Assicurazioni: in Italia è ancora scarsa la cultura
Da una ricerca commissionata dall’IVASS emerge che appena il 63 pct degli italiani conosce il significato di premio assicurativo e il 59,9 pct cosa s’intenda con franchigia. Sono dati che confermano la necessità di diffondere maggiormente la cultura assicurativa nel Paese.

Il livello di alfabetizzazione assicurativa degli italiani resta basso. Il profilo che emerge sulla base dei contratti di protezione maggiormente acquistati mostra che, fatta eccezione per la copertura RC Auto, le polizze non obbligatorie sono sottoscritte da una parte esigua dei cittadini.
È quanto emerge da un’indagine commissionata dall’IVASS alla DOXA, secondo cui – in ordine di diffusione – troviamo le assicurazioni sulla casa (il 32% ne ha una), di RC familiare (20%), sugli infortuni (20%), sul caso di morte (17,8%) e subito dietro (appena sotto il 17%) la polizza vita per risparmio o per previdenza complementare.
Il Nord è il più ‘assicurato’ del Paese
Molto più distanti nella classifica sono le coperture relative alle calamità naturali (13%), alla protezione del credito, alle malattie (10,6%), ai rischi professionali e agli animali domestici e solo il 6% si assicura per garantirsi un sostegno economico in caso di perdita dell’autosufficienza.
Non è una foto che sorprende, ma che abbraccia il Paese in modo differente. Rispetto al Nord, la percentuale degli italiani che non hanno polizze ad eccezione di quelle obbligatorie è quasi il doppio al Centro e il triplo nel Sud e Isole. Una contrazione che sembra colpire soprattutto polizze casa, calamità naturali e RC Famiglia.
Dall’indagine, ha affermato Stefano De Polis, segretario generale IVASS, emerge una correlazione molto significativa tra profilo assicurativo (e cultura assicurativa) e titolo di studio. Ovvero, chi è in possesso di un grado di istruzione più elevato conosce meglio i concetti di base e mostra livelli più alti di avversione al rischio.
Partendo dai fondamentali, per esempio, solo il 63,3% ritiene di sapere cosa s’intende per ‘premio assicurativo’, il 59,9% capisce il significato di ‘franchigia’ e il 56,5% di ‘massimale’. Dati che confermano che la cultura assicurativa in Italia è ritenuta inadeguata da oltre il 70% degli intervistati.
Sono le istituzioni che devono colmare il gap
È opinione diffusa che questo gap conoscitivo, secondo la maggioranza degli italiani (60%), andrebbe colmato innanzitutto ad opera delle istituzioni pubbliche (IVASS, Consob, Banca d’Italia, Ministero dello Sviluppo Economico) e delle compagnie assicurative, banche e intermediari assicurativi (45,5%).
Tra le cause che invece spingono i cittadini a non sottoscrivere assicurazioni emerge (67,5%) il costo della polizza. Emergono difficoltà nel comprendere che all’aumentare del rischio assicurato corrisponde in genere un aumento del premio. Solo il 28%, nel valutare una polizza, tiene conto delle esclusioni.
I motivi che impediscono la diffusione delle polizze
A sottolineare la scarsa conoscenza dell’argomento nel nostro Paese contribuiscono altri interessanti dati. Solo il 61,8% degli intervistati, per esempio, ha presente che una polizza senza franchigie è più costosa di una che ne abbia, in quanto il sottoscrittore tramite la franchigia accetta di tenere a proprio carico una parte del rischio ritenuta sostenibile.
Inoltre, la scarsa comprensibilità della polizza, la sfiducia nei confronti di compagnie ed esperienze negative pregresse sono le altre cause che, secondo l’indagine, frenano la sottoscrizione di polizze.
Ancora tanti spazi per il mercato assicurativo digitale
Dalla ricerca emerge che c’è un margine di crescita esponenziale per il mercato assicurativo online, benché la pandemia abbia già accentuato molto il ricorso al digitale degli italiani. Oggi, infatti, coloro che ricorrono alla sottoscrizione di polizze sul web sono il 16,9% e, per ora, solo il 5,9% acquista polizze esclusivamente su internet.
Nel panorama delle assicurazioni che si trovano online si ritaglia comunque un ruolo di primo piano Segugio.it, piattaforma leader in Italia del settore, che permette di fare un preventivo personalizzato (per le assicurazioni di auto, moto, camion, viaggi, casa, vita) e - alla fine di un agile percorso di comparazione delle offerte di più gruppi assicurativi -, di scegliere la polizza più conveniente.