Seggiolini antiabbandono: cosa dice la legge e quali sono le sanzioni
L'obbligo dei dispositivi antiabbandono in auto è scattato nell'autunno del 2019. All'epoca il Governo introdusse anche un bonus di 30 euro per spingere le famiglie ad installare questo congegno. Le adesioni, purtroppo, non sono state quelle che si prevedevano.

Il fenomeno della FBS – Forgotten Baby Syndrome – è in crescita in Italia e non solo, come testimoniano anche gli ultimi tragici fatti di cronaca, tanto che nell’autunno del 2019 in Italia è diventata obbligatoria l'installazione a bordo dei veicoli di un dispositivo di allarme per prevenire l’abbandono in auto di bambini di età inferiore ai quattro anni.
I dispositivi sono ormai in commercio da tempo e reperibili sia nei negozi specializzati in articoli per l’infanzia che online. L’allarme entra in funzione quando il conducente si allontana dalla macchina e può essere sia integrato nel seggiolino che indipendente dal sistema di ritenuta del bambino.
I fondi erogati
Il Governo per agevolare l’acquisto aveva anche previsto nella Manovra 2019 un contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo di allarme acquistato. Gli ultimi dati risalgono al 31 dicembre 2020 e sono quelli diffusi dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture: 369.436 bambini registrati sulla piattaforma per un plafond impegnato di euro 11.083.080; 276.241 buoni emessi per un importo di euro 8.287.230,00; 84.138 rimborsi richiesti per un importo di euro 2.524.140 e 9057 richieste non completate.
Le aspettative, dunque, non sono state quelle sperate nonostante gli episodi frequenti sia in Italia che nel mondo. Gli esercenti registrati sulla piattaforma per l’erogazione del bonus sono stati all’epoca 3.176 con 7.322 punti vendita. Al momento non sono previste, invece, agevolazioni per chi acquista questi dispositivi.
Dispositivo antiabbandono: su quali veicoli è obbligatorio?
Il dispositivo antiabbandono è obbligatorio quando si trasporta un bambino di età inferiore ai 4 anni e può essere installato sia sulle auto che su autocarri e camion. La norma si applica sia ai veicoli con targa italiana condotti da residenti in Italia o da residenti all’estero che a quelli con targa estera guidati da residenti in Italia. Chi è residente all’estero e guida in Italia un veicolo con targa estera non ha l’obbligo di installare il dispositivo.
I dispositivi devono attivarsi automaticamente a ogni utilizzo senza bisogno che il conducente debba fare qualche azione. In caso di abbandono, devono attivarsi con segnali visivi e acustici o visivi e di vibrazione e i segnali devono essere percepibili o all’interno o all’esterno del veicolo. Inoltre, è possibile collegare seggiolini e dispositivi anti-abbandono allo smartphone del genitore con una app o tramite Bluetooth per inviare notifiche.
Le multe
L'assenza di questi congegni salva bebè in un veicolo in cui è presente un minore di età inferiore ai 4 anni comporta un reato amministrativo. Chi non rispetta la norma, infatti, va incontro al pagamento di una sanzione che va da 83 euro a 326 euro. Se si paga entro 5 giorni l’importo di 83 euro scende a 58,10 euro. Vengono decurtati anche cinque punti dalla patente del conducente se è l’unico ad essere presente in auto oltre al bimbo. Prevista anche la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi, in caso di recidiva.
I consigli pratici
L'ASAPS - Associazione Amici della Polizia Stradale - con un vademecum prova a dare consigli utili a tutti noi. Quando vediamo un bimbo da solo in macchina e nessun adulto nelle vicinanze dobbiamo subito chiamare le forze dell'ordine. Per scongiurare dimenticanze può essere utile appoggiare gli oggetti personali del bambino sul sedile del passeggero anteriore in modo che siano visibili al conducente. È consigliabile anche tenere sempre le portiere e il bagagliaio posteriore chiusi e le chiavi della macchina lontane dai bambini che potrebbero nascondersi all'interno, inconsapevoli del pericolo.