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L'auto è il mezzo di trasporto preferito dagli italiani

L'automobile resta centrale nella mobilità degli italiani. Il 72 per cento non potrebbe mai rinunciare all'auto di proprietà o in uso esclusivo. La predilezione per le vetture è legata anche alle carenze qualitative e quantitative del trasporto pubblico.

Pubblicato il 26/10/2022
coppia felice si scatta selfie con auto come sfondo
L'auto in cima ai mezzi di trasporto più usati

È l’automobile il mezzo di trasporto preferito dagli italiani. Le quattro ruote prevalgono anche su scooter, bici e monopattini elettrici. È quanto emerge dalla seconda edizione dell’Osservatorio sugli stili di mobilità degli italiani, promosso da Legambiente in collaborazione con Ipsos e, da quest’anno, con la partnership di Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri).

L’auto privata è il mezzo più usato per gli spostamenti quotidiani: per l’81% del campione esaminato è anche il più comodo tra gli altri mezzi di trasporto. Il 72% non vi rinuncerebbe mai. Insomma, la macchina continua ad avere un ruolo centrale nella mobilità degli italiani.

Lo studio effettuato su tutto il territorio nazionale ha rivelato, infatti, che il 93% degli intervistati ha utilizzato la propria vettura nell’ultima settimana. Il dato poi subisce naturalmente variazioni a seconda delle varie zone: si va dal 90% a Torino all’88% a Napoli sino ad arrivare all’84% a Firenze e all’83% a Milano. In particolare, la macchina viene usata soprattutto quando ci sono difficoltà nel raggiungere un luogo con mezzi di trasporto pubblico o se c’è la necessità di accompagnare bambini, anziani o disabili.

Dall’Osservatorio è anche emerso che, rispetto a 4, 5 anni fa, il 28% del campione esaminato oggi utilizza la macchina più spesso; il 50% come prima, mentre il 18% con una minore frequenza. C’è anche da dire che rispetto al passato il prezzo dell’RC auto è sceso ancora. Oggi il costo medio di una polizza è pari a 353 euro; ben 135 euro in meno rispetto al 2014. Dai dati Ivass risulta, inoltre, che un assicurato di un’impresa diretta paga in media 317 euro, contro i 359 euro di un assicurato presso imprese tradizionali. Un altro dato importante è relativo al differenziale dei premi tra le province di Napoli e Aosta. Anche in questo caso, nel corso del secondo trimestre del 2022, si rileva una riduzione dell’11,4% su base annua. Il differenziale si è ridotto del 47,9% rispetto a 8 anni fa.

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Sì alla transizione elettrica

L’Osservatorio sugli stili di mobilità degli italiani ha confermato che sono tanti gli italiani favorevoli al passaggio all’elettrico: il 67% spinge perché ci sia un’elettrificazione dei trasporti. Inoltre, l’82% degli intervistati si dice pronto a comprare o comunque noleggiare un’auto elettrica. Il 64% si dice favorevole all’acquisto di un’auto ibrida; il 59% opterebbe più per una plug-in e il 53% per un’auto elettrica pura.

Non manca però qualche dubbio, soprattutto in merito ai prezzi di tali veicoli. Per il 36% degli intervistati il costo di un’auto elettrica non dovrebbe superare quello di un modello tradizionale. Al di là della questione economica c’è poi il problema relativo alla ricarica: gli intervistati reclamano più colonnine nelle stazioni di servizio, nei parcheggi dei centri commerciali, sulle autostrade e nei garage. Ma la percentuale più alta degli automobilisti fa pressing affinché le colonnine di ricarica possano essere installate nei condomini o vicino casa.

Giù i veicoli commerciali

C’è un altro dato rilevante che emerge dalle stime del Centro Studi e Statistiche dell’Unrae e riguarda i veicoli commerciali. Questi mezzi risultano in calo da otto mesi. E solo nel mese di settembre la perdita è a doppia cifra: -13,6%. Il mese scorso sono state immatricolate, infatti, 12.450 unità fino a 3,5 t di peso totale a terra contro le 14.405 di settembre 2021. Da gennaio a settembre le immatricolazioni totali sono 120.470: ben 17.100 veicoli commerciali in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. A crollare sono furgoni, cassoni e autocaravan. La flessione riguarda, dunque, tutte le carrozzerie più importanti. A non decollare sono anche i mezzi elettrici nonostante gli incentivi.

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A cura di: Tiziana Casciaro

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