Modifiche al ciclomotore: sanzioni e rischi assicurativi
Chi si mette alla guida di un ciclomotore modificato rischia una sanzione amministrativa compresa tra 421 e 1.691 euro, oltre al fermo amministrativo del mezzo per sessanta giorni. L’importo della sanzione è maggiore per chi altera materialmente il veicolo o lo fabbrica.

Modificare un ciclomotore per aumentarne le prestazioni oltre i limiti previsti dalla legge è una pratica molto diffusa, soprattutto tra i giovani, ma anche tra appassionati di motori. Tuttavia, l'articolo 97 del Codice della Strada punisce chi altera questi veicoli con sanzioni amministrative significative.
Cos’è un ciclomotore modificato?
Per ciclomotore si intende un veicolo a due ruote con cilindrata massima di 50 centimetri cubici capace di raggiungere una velocità massima di 45 chilometri orari. Modificarlo significa intervenire in modo da superare questi limiti, ad esempio potenziando il motore, sostituendo o modificando il sistema di scarico e l’impianto di alimentazione, oppure rimuovendo limitatori di velocità installati dalla Casa motociclistica. Questi interventi rendono il veicolo illegale ai sensi della normativa vigente.
Modifica del ciclomotore: cosa si rischia?
Chi guida un motorino modificato si espone a una sanzione amministrativa compresa tra 421 e 1.691 euro. Inoltre, è previsto il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni, durante i quali il mezzo non può essere utilizzato. Se la violazione viene ripetuta entro due anni, il periodo di fermo si estende a 90 giorni. Le sanzioni sono più pesanti per chi altera materialmente il ciclomotore oppure chi lo fabbrica: nel primo caso, l’importo è compreso tra 845 e 3.382 euro, mentre nel secondo si sale ad un range che varia da 1.084 euro fino a 4.339 euro.
Modifica del ciclomotore: attenzione ai minorenni
Se il conducente del ciclomotore modificato è un minorenne, rispondono delle sanzioni i genitori o tutori. Quando il minore ha un’età inferiore ai 16 anni, i genitori sono soggetti a una sanzione maggiorata, con l'importo che può arrivare fino a 5.000 euro: questo perché il motorino truccato, superando la potenza prevista dai 50 cc di cilindrata, richiede obbligatoriamente una patente di guida superiore alla AM prevista.
Conseguenze della modifica del ciclomotore sull’assicurazione RC
È importante sapere che chi guida un ciclomotore modificato rischia di avere problemi anche con l’assicurazione RC stipulata sul mezzo. In caso di incidente, infatti, le compagnie potrebbero esercitare l'azione di rivalsa, addebitando al proprietario o al conducente le somme pagate ai terzi danneggiati, se rilevano che il veicolo era alterato rispetto a quanto dichiarato in polizza. Questo comporta un aggravio economico ulteriore che spesso viene sottovalutato.
A proposito di assicurazione sul ciclomotore
La polizza RC è obbligatoria per legge e tutela il conducente e i terzi in caso di incidenti, risarcendo i danni causati a persone o cose. Per risparmiare sul premio dell’assicurazione ciclomotore è possibile affidarsi a Segugio.it, il comparatore che consente di confrontare le polizze offerte dalle migliori compagnie online partner.
Un esempio? Ipotizziamo la richiesta di un utente 27enne – prima classe di merito, nessun sinistro negli ultimi cinque anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 1.000 chilometri – residente a Faedis (provincia di Udine), che vuole assicurare un ciclomotore Piaggio Vespa PK 50 immatricolato nel 1988.

La tariffa più bassa arriva dal preventivo ConTe.it, che consente di pagare un premio di 130,17 euro. Il contratto prevede un massimale di 11,3 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro per le persone e 1,3 milioni di euro per le cose; in tema di garanzie, ricordiamo che sono coperti anche i danni causati a terzi da incendio, scoppio o esplosione del ciclomotore fino ad un importo massimo di 250.000 euro per annualità assicurativa.
Leggi le nostre Linee guida Editoriali