurazione relativo al vecchio veicolo e l’attestazione che ne prova la vendita, la rottamazione o il furto.
Ultimo aggiornamento luglio 2023