Guida in stato di ebbrezza: cosa cambia con il decreto sull’alcolock
Il decreto rende obbligatoria l’installazione del dispositivo per i conducenti sorpresi con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. L’alcolock impedisce l’avvio del veicolo se rileva la presenza di alcol nell’organismo, contribuendo a ridurre incidenti e a migliorare la sicurezza stradale.

Novità importante per tutti i guidatori italiani. Il 2 luglio 2025, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato il decreto attuativo che rende operativo l’obbligo di installazione dell’alcolock come aggravante per la guida in stato di ebbrezza, una delle principali novità introdotte dalla riforma del Codice della Strada – in vigore dal 14 dicembre 2024.
Questo dispositivo elettronico rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro chi non rispetta i limiti di alcol imposti dalla legge, mettendo a rischio la sicurezza propria e degli altri utenti della strada.
Cos’è il dispositivo alcolock?
L’alcolock, noto anche come Ignition Interlock Device (IID), è un dispositivo che funziona come un etilometro. Prima di mettersi alla guida, il conducente deve soffiare in un apposito boccaglio: se il dispositivo rileva un tasso alcolemico superiore a zero, il motore del veicolo non si avvia. In questo modo, si elimina la possibilità di guidare dopo aver consumato anche piccole quantità di alcol.
Riforma del Codice della Strada: a chi si applica l’obbligo dell’alcolock?
L’obbligo di installare l’alcolock riguarda i conducenti sanzionati per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l (grammi per litro di sangue). In particolare, la riforma prevede due diverse durate dell’obbligo a seconda della gravità della violazione:
- due anni dopo il periodo di sospensione della patente per chi ha un tasso tra 0,8 e 1,5 g/l;
- tre anni per chi supera il tasso di 1,5 g/l.
Durante questo periodo, il conducente potrà guidare solo veicoli dotati di questo dispositivo, pena un’ulteriore sanzione compresa tra 158 e 638 euro.
Decreto alcolock: modalità di installazione e controlli
Il decreto definisce con precisione le caratteristiche tecniche del dispositivo e le modalità di installazione su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto sia di persone che di merci. Solo officine autorizzate potranno montare l’alcolock, applicando un sigillo speciale per prevenire manomissioni.
Ogni dispositivo dovrà essere corredato da un certificato di taratura valido, da esibire in caso di controlli su strada. Inoltre, i produttori sono tenuti a fornire manuali dettagliati per l’installazione, l’uso e la manutenzione del dispositivo.
L’elenco degli installatori accreditati sarà disponibile sul Portale dell’Automobilista, facilitando così l’accesso al servizio per gli utenti. Ricordiamo che l’alcolock dovrebbe costare intorno ai 2 mila euro, montaggio sul veicolo incluso.
Guida in stato di ebbrezza: attenzione anche alla rivalsa in caso di sinistro
Guidare con un tasso alcolemico non consentito dal Codice della Strada non comporta solo sanzioni ed eventualmente l’obbligo di installare l’alcolock, ma espone anche al rischio della rivalsa assicurativa.
Infatti, se un conducente provoca un incidente risultando positivo all’alcoltest, la compagnia può risarcire i danni causati ma in seguito richiedere il rimborso di quanto pagato al guidatore/assicurato responsabile. La rivalsa si applica non solo per guida in stato di ebbrezza, ma anche per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicofarmaci che alterano la lucidità.
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