Cambio gomme 2025: da metà aprile tocca agli pneumatici estivi
Il cambio pneumatici da invernali ad estivi scatta il 15 di aprile, ma non è obbligatorio: le invernali possono restare sul veicolo se l’indice di velocità, riportato sul lato della gomma, non è inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione.

Sono tanti gli automobilisti che anche questa primavera devono fare una sosta dal gommista: chi monta pneumatici invernali dovrà, infatti, sostituirli con pneumatici estivi.
Il passaggio, da effettuare tra il 15 aprile e il 15 maggio, non è imposto a tutti i guidatori, ma dipende dal tipo di copertone invernale. Questi ultimi potranno restare sul veicolo con la bella stagione se l’indice di velocità – un codice alfabetico che indica la velocità massima per cui la gomma è omologata – è uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione (o sul Documento Unico di Circolazione) del veicolo.
Pneumatici estivi: quali sono i vantaggi?
Il battistrada delle gomme estive è caratterizzato da pochi intagli e grossi canali longitudinali che servono ad evacuare l'acqua: si tratta di una copertura più rigida rispetto a quella invernale, che alle alte temperature consente maggiore aderenza e precisione di guida.
Dunque, con la stagione calda, gli pneumatici estivi offrono migliori prestazioni sia in termini di frenata e maneggevolezza che di riduzione dell’usura, della resistenza al rotolamento e del consumo di carburante.
Attenzione alle coperture estive che sono già state utilizzate negli anni precedenti: è sempre bene accertarsi che non siano usurate al momento del cambio. Il Codice della Strada prevede che la profondità degli intagli del battistrada sia di almeno 1,6 millimetri: se questo valore è inferiore, si rischia una sanzione di importo compreso tra 87 e 344 euro. La misurazione, in mancanza dell’apposito calibro per effettuarla, può essere eseguita con una semplice moneta da 1 euro: se il bordo dorato della moneta è visibile, è necessario sostituire lo pneumatico. Tuttavia, gli pneumatici di ultima generazione sono dotati di indicatori di usura chiamati TWI (Tread Wear Indicator), ossia dei piccoli rilievi collocati nelle scanalature del battistrada.
Ricordiamo anche che mettersi alla guida con pneumatici non conformi, lisci o danneggiati, espone i conducenti a un elevato rischio di incidente stradale, che si riflette negativamente anche sugli altri utenti della strada.
L’alternativa degli pneumatici quattro stagioni
È bene specificare che si è esenti dall’obbligo del cambio gomme anche quando la vettura monta un set di pneumatici all season (o quattro stagioni), che consentono di circolare a norma di legge tutto l'anno e di eliminare la spesa per l'acquisto del doppio treno di gomme nelle zone d’Italia in cui è necessario effettuare il cambio. Si tratta di copertoni che si adattano a tutte le condizioni climatiche: le prestazioni delle quattro stagioni rappresentano, però, un compromesso, perché sono gomme non progettate per eccellere in estate o in inverno.
Cambio gomme: cosa rischia chi non si mette in regola?
Chi è obbligato a fare il cambio ma non lo effettua, è soggetto a una sanzione amministrativa pesante: l’importo va dai 430 ai 1.731 euro, oltre alla sanzione accessoria che prevede il ritiro della carta di circolazione.
Inoltre, in caso di sinistro, l’assicurazione potrebbe rifiutare di corrispondere i danni ai terzi qualora venisse accertato che il veicolo non era conforme in fatto di pneumatici stagionali. A proposito di assicurazione, non si può non menzionare il vantaggio offerto da Segugio.it, il portale che permette agli utenti di individuare l'assicurazione auto (ma anche l'assicurazione moto e l'assicurazione autocarro) più conveniente tra le offerte delle varie compagnie online partner, grazie a un servizio di preventivazione intuitivo, veloce e completamente gratuito.
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