Multe stradali 2023: crescono i costi di notifica
Si tratta del terzo aumento delle spese di notifica negli ultimi tredici mesi: secondo le rilevazioni dell’ASAPS, Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale, l’incremento complessivo da giugno 2022 è del 16,3%, una percentuale che supera la soglia dell’inflazione.

Novità per tutti i guidatori che vengono sanzionati per aver violato il Codice della Strada. Dallo scorso 24 luglio 2023 sono aumentate le spese di notifica delle multe: il rialzo è da attribuire a Poste Italiane che nel rispetto delle prescrizioni disposte dall’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) con la Delibera 160/23/CONS, ha modificato le condizioni dei servizi di corrispondenza e pacchi.
Nello specifico, l’importo complessivo dovuto per invii accettati presso gli Uffici Postali fino a 20 grammi è passato da 10,85 euro a 11,45 euro, mentre per gli invii presso i centri business, utilizzati dagli organi della Polizia Stradale, la tariffa è ora di 11,05 euro contro i precedenti 10,45 euro.
Il nuovo tariffario consente a Poste Italiane di recuperare l'inflazione registrata nel secondo semestre del 2022 e nel primo semestre 2023.
Aumenti delle spese di notifica: il commento dell’ASAPS
L’Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale (ASAPS) sottolinea che si tratta del terzo aumento in 13 mesi – il primo a giugno 2022, il secondo a marzo di quest’anno: l’incremento totale è del 16,3%.
“È assurdo”, spiega il presidente dell’Associazione, Giordano Biserni, “che per alcune sanzioni le spese postali e procedurali si avvicinino addirittura all’importo della multa stessa. A gennaio ci siamo battuti e siamo riusciti a fermare l’incremento del 15%. Questa volta l’aumento è arrivato in sordina”.
Ricordiamo che le spese di notifica si azzerano quando il verbale viene recapitato dal trasgressore via PEC (Posta Elettronica Certificata). Il verbale si considera notificato nel momento in cui arriva sulla mail dell’utente – è trascurabile che quest’ultimo possa non leggere la posta elettronica.
Multe: le infrazioni più comuni in Italia
Tra quelle maggiormente messe in atto dai guidatori troviamo l’eccesso di velocità, specialmente in autostrada o su strade extraurbane. Un'altra violazione molto diffusa è il divieto di sosta, soprattutto nelle città dove il traffico è più intenso, che a volte prevede anche la rimozione del veicolo. Molti anche i verbali che puniscono chi guida utilizzando il cellulare o chi circola con un veicolo senza assicurazione: in quest’ultimo caso si rischia una sanzione amministrativa particolarmente pesante, compresa tra i 866 ai 3.464 euro – oltre al sequestro del veicolo.
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La tariffa più conveniente, aggiornata al mese di agosto 2023, arriva dal preventivo Quixa, che fa pagare 215,00 euro per l'anno di polizza. L'assicurazione auto di Quixa copre anche la responsabilità del guidatore per i danni causati a terzi dal traino di eventuali rimorchi e dalla circolazione in aree private non aperte al pubblico. Una nota per quanto riguarda la rivalsa: la compagnia rinuncia a esercitarla nel caso di guida del conducente con patente scaduta, a condizione però che la licenza venga rinnovata entro 90 giorni dalla data del sinistro.