Cinture di sicurezza in auto: quali sanzioni per chi non le indossa?
Le cinture di sicurezza sono obbligatorie per legge: chi non le indossa è soggetto a una sanzione amministrativa fino a 323 euro. Per il guidatore è prevista anche la sospensione della patente in caso di recidiva entro due anni dalla prima violazione.

Le cinture di sicurezza sono dispositivi di ritenuta presenti su tutte le vetture, che in caso di urto consentono di trattenere il corpo degli occupanti al sedile evitandone l’impatto con altre parti interne dell’abitacolo.
In Italia è obbligatorio installarle e utilizzarle per i posti anteriori dal 1988, mentre per i posti posteriori l’imposizione è arrivata con la normativa dell’aprile del 2006. Chi non indossa la cintura di sicurezza durante la marcia rischia le sanzioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada, vale a dire una multa che varia dagli 83 euro ai 332 euro.
Per il guidatore è prevista anche la decurtazione di 5 punti dalla patente: in caso di recidiva, entro due anni dalla prima violazione, si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente fino a 2 mesi.
Quando il mancato uso della cintura riguarda un minore presente nella vettura, le sanzioni si applicano al conducente o a chi in quel momento ne ha la tutela. Ricordiamo che i bambini di statura inferiore ai 150 centimetri devono essere assicurati al sedile con un seggiolino omologato adeguato al loro peso.
Chi è esente dall’obbligo delle cinture
L’obbligo di cinture non riguarda:
- chi appartiene alle forze di polizia, ai corpi di polizia municipale e provinciale, al servizio sanitario (in caso di servizio di emergenza) o alle forze armate (nell'espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza);
- i conducenti dei veicoli con allestimenti specifici per la raccolta e per il trasporto di rifiuti;
- coloro che svolgono i servizi di vigilanza privati;
- le donne in gravidanza, sulla base della certificazione rilasciata dal medico curante.
- gli istruttori di guida;
- le persone che in base alla certificazione rilasciata da Unità Sanitaria Locale risultino affette da determinate patologie.
Tre italiani su dieci non utilizzano la cintura
A dirlo è un’indagine dell’ANAS, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade statali, in base al monitoraggio nel 2021 di alcuni dei tratti stradali più trafficati della Penisola, tra cui il Grande Raccordo Anulare di Roma. Dalle rilevazioni risulta che il dato peggiora per i posti posteriori: in questo caso sono ben otto italiani su dieci che ignorano l’uso delle cinture di sicurezza.
Mancato utilizzo delle cinture: problemi anche con l’assicurazione
In caso di incidente, la compagnia potrebbe risarcire solo in parte i danni fisici patiti da coloro che in auto non indossano la cintura di sicurezza. Dunque, si applica il cosiddetto concorso di colpa, perché il soggetto ha in parte contribuito a farsi male.
In tema di assicurazione, non dimentichiamo l’importanza di cercarla su Segugio.it. Attraverso il form di simulazione del portale è possibile individuare e confrontare le RC Auto più economiche sul mercato e che soddisfano le differenti esigenze di ogni assicurato.
Un esempio? Simuliamo la richiesta di un automobilista 56enne (prima classe di merito da almeno due anni, patente mai sospesa, ricovero notturno del veicolo in box privato, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 10.000 chilometri), residente a Naturno (provincia di Bolzano), che vuole assicurare una Audi A4 allroad prima serie immatricolata nel 2011 – alimentazione a gasolio.
L’offerta migliore, aggiornata al 28 giugno, arriva dal preventivo Prima, che fa pagare 142,00 euro per i dodici mesi di contratto; la polizza assicurativa di Prima applica un massimale di 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose.