Auto: multa pesante se si sosta con l’aria condizionata accesa
L’articolo 157, comma 7 bis, del Codice della Strada vieta di lasciare l'automobile in sosta con il motore acceso per usufruire del condizionatore d’aria. Chi non rispetta questa normativa rischia una sanzione amministrativa: l’importo della multa va dai 223 euro ai 444 euro.

Le temperature elevate dell’estate spingono gli automobilisti a raffrescare l’abitacolo con il condizionatore d’aria, un accessorio che oggi si trova di serie anche sulle vetture più economiche.
Tuttavia, è bene fare attenzione a come usare quest'optional: dal 2021 è infatti in vigore una norma del Codice della Strada che sanziona il guidatore se l'auto è in sosta con il condizionatore acceso. In particolare, l’articolo 157, comma 7 bis, stabilisce che: “è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso”. La norma ha il fine principale di ridurre l’inquinamento dovuto ai gas di scarico dei veicoli, in quanto particolarmente dannoso per la salute dei cittadini. I trasgressori sorpresi dalle forze di polizia rischiano una multa compresa tra i 223 e i 444 euro.
Aria condizionata in auto: niente multa in caso di fermata
È bene specificare che il divieto riguarda la sola sosta dell’auto e non la fermata. La differenza tra i due termini è spiegata dal comma 1 dello stesso articolo: per sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo (con possibilità di allontanamento da parte del conducente), mentre la fermata è la temporanea sospensione della marcia per consentire la salita o la discesa delle persone oppure per altre esigenze di brevissima durata.
A proposito di infrazioni: quali sono le più frequenti?
Le infrazioni al Codice della Strada sanzionate dalle forze dell’ordine sono state quasi 1.690.000 durante il 2021. Il numero arriva dalle rilevazioni della Polizia Stradale e considera le multe elevate su strade extraurbane, statali, tangenziali e autostrade.
L’indagine evidenzia che la multa più frequente per gli italiani al volante è l’eccesso di velocità: le sanzioni per chi non ha rispettato i limiti imposti dal Codice della Strada sono state 605.038, quasi il 36% del totale.
L’articolo 142 del Codice della Strada indica i vari importi delle multe applicati a coloro che violano i limiti di velocità. Nel dettaglio:
- chi supera i limiti di velocità di massimo 10 km/h (chilometri orari) rispetto al consentito, è soggetto a una sanzione compresa tra 42 e 173 euro;
- chi supera i limiti tra i 10 km/h e i 40 km/h è soggetto a una sanzione compresa tra 168 e 574 euro;
- chi supera i limiti di oltre 40 km/h e non oltre 60 km/h è soggetto a una sanzione compresa tra 544 e 2.174 euro (con sospensione della patente da uno a tre mesi);
- chi supera i limiti di velocità di oltre 60 km/h rispetto al limite, è soggetto a una sanzione tra 847 e 3.389 euro (con sospensione della patente da sei a dodici mesi).
Tra le violazioni più frequenti anche la guida senza assicurazione
In questo caso il guidatore rischia una sanzione amministrativa compresa tra gli 866 e i 3.464 euro, oltre all’immediata cessazione della circolazione del veicolo. Ricordiamo che un modo semplice di mettersi in regola con l'assicurazione è di rivolgersi a Segugio.it, il portale che individua in soli tre minuti i preventivi RC Auto più economici sul mercato.
Facciamo un esempio. Ipotizziamo al 30 di giugno la richiesta di un 38enne residente a Ferrara (impiegato, prima classe di merito da più di due anni, patente mai sospesa, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza media di 7.500 chilometri ogni 12 mesi) che vuole assicurare una Citroen C1 (1.0 benzina) immatricolata nel 2008. L’offerta migliore arriva dalla polizza di Zurich Connect, che fa pagare 189,75 euro all’anno per un contratto che prevede la formula di guida esperta (ammette solo conducenti con più di 25 anni); la polizza offre massimali che ammontano a 6,07 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose.