Come scegliere un’assicurazione vita?
Le compagnie assicurative propongono numerose polizze vita per andare incontro alle esigenze degli assicurati che intendono tutelare i propri familiari e proteggerli da eventuali difficoltà economiche in caso di eventi gravi, come il decesso o anche l'invalidità.
Le assicurazioni sulla vita rispondono a svariate esigenze, come garantire a se stessi e a chi si ama una sicurezza economica per il futuro: per i giovani possono rappresentare un mezzo per tutelarsi in caso di mancati guadagni e per chi è più anziano un modo per donare la giusta serenità ai propri cari in caso di decesso o di invalidità totale o permanente.
Il costo di un’assicurazione vita varia a seconda del prodotto scelto e delle garanzie offerte dalle compagnie assicurative. Le più frequenti sono: decesso, malattia, invalidità totale e permanente da infortunio. Ci sono poi polizze che presentano un prezzo costante per tutta la durata del contratto, altre con un costo variabile al rinnovo. Anche il frazionamento può cambiare in base alla compagnia scelta: mensile, semestrale o annuale. Differente anche il capitale assicurabile; vi sono compagnie che arrivano fino a 2 milioni di euro e che assicurano l’anticipo di capitale in caso di diagnosi di malattie gravi.
A partire da dicembre 2021 il termine di prescrizione dei diritti derivanti dai contratti di assicurazione vita si è allungato: si è passati da due a dieci anni. Superato questo arco di tempo, si parla di polizze vita dormienti, ossia polizze che non sono state riscosse dai beneficiari. In tanti casi sono polizze per il caso di morte dell’assicurato, di cui i beneficiari non ne sono a conoscenza, o anche polizze di risparmio scadute che non sono state riscosse.
La scelta della polizza giusta
Non è semplice capire quale sia la giusta assicurazione sulla vita. La decisione va presa in base alla propria situazione personale e familiare. Chi vive solo sicuramente ha esigenze diverse da chi ha una famiglia. Gli elementi da considerare, dunque, prima di scegliere la polizza vita più rispondente ai propri bisogno sono tanti: età, condizione economica, costo mensile del premio, tipologia di polizza e garanzie offerte.
La scelta va fatta tra polizze caso morte, polizze caso vita e polizze miste. Le prime garantiscono un capitale al beneficiario, indicato nel contratto, nel caso in cui muoia l’assicurato. Questo tipo di assicurazione viene sottoscritta da chi vuole garantire una somma di denaro o una rendita in caso di sua morte. Differenti le polizze caso vita che pagano, invece, all’assicurato un capitale nel caso in cui risulti ancora in vita alla scadenza del contratto. Questa soluzione è più adatta ai giovani che possono così contare su una rendita futura. Le polizze miste, infine, assicurano il pagamento di una rendita se l’assicurato è in vita alla scadenza del contratto o in caso di decesso dello stesso durante il periodo del contratto. Queste polizze coprono sia la vita che la morte e presentano un prezzo sicuramente più elevato rispetto alle altre due tipologie. Nel momento in cui si decide di sottoscrivere un’assicurazione sulla vita è bene tener conto anche della presenza di eventuali penali in caso si decida per la disdetta.
Come pagare il premio della polizza vita?
Il premio di una polizza vita si può pagare tramite bonifico, sistemi di pagamento elettronico, assegni bancari, postali o circolari con clausola di non trasferibilità. Questi ultimi vanno intestati o girati all’impresa di assicurazione o anche all’intermediario. Non è possibile pagare in contanti.
Come esercitare il diritto di recesso
Chi stipula un’assicurazione sulla vita, può esercitare il diritto di recesso. A comunicarlo è l’Ivass – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – che fa sapere che il contraente può recedere dal contratto entro 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto la comunicazione che il contratto è stato concluso. Per procedere, bisogna attenersi alle condizioni contrattuali.
Una volta ricevuta nei tempi previsti la comunicazione di recesso, la compagnia assicurativa deve rimborsare il premio corrisposto al momento della firma del contratto, tenendo conto del periodo per il quale il contratto ha avuto effetto.
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