logo segugio.it
Chiama gratis 800 999 555

Protezione satellitare: cos’è e quali sono i vantaggi

Diversi sono i benefici garantiti dalle polizze che includono la scatola nera. Il dispositivo permette di ricostruire la dinamica di un eventuale incidente, consentendo alla compagnia di evitare le frodi assicurative e di garantire al cliente un risparmio sul premio.

A cura di: Enrico Campanelli
A cura di: Esperto di assicurazioni
Laureato in Economia e Commercio all'Università del Salento, si dedica alla scrittura di contenuti in ambito di assicurazioni per portali auto e blog di settore. Inizia a curare la sezione Assicurazioni di Segugio.it dal 2019.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 3 minuti
Aggiornato il 29/05/2025
persona al volante di un automobile
Tutti i vantaggi della protezione satellitare

La protezione satellitare è un servizio aggiuntivo offerto dalle polizze RC Auto che prevede l’installazione a bordo del mezzo di un dispositivo elettronico chiamato scatola nera – o black box. Quest’ultima consente di raccogliere una serie di dati utili sugli spostamenti del veicolo e sullo stile di guida del conducente.

I dati raccolti dalla scatola nera

Il dispositivo è composto da un radiotrasmettitore che opera sulla rete cellulare, da un localizzatore GPS (Global Positioning System, o sistema di posizionamento satellitare) e da un accelerometro. Tra le informazioni raccolte ci sono la velocità del veicolo, i giri del motore, i cambi di marcia effettuati, le accelerazioni, le frenate, i chilometri percorsi, la posizione e i relativi tempi di utilizzo (quando il mezzo è in movimento o fermo). Inoltre, può rilevare l’attivazione dei sistemi di sicurezza, come la frenata automatica di emergenza, e segnalare eventuali collisioni con altri oggetti o veicoli (registrando l’intensità del crash e il punto d’urto).

Confronta le RC auto online e risparmia Fai subito un preventivo

Protezione satellitare: i pro della scatola nera

Uno dei principali vantaggi è la possibilità di ricostruire con precisione la dinamica di un sinistro, facilitando così l’accertamento delle responsabilità. Grazie a queste informazioni, le compagnie possono arginare il fenomeno delle frodi assicurative e ridurre le contestazioni, offrendo in cambio sconti sul premio RC Auto.

Inoltre, la scatola nera consente di:

  • localizzare in tempo reale il veicolo in caso di furto, aumentando le probabilità di ritrovamento;
  • usufruire di una connessione permanente con una centrale operativa, che permette di attivare interventi tempestivi, come l’invio dei soccorsi.

Scatola nera: dove si monta e quanto costa

La black box ha dimensioni pari a un cellulare: per le auto, può essere installata sulla batteria o in posizione nascosta nella parte inferiore del cruscotto.

Per quanto riguarda il costo della scatola nera, le compagnie la offrono in comodato d’uso gratuito. L’installazione deve effettuarsi presso un’officina convenzionata con la stessa assicurazione ed è completamente a carico di quest’ultima: il montaggio deve avvenire entro un certo termine dalla data di sottoscrizione della polizza, quantificato di norma in 10-15 giorni. Anche per la disinstallazione non sono previsti costi, con il contraente della polizza che dovrà solo recarsi presso la stessa officina dove ha effettuato l’installazione.

Scatola nera: ci sono svantaggi?

L’uso del dispositivo presenta alcuni aspetti critici. Il più discusso è sicuramente legato alla privacy, poiché il dispositivo registra in modo continuo dati sulla posizione, sulla velocità e sul comportamento del conducente. Per alcuni automobilisti, questo monitoraggio costante può risultare invasivo: tuttavia, il Garante della Privacy stabilisce che i dati raccolti possono essere utilizzati solo in caso di sinistro.

Un'altra criticità riguarda il rischio di penalizzazione quando in caso di incidente si commette un’infrazione anche minima. Se, ad esempio, si verifica un incidente e la scatola nera rileva che in quel momento si stava superando di poco il limite di velocità, anche solo di 5-10 km/h, questo dato può essere considerato “negativo” dalla compagnia. Il superamento, seppur di poco, potrebbe incidere sull’attribuzione delle responsabilità o compromettere l’accesso a sconti futuri. In pratica, un comportamento non grave può diventare determinante in fase di valutazione, perché il dispositivo non interpreta il contesto, ma registra solo numeri.

Infine, una nota sull’affidabilità dei dati raccolti dalla scatola nera, che non è ancora totale. Infatti, il dispositivo potrebbe essere soggetto a malfunzionamenti che condizionano la ricostruzione dei sinistri e quindi l'esito delle richieste di risarcimento dei danni.

Confronta le RC auto online e risparmia Fai subito un preventivo

Scatola nera: diffusione in calo negli ultimi anni

In Italia la penetrazione del dispositivo è passata dal 20,0% della prima metà del 2018 al 18,1% dello stesso periodo nel 2024.

Il trend in discesa sarebbe causato dal minor risparmio ottenibile dai guidatori: secondo l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, nel corso del primo semestre del 2024 è stato di quasi 66 euro, inferiore ai 123 euro del primo semestre del 2018. L’andamento è simile nelle Regioni meridionali, dove i premi e i risparmi sono maggiori. In particolare, il risparmio medio al Sud è passato dai 338 euro del gennaio-giugno 2018 ai 197 euro dello stesso periodo del 2024.

Scatola nera obbligatoria? No, si tratta del sistema EDR

Una norma europea obbliga dal luglio del 2024 l’installazione della EDR, Event Data Recorder, su tutte le auto immatricolate negli Stati membri (Italia compresa). Si tratta di un dispositivo che ha caratteristiche simili alla scatola nera, ma che non può essere equiparato a quest’ultima. In particolare, l’EDR:

  • viene montata direttamente dalla Casa costruttrice e non after market da professionisti convenzionati con le imprese assicurative;
  • non salva i dati della normale guida (accelerazioni, frenate, velocità), ma registra solo il crash di entità superiore rispetto a una determinata soglia;
  • non ha un collegamento satellitare e dunque non memorizza la posizione del veicolo in alcuna circostanza.

La norma specifica che le informazioni registrate non servono per attribuire responsabilità in caso di sinistro, ma sono utilizzate dagli Stati “per effettuare analisi della sicurezza stradale e valutare l’efficacia delle specifiche misure adottate senza permettere di identificare il proprietario o il titolare di uno specifico veicolo”.

Confronta le offerte di RC auto Fai subito un preventivo

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 4,62 su 5 (basata su 50 voti)

Domande correlate