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Controversie assicurative: dal 2020 un nuovo modo di risolverle

Il settore assicurativo si prepara ad accogliere dal prossimo anno una importante figura professionale. Si tratta dell’arbitro assicurativo, un organismo composto da 5 membri che avrà il compito di risolvere in via extragiudiziale le controversie nate tra le assicurazioni e gli assicurati.

A cura di: Enrico Campanelli
A cura di: Esperto di assicurazioni
Laureato in Economia e Commercio all'Università del Salento, si dedica alla scrittura di contenuti in ambito di assicurazioni per portali auto e blog di settore. Inizia a curare la sezione Assicurazioni di Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 18/11/2019
arbitro assicurativo

Il settore assicurativo si prepara ad accogliere dal prossimo anno una importante figura professionale.

Si tratta dell’arbitro assicurativo, un organismo composto da 5 membri che avrà il compito di risolvere in via extragiudiziale le controversie nate tra le assicurazioni e gli assicurati. Il collegio, istituito presso l'IVASS (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), potrà garantire una maggiore rapidità nella soluzione dei contrasti, visto che non sarà necessario essere assistiti da un avvocato. Grazie all’arbitro, le compagnie potranno ridurre le risorse impiegate in ambito giudiziario, un risparmio da cui potrà anche derivare un abbassamento generale delle tariffe assicurative.

Per l’operatività dell’arbitro assicurativo è necessario attendere il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e la conseguente emanazione del regolamento IVASS, che servirà a disciplinare il funzionamento dello stesso organo.

Resta l’alternativa dell’azione giudiziale

Gli assicurati potranno comunque seguire la strada tradizionale, decidendo di rivolgersi a un giudice.

Ricordiamo però che il primo passo per risolvere una controversia assicurativa è quello di presentare un reclamo alla propria compagnia, descrivendo i fatti accaduti e allegando tutti i documenti utili. Nella news “Meno cause pendenti per il settore dell’RC Auto”, abbiamo spiegato che l'agenzia è chiamata a rispondere entro 45 giorni: se l'assicurato non è soddisfatto della replica, potrà rivolgersi all'Istituto di Vigilanza. Quest’ultima avvierà una fase istruttoria, da concludersi entro un periodo di tempo compreso tra i 90 e i 120 giorni, che potrà portare a un eventuale procedimento sanzionatorio nei confronti dell’assicurazione qualora siano state ravvisate delle inadempienze.

In tema di reclami, c’è da sottolineare che gli ultimi dati dell’IVASS relativi al 2018 parlano di una riduzione complessiva (ramo RC Auto, rami danni diversi dalla RCA e rami vita) del 6,44% rispetto al 2017.

Le controversie nell’ambito dell’RC Auto

Il comparto dei veicoli ha visto una diminuzione più netta rispetto al dato generale, ossia -8.02%. In particolare, le imprese estere hanno fatto segnare solo un -0.48%: la causa è da attribuire all’aumento significativo dei reclami da parte di alcune compagnie, come ad esempio la Great Lakes che ha fatto segnare un +204%. Al netto di questo incremento, la riduzione dei reclami per il comparto auto relativo alle compagnie estere sarebbe stato del -4,9%.

Per le imprese italiane, si è invece registrato un -8,74%. Anche qui si sono verificati degli incrementi più importanti, come quelli di AXA Assicurazioni (+22,4%), ITAS Mutua (+61.3%), DARAG (+195%), Cattolica (+15%) ed Amissima (+27%).

A proposito di RC Auto

Per chi deve rinnovare la propria polizza, o assicurare il proprio veicolo per la prima volta, può essere utile rivolgersi a Segugio.it, che individua e confronta le RC Auto più convenienti. Segugio.it consente di ottenere una serie di preventivi in modo semplice e veloce, grazie alla compilazione di un unico modulo con le proprie generalità, la storia assicurativa e i dati del mezzo.

Con un pratico esempio sarà più facile capire quanto è conveniente rivolgersi al portale. Supponendo al 12 novembre di rinnovare il contratto per una Jeep Renegade 1.6 Multijet 120 CV Limited (acquistata nel 2017 da un imprenditore 42enne di Firenze, prima classe di merito, patente mai sospesa, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 20.000 chilometri), si può stipulare la polizza di Verti, che fa pagare solo 356,52 euro l'anno. La compagnia offre un prezzo competitivo grazie anche all’applicazione della formula di guida esperta, che ammette come conducente del veicolo solo i guidatori con più di 23 anni.

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