Costo revisione auto 2021: da novembre in vigore gli aumenti
Cambia il costo della revisione auto: dal primo novembre le tariffe sono aumentate di quasi 10 euro. Previsto però un bonus "veicoli sicuri", erogato dallo Stato, che consente l’esenzione dall’aumento a chi effettua la prima revisione entro la fine del 2023.

La revisione dell’auto, e in genere di qualsiasi veicolo a motore, costa di più.
Dal primo novembre è scattato infatti l’aggiornamento delle tariffe, con i proprietari dei mezzi che devono far fronte a un aumento di 9,95 euro, al netto di IVA e altre spese. Entrando nello specifico, la spesa per la revisione è passata da 45 a 54,95 euro se effettuata presso la Motorizzazione Civile, mentre è salita da 66,88 ai 79,02 euro nelle officine private autorizzate.
Per agevolare gli utenti nel primo periodo, è stato introdotto un buono "veicoli sicuri", che consente l’esenzione dall’aumento alla prima revisione effettuata entro tre anni. Il buono però è valido solo una sola volta e per un solo veicolo: tuttavia, l’aumento viene comunque percepito dai centri di revisione, in quanto erogato dallo Stato.
Revisione auto: cosa sapere
Nella news "Revisione auto: quanto costa e quali scadenze nel 2021" abbiamo spiegato che la revisione (o collaudo) è un controllo generale della quattro ruote che serve a verificarne gli standard di sicurezza e la piena efficienza. In particolare, per valutare le condizioni dei mezzi vengono controllati l'impianto frenante, la carrozzeria (o carenatura per le moto), luci e circuito elettrico, gli pneumatici e i gas di scarico.
La normativa nazionale prevede che l'auto debba effettuare il collaudo dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, un termine che scende a 2 anni per i controlli successivi. Dunque, se ad esempio una vettura è stata acquistata nuova a novembre del 2017, dovrà sostenere la revisione entro il 30 novembre del 2021 e la successiva entro lo stesso mese del 2023.
Ricordiamo però che i termini per eseguire la revisione sono stati prorogati di 10 mesi per via del protrarsi dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Il rinvio si applica solo ai controlli rientranti nel periodo tra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021: dunque, se ad esempio la revisione è scaduta tra l’1 e il 31 maggio 2021, potrà essere effettuata entro il 30 marzo del 2022.
Revisione scaduta: le sanzioni
La mancata revisione porta all’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 80 del Codice della Strada. In caso di controllo delle forze dell’ordine, il trasgressore rischia una multa che varia dai 173,00 a 694,00 euro, nonché la sospensione dalla circolazione del mezzo fino al sostenimento del collaudo.
La mancata revisione per più scadenze fa raddoppiare l'importo della sanzione: se l'infrazione viene accertata in autostrada viene applicata anche la sanzione accessoria del fermo amministrativo.
Revisione auto e assicurazione
Ricordiamo ancora una volta un aspetto fondamentale: circolare con un mezzo non revisionato fa rischiare anche l’applicazione della cosiddetta rivalsa assicurativa. Dunque, in caso di sinistro, la compagnia assicurativa può richiedere all’assicurato la restituzione delle somme liquidate a titolo di risarcimento nei confronti dei terzi danneggiati.
A proposito di assicurazione, è possibile individuare l'assicurazione auto più conveniente sul mercato grazie a Segugio.it. Un esempio? Un automobilista residente a Bolzano (prima classe di merito da almeno due anni, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza annua di 10 mila chilometri) che ha richiesto un preventivo per una Peugeot 207 (alimentata a benzina), ha potuto contare sulla miglior tariffa di Prima.it. La compagnia, alla fine di ottobre, prevedeva una spesa di soli 142,00 euro per i 12 mesi di contratto: Prima.it, consente all’assicurato di riparare l’auto presso una carrozzeria o un'officina convenzionata, ma solo se l’incidente rientra nella procedura di risarcimento diretto.