Euro 7, l'allarme di Acea: ogni auto costerà 2.000 euro in più
L'Acea rivede le stime della Commissione Europea in merito alla proposta Euro 7 sulle emissioni inquinanti. Le cifre sono da 4 a 10 volte superiori alla valutazione d'impatto della CE: 2.000 euro circa per auto e furgoni con motore a combustione interna e 12.000 euro per camion e autobus a diesel.

Il nuovo standard Euro 7 non convince e rischia di risultare difficile da sostenere per gli automobilisti. Lo rivela uno studio di Frontier Ecomics richiesto da Acea, l’Associazione europea dei costruttori di auto, secondo cui i costruttori dovranno far fronte a costi di produzione più alti di circa 2.000 euro per auto e furgoni con motore a combustione interna benzina; di 2.600 euro per le diesel e di quasi 12.000 euro per camion e autobus diesel.
Attualmente in Unione Europea gli standard di emissione per i nuovi veicoli stabiliscono limiti per l'emissione di inquinanti di scarichi gassosi e di particelle, che sono determinati in "Euro 6" per autovetture/furgoni e in "Euro VI" per veicoli pesanti. Nel novembre 2022, la Commissione europea ha pubblicato una proposta per un nuovo standard - "Euro 7" - che stabilisce limiti di emissione più severi rispetto a Euro 6/VI e affronta anche le emissioni di particelle diverse dallo scarico, come quelli provenienti dall'usura dei freni e dall'abrasione degli pneumatici. Euro 7 dovrebbe essere introdotto entro luglio 2025 per auto/furgoni ed entro luglio 2027 per veicoli pesanti.
Gli standard Euro 7 prevedono costi aggiuntivi
Attenersi al nuovo regolamento Euro 7 richiederà ai costruttori l’installazione di hardware aggiuntivi e l’investimento nello sviluppo e nell'introduzione di nuove tecnologie. Cambiamenti che, secondo lo studio di Frontier, influiranno in particolare sui costi di produzione dei nuovi veicoli conformi a Euro 7.
Insieme alla proposta Euro 7, la Commissione Europea ha pubblicato anche una valutazione d'impatto sulle implicazioni di Euro 7: secondo la stima i costi aggiuntivi per i veicoli saranno compresi tra 180 e 450 € per autovetture/furgoni e 2.800 € per autobus/camion. Numeri che non corrispondono affatto a quelli diffusi da Acea che lancia un allarme: i costi saranno in realtà da 4 a 10 volte superiori alle ottimistiche stime della Commissione europea nella sua valutazione d'impatto dell'Euro 7.
La European Automobile Manufacturers Association (ACEA) ha chiesto infatti a Frontier di fornire una valutazione indipendente sulla base delle stime di esperti del settore e di confrontarli con le stime dei costi riportate dalla Commissione Europea. Dall’indagine è emerso che per ogni auto o furgone i costi di attrezzature e investimenti saranno di 2.000 euro. Si arriva a 12.000 € per autobus/camion diesel.
Nella ricerca gli esperti sottolineano non solo un aumento dei costi diretti, ma anche del consumo di carburante per raggiungere i requisiti Euro 7 proposti. È il caso ad esempio del carburante aggiuntivo per riscaldare il catalizzatore dall'avviamento a freddo. Il nuovo standard prevede costi indiretti aggiuntivi sostanziali per i consumatori e le aziende logistiche. Dall’indagine risultano, secondo un primo calcolo, 17.500 € in più sul chilometraggio di un camion, mentre circa 700 € per autovettura. Costi indiretti che ad oggi, secondo Frontieri, sono stati ignorati nella valutazione d'impatto della Commissione Europea.
Ma ci sono anche altri costi da considerare quando si fanno i conti con lo standard Euro 7. Spese che non sono incluse nella valutazione d'impatto e che Frontier elenca nel suo studio:
- Emissioni degli pneumatici: la normativa Euro 7 include per la prima volta le emissioni di abrasione degli pneumatici.
- Scelta del consumatore limitata: i consumatori di auto potrebbero trovarsi di fronte a prezzi sostanzialmente più elevati rispetto a quelli odierni a causa di aumenti sproporzionati dei costi o addirittura dell'interruzione della produzione di alcuni modelli in questo segmento di veicoli sotto Euro 7.
- Costi più elevati per i veicoli elettrici a batteria: gli esperti del settore hanno riportato costi di produzione più elevati dell'ordine di circa 178 €/veicolo per auto/furgoni e 750 €/veicolo per autobus/camion a causa dei limiti di emissione diversi dai gas di scarico e dei requisiti di durata della batteria.
Le case automobilistiche europee non si mostrano, infatti, favorevoli all'Euro 7, ritenendo le norme troppo costose. Dall’altro lato c’è la Commissione europea, secondo cui tali regolamenti sono invece indispensabili per ridurre le emissioni nocive.