Patente moto, quanto costa rinnovarla nel 2024?
La patente è un documento fondamentale, perché consente al motociclista di poter circolare regolarmente su strada con la propria due ruote: la sua scadenza varia in base all’età del soggetto interessato. Vediamo i tempi, i costi e le procedure da seguire per poterla rinnovare.

La patente di guida è un'autorizzazione amministrativa che serve per condurre un veicolo a motore.
Per le moto, il Codice della Strada prevede quattro tipologie di patenti, ovvero:
- AM, conseguibile a partire dai 14 anni e valida per guidare un ciclomotore;
- A1, conseguibile dai 16 anni per guidare moto con cilindrata massima di 125 cc;
- A2, conseguibile dai 18 anni per guidare moto con potenza inferiore ai 35 kiloWatt (47 cavalli);
- A, conseguibile dai 24 anni (o dai 20 anni se si possiede la patente A2 almeno da due anni) per guidare moto di qualsiasi potenza.
Tutte le patenti moto sono valide per un certo periodo di tempo, che varia in base all’età del soggetto. In particolare, la validità è di:
- 10 anni per gli individui che hanno un'età inferiore ai 50 anni;
- 5 anni per i soggetti che hanno tra i 50 e i 70 anni;
- 3 anni per le età comprese tra i 70 e gli 80 anni;
- 2 anni per gli ultraottantenni.
Alla scadenza di questi periodi, il guidatore deve provvedere al rinnovo della patente: in particolare, deve sostenere una visita medica per l’accertamento dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida. Ricordiamo che la scadenza è indicata sul documento stesso e che la procedura per il rinnovo può essere eseguita da circa 4 mesi prima della scadenza.
Procedura e costi per il rinnovo
Per la visita medica il motociclista può rivolgersi a una ASL (Azienda Sanitaria Locale), a una Scuola Guida o ad una agenzia di pratiche auto.
Di norma i documenti da presentare sono:
- la patente in scadenza;
- un documento d’identità valido;
- una fotografia formato tessera.
In particolare, prenotando presso una ASL è necessario corrispondere un importo di circa 50 euro, oltre alla spesa fissa di 16 euro per una marca da bollo e di 10,20 euro, entrambe da versare tramite PagoPa. Ricordiamo che alla fine della visita viene rilasciato un documento sostitutivo con cui poter guidare la moto, mentre la patente con la nuova scadenza sarà recapitata al proprio domicilio direttamente dal Ministero.
Per i motociclisti che invece si rivolgono a un’agenzia di pratiche auto o ad una Scuola Guida la procedura è più veloce: sono le stesse strutture che si occupano dei versamenti e della visita medica, con quest’ultima che non necessita di prenotazioni. In questo caso la spesa media può arrivare fino ai 120-150 euro. In questo caso, la patente rinnovata viene rilasciata direttamente dalla Scuola Guida o dall’agenzia pratiche auto.
Patente moto: le sanzioni per chi non rinnova
Il patentato rischia una sanzione amministrativa di importo compreso tra i 160 e i 644 euro, nonché subire il ritiro della patente scaduta. Inoltre, la sanzione delle forze dell’ordine non è l’unico problema in caso di mancato rinnovo: qualora si fosse responsabili di un sinistro, la compagnia assicurativa con la quale è stipulata la polizza RC Moto potrebbe applicare il diritto di rivalsa, ossia richiedere all’assicurato la cifra risarcita per i danni liquidati.
Moto: è fondamentale anche essere assicurati
Per risparmiare sul premio basta affidarsi al portale Segugio.it, che propone le assicurazioni moto più convenienti sul mercato assicurativo.
Ad esempio, ipotizziamo la richiesta di un motociclista 56enne (commerciante, coniugato, tredicesima classe di merito, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 3.000 chilometri), residente ad Alessandria, che vuole assicurare uno scooter Sym Joymax 300 immatricolato nel 2013.
La tariffa più conveniente arriva dal preventivo 24hassistance, che propone un premio di 144,61 euro (prezzo aggiornato al mese giugno 2024). La polizza prevede la formula di guida libera, che consente la guida della moto a tutti i conducenti, senza limiti di età. Una caratteristica della compagnia è che per il primo sinistro causato dal conducente in stato di leggera ebrezza (fino allo 0.8% di tasso alcolemico) rinuncia al proprio diritto di rivalsa nei confronti dell'assicurato/contraente.
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