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Pneumatici Uptis: il futuro delle gomme è senza aria

Gli pneumatici airless, o senza aria, consentono di dire addio a tutti i tipi di forature. Sono progettati da Michelin e hanno recentemente affrontato, con successo, un test di utilizzo alla velocità di 210 chilometri orari: potrebbero arrivare sul mercato a partire dal 2025.

Pubblicato il 24/05/2023
pneumatici di una automobile
Pneumatici airless

La tecnologia legata agli pneumatici ha fatto passi avanti notevoli negli ultimi anni.

L’ultima novità riguarda una nuova generazione di gomme senza aria chiamate Uptis, Unique punctureproof tire system, progettate da Michelin. Si tratta di una copertura all’avanguardia sia in tema di architettura che di materiali utilizzati: abbina al battistrada tradizionale la composizione airless (senza aria), una struttura interna formata da lamelle di gomma flessibile rinforzata con disposizione a raggiera.

Questa struttura rende lo pneumatico immune a tutti i tipi di foratura. Inoltre, Uptis richiede una manutenzione minima e può anche scorrere, senza scoppiare, su superfici irregolari e poco praticabili.

Testati anche ad alta velocità

I nuovi pneumatici, annunciati dalla Michelin nel 2019, sono ancora in fase di sperimentazione. Recentemente le Uptis sono state testate su una vettura della Polizia ad alta velocità: il costruttore non ha svelato il modello di auto su cui è stato effettuato il test, ma ha reso noto che gli pneumatici airless sono stati in grado di raggiungere in totale sicurezza una velocità di 210 chilometri orari.

La produzione delle Uptis potrebbe iniziare dal 2025, portando benefici sia per gli automobilisti, che risparmieranno sul cambio pneumatici, sia per l'ambiente, visto che in fase di produzione ci sarà una riduzione delle materie prime rispetto alla realizzazione di uno pneumatico tradizionale.

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A proposito di pneumatici: l’importanza della manutenzione

Ricordiamo che gli pneumatici sono l'unico anello di contatto fra l'auto e il manto stradale. Dalla loro condizione e manutenzione dipende il fattore sicurezza di una vettura.

Fondamentale è tenere sempre sotto controllo la pressione del gonfiaggio, che cambia in base al tipo vettura. L’esatta pressione è riportata sul libretto di uso e manutenzione del veicolo, sul bordo della portiera del guidatore oppure sullo sportellino del carburante. È necessario effettuare il controllo almeno una volta al mese: se la pressione è eccessiva, provoca un'usura anomala della parte centrale del battistrada, mentre se è insufficiente produce un consumo irregolare della parte esterna.

Estate 2023: si torna agli pneumatici estivi

È terminato lo scorso 15 maggio l’obbligo per gli automobilisti di circolare con pneumatici invernali, con la nuova indicazione di rimontare le coperture estive. Il passaggio da una copertura all’altra non è imposto a tutti i guidatori, ma dipende dal tipo di gomme invernali, che potranno restare sul mezzo solo se il codice di velocità (indicato sul lato della gomma) non è inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione.

Chi è soggetto al cambio ma non lo effettua, rischia una sanzione amministrativa da parte delle forze dell’ordine che varia dai 422 ai 1.695 euro, nonché il ritiro del libretto di circolazione. In più, un eventuale sinistro con pneumatici non regolari può portare la compagnia assicurativa ad applicare l’azione di rivalsa, ossia a chiedere all’assicurato la restituzione delle somme liquidate ai terzi a titolo di risarcimento.

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Pneumatici estivi: quali vantaggi

A prescindere dalla normativa, è consigliabile in questo periodo e per i prossimi mesi di caldo montare gomme estive, più sicure delle invernali grazie alla mescola più dura che evita il deterioramento a contatto con l’asfalto durante le alte temperature. Con il caldo, gli pneumatici estivi lavorano in condizioni ottimali, offrendo migliori prestazioni sia in termini di frenata che di aderenza.

A cura di: Enrico Campanelli

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