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Assicurazione vita

L'assicurazione vita (o polizza vita) è un contratto stipulato tra il contraente e la compagnia, che a fronte del pagamento di un premio, garantisce al beneficiario una rendita o un capitale in caso di decesso dell'assicurato o sua sopravvivenza a una certa data.

Dunque, nel contratto di polizza vita si distinguono tre diverse figure, vale a dire:

Prima di sottoscrivere il contratto, la compagnia assicurativa consegna al potenziale cliente un questionario da compilare, in cui dovranno essere inserire tutte le informazioni utili a valutare la possibilità di assicurare e a calcolare il rischio. Tra queste informazioni, troviamo la professione e le abitudini di vita dell'assicurato, nonché notizie sulla sua cartella clinica (tra cui l'eventuale presenza in famiglia di malattie ereditarie).

L'eventuale cambio di professione o ogni altra modifica delle abitudini di vita o delle condizioni di salute, devono essere comunicate tempestivamente alla compagnia, affinché la stessa possa ricalcolare il rischio e l'ammontare del premio.

Tre sono le categorie di assicurazioni vita:

Polizza caso vita

È un'assicurazione che riscuote molti consensi in Italia, perché garantisce all'assicurato una rendita (o un capitale) nel caso in cui risulti ancora in vita alla scadenza del contratto. Per queste polizze, il beneficiario può essere lo stesso soggetto contraente o lo stesso assicurato.

La polizza caso vita prevede il versamento per un determinato periodo di tempo di un premio (mensile, semestrale o annuale), che sarà restituito comprensivo di rivalutazione e interessi. Si tratta di una soluzione adatta anche ai più giovani, in quanto fornisce loro la sicurezza di una rendita futura più che mai necessaria visti i cambiamenti del sistema pensionistico italiano.

Polizza caso morte

Sono delle assicurazioni sulla vita utilizzate soprattutto da chi vuole garantire una certa tranquillità economica alla propria famiglia, in quanto pagano un capitale (o una rendita) al beneficiario, individuato in fase di stipula del contratto, nel momento in cui avviene il decesso dell'assicurato. Nella polizza caso morte il beneficiario non coincide con l'assicurato o il contraente.

Al momento della stipula, la compagnia richiede specifici esami medici in capo al soggetto assicurato, per evitare il rischio di dover coprire un evento morte altamente probabile.

La polizza caso morte è disponibile secondo due formule, ossia a vita intera o temporanea caso morte (tcm). La prima è una tipologia di contratto che non prevede una scadenza, perché i beneficiari otterranno la liquidazione dei premi, rivalutati al momento attuale, in qualsiasi momento avvenga la morte dell'assicurato. L' assicurazione temporanea caso morte è invece una tipologia di polizza vita in cui la compagnia assume l'impegno di corrispondere una rendita (o un capitale) ai beneficiari nel caso in cui l'assicurato muoia entro un certo lasso di tempo stabilito a priori. Alla fine di questo periodo, gli effetti della tcm cessano, con i beneficiari che non avranno più diritto alla liquidazione dell'ammontare.

Polizza mista

Questa copertura garantisce una rendita (o un capitale) se l'assicurato è in vita alla scadenza del contratto, oppure la liquidazione di una somma ai beneficiari in caso di decesso dello stesso assicurato durante il periodo dell'accordo. Dunque, si tratta di una formula più completa e costosa, perché include le coperture di entrambe le precedenti polizze. La spesa per il premio versato può variare in media tra le 80 e le 200 euro al mese, una cifra che dipende dall'età e dal lavoro svolto dall'assicurato.

Tra le polizze miste rientrano le Unit linked e le Index linked . Le prime prevedono cheil premio sia versato in un fondo di investimento: dalla quotazione di quest'ultimo dipenderà il valore del capitale che si riceverà al momento del riscatto della polizza (o alla morte dell'assicurato). Le Unit linked solitamente non prevedono la garanzia di un capitale minimo o particolari rendimenti.

Per quanto riguarda invece le Index linked, il capitale reso è legato all'andamento di un indice finanziario (solitamente un titolo azionario o un indice di borsa). La sottoscrizione della polizza index linked prevede il versamento di un premio solitamente saldato in un'unica rata: queste polizze possono prevedere un rendimento minimo garantito, che tutela chi stipula nel caso in cui alla scadenza del contratto l'indice faccia segnare un andamento negativo.

Il riscatto nell'assicurazione vita

Può accadere per svariati motivi che il cliente chieda alla compagnia la restituzione del denaro versato antecedentemente al termine naturale del contratto.

Per le polizze caso vita e le polizze miste non si può recedere prima dei tre anni dal primo premio versato: il riscatto della somma è possibile solo dopo i 36 mesi, ma al netto delle penali applicate dalla compagnia. La situazione è diversa nelle polizze caso morte, dove i beneficiari possono ottenere la liquidazione delle somme solo al decesso dell'assicurato.

Per richiedere il riscatto basta compilare uno specifico modulo reperibile presso le imprese assicurative (sul portale online o negli uffici predisposti). Insieme al modulo va allegata la polizza in originale e la copia di un documento d'identità: la compagnia deve rispondere alla richiesta di riscatto entro un periodo di tempo che non è mai superiore ai 10 giorni.

È bene ricordare che molte compagnie consentono di sospendere temporaneamente il versamento del premio, riprendendolo in secondo momento. Questa opzione è una valida alternativa a chi vorrebbe chiedere il riscatto per problemi economici: l'assicurazione vita stipulata non subisce effetti e garantisce lo stesso ammontare di capitale e interessi previsti inizialmente.

Ultimo aggiornamento settembre 2020