Rottamazione dell’auto: come si procede e quanto costa
Per rottamare un'auto è necessario rivolgersi ad un centro di raccolta autorizzato: la spesa da sostenere può arrivare fino a 150 euro. La demolizione non richiede invece alcuna azione da parte del proprietario nel caso in cui si rivolga a un concessionario per l'acquisto di una nuova auto.

La rottamazione della vecchia auto è un evento che prima o poi tocca a tutti gli automobilisti.
Per rottamare una quattro ruote (o in genere qualsiasi veicolo a motore) è necessario rivolgersi a un centro di raccolta autorizzato, chiamato anche demolitore o sfasciacarrozze: questo perché i veicoli sono considerati rifiuti inquinanti e possono essere smaltiti solo tramite procedure specifiche.
Rottamazione e acquisto della nuova auto
In questo caso, sarà il concessionario a consegnare la vecchia auto al demolitore e a presentare domanda di radiazione del veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). In seguito, lo stesso concessionario rilascerà per conto del centro demolizioni il certificato di rottamazione, che libera l’automobilista da ogni responsabilità (civile e penale).
Ricordiamo che questo è un periodo particolarmente favorevole per sostituire la vecchia vettura, grazie ai vari incentivi messi a disposizione degli acquirenti per comprarne una nuova.
Rottamazione in caso di mancato acquisto di una nuova auto
In caso di inutilizzo della vecchia vettura, per un incidente o guasti meccanici costosi da riparare, il proprietario dovrà rivolgersi personalmente a un centro di rottamazione. Sarà quindi necessario consegnare a quest’ultimo il veicolo, le targhe, la carta di circolazione e il CdP (Certificato di Proprietà). Conclusa questa prassi, il centro autorizzato provvederà alla cancellazione dal PRA e a rilasciare il certificato di rottamazione.
In questo caso, la procedura prevede dei costi per la demolizione fisica del mezzo. La spesa include il pagamento degli emolumenti ACI, per 13,50 euro, e dell’imposta di bollo, che è di 32,00 euro se viene presentato il Certificato di Proprietà o 48,00 euro se si utilizza il modulo NP3C. Un eventuale costo da sostenere, nel caso in cui il mezzo non sia marciante, è il prelievo del mezzo con il carro attrezzi per il trasporto fino allo sfasciacarrozze. L’ammontare finale può anche arrivare ai 150 euro.
Rottamazione e bollo auto
Il proprietario, una volta avvenuta la rottamazione, non dovrà più versare il bollo. Tuttavia, per l’anno in corso si dovrà fare attenzione alla scadenza della tassa, visto che non va corrisposta se la radiazione del veicolo avviene prima del termine del mese successivo alla sua scadenza. Dunque, se ad esempio il bollo auto scade a dicembre 2021, si avrà tempo per rottamare l’auto entro il 31 gennaio 2022.
Auto rottamata: cosa fare con l’assicurazione?
La rottamazione consente di passare la polizza dalla vecchia alla nuova vettura. In caso di mancato acquisto di un'altra auto, l’utente ha diritto di ottenere il rimborso di parte del premio pagato, una somma che corrisponderà al periodo di copertura non utilizzato. L’ammontare restituito dalla compagnia sarà al netto delle imposte.
In tema di assicurazione, non dimentichiamo che è possibile risparmiare sulla tariffa con Segugio.it, il portale leader in Italia nel settore delle comparazioni RC Auto online.
Un esempio? Ipotizziamo di voler stipulare un contratto per una Fiat Punto 1.2 benzina, immatricolata nel 1997 e di proprietà di un 75enne di Bolzano (pensionato, prima classe di merito da almeno due anni, zero sinistri negli ultimi 5 anni, un ulteriore conducente, percorrenza media annua di 10.000 chilometri).

Il miglior prezzo, durante le prime due settimane di ottobre, lo propone Zurich Connect, 179,25 euro, per una copertura per guidatori esperti (maggiori di 25 anni) che applica un massimale di 10 milioni di euro sia per danni alle cose che per quelli alle persone. Per il primo sinistro, Zurich Connect limiterà la rivalsa nei confronti del conducente (anche quando si identifichi con il proprietario o locatario) a un importo massimo di 2.500 euro.
Leggi le nostre Linee guida Editoriali