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Polizza tutela legale auto e moto

Sono sempre più frequenti i casi in cui a seguito di un sinistro stradale è necessario avviare un procedimento legale, utilizzato ad esempio per stabilire con certezza il responsabile dell'incidente.

La maggior parte degli automobilisti (o motociclisti) però, considerati i costi di un avvocato e l'esito incerto del contenzioso, rinuncia a far valere i propri diritti. In questi casi essere assicurati anche sul fronte dell'assistenza legale è più che mai necessario. Ecco perchè è bene introdurre nella propria assicurazione la polizza tutela legale, una garanzia accessoria (o facoltativa) che andrà a coprire tutte le spese legali relative a qualsiasi tipologia di controversia possa nascere.

In particolare, questa polizza consente non solo di essere assistiti da un avvocato gratuitamente a seguito di un sinistro, ma anche di non pagare i costi relativi a un eventuale processo o alla nomina di un perito assicurativo e i danni a favore della controparte in caso di sconfitta in giudizio.

La garanzia interviene sia nel caso in cui l'assicurato deve difendersi, che quando è lui stesso a promuovere una causa contro terzi.

A chi conviene stipulare l'assicurazione?

Inserire la tutela legale in aggiunta alla propria assicurazione di responsabilità civile è una soluzione che conviene a tutti gli assicurati, perché i costi per far valere i propri diritti o per difendersi durante un procedimento legale possono essere elevati. Con la polizza attiva, l'automobilista o il motociclista potrà quindi mettersi al riparo da qualsiasi tipo di inconveniente gli potrà capitare durante la guida.

È bene specificare che l'assicurato può scegliere liberamente il legale che dovrà tutelare i propri interessi. Tuttavia, la compagnia assicurativa può proporgli la consulenza di un avvocato di fiducia specializzato nel gestire i casi legati ai sinistri stradali.

L'assicurato deve anche tener presente che esiste una tempistica stretta per richiedere l'avvio della tutela legale: avrà infatti un massimo di tre giorni di tempo per poter contattare la propria impresa assicurativa, un termine che decorre dal momento in cui si è verificato l'evento dannoso o il reato.

Quanto costa la polizza tutela legale auto?

La spesa da sostenere dipende dai massimali e dalle esclusioni. Optando per una tutela legale con massimali bassi si può spendere in media sui 20 euro, un ammontare che deve essere sommato al premio RC Auto.

Il costo aumenta per i pacchetti che ampliano il loro raggio di copertura. Quelle più complete operano nella contestazione delle multe, difendono l'assicurato nei delitti colposi legati al sinistro (i casi di omicidio stradale), intervengono nelle controversie con soggetti che offrono servizi per il veicolo (ad esempio se si vuole aprire un contenzioso nei confronti del carrozziere che ha riparato l'auto), coprono le spese per l'istanza di dissequestro del veicolo e per il ricorso contro il ritiro della patente (o semplicemente per recuperare i punti persi).

Ricordiamo che la tutela legale più diffusa è quella attivata sul veicolo, che garantisce il proprietario, il conducente e le persone trasportate. Più rara invece quella sulla patente, che offre la propria tutela solo alla persona titolare del documento di guida, ma per qualunque tipo di sinistro – in auto, a piedi o su altri veicoli.

Massimali e franchigie

La polizza tutela legale presenta precisi vincoli contrattuali, che il cliente dovrà valutare attentamente per stabilire la reale convenienza a sottoscrivere la polizza.

Come tutte le garanzie accessorie, è presente un massimale, un importo massimo della copertura di spese offerto dall'impresa assicurativa. Ad esempio, se nella polizza viene indicato un massimale di 12 mila euro, l'assicurato potrà contare su di un rimborso massimo delle spese legali pari a tale valore.

La garanzia prevede anche una franchigia, una cifra minima entro il quale la copertura assicurativa non interviene. Dunque, le spese legali inferiori alla franchigia dovranno essere saldate dall'assicurato di tasca propria.

Clausole di esclusione della polizza

Si tratta di casi specifichi in cui la compagnia assicurativa non coprirà le spese.

Esistono clausole di esclusione che variano a seconda della compagnia assicurativa: le più comuni riguardano i danni provocati dalla guida in stato di ebrezza o con patente scaduta e la guida di un mezzo che circola senza la revisione. Tuttavia, in molti casi, è possibile ridurre il numero di queste esclusioni pagando un premio maggiore.

Ultimo aggiornamento settembre 2020