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Polizze, risarcimenti e macrolesioni: cosa cambia da marzo 2025

Al via dal 5 marzo i nuovi valori per le macrolesioni da incidenti stradali e responsabilità sanitaria. L’introduzione della Tabella unica nazionale fornisce parametri uniformi per la quantificazione dei danni biologici e morali con invalidità pari o superiore al 10%. L’obiettivo è di un risarcimento pieno ed equo.

A cura di: Paolo Marelli
A cura di: Esperto di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 05/03/2025
moto e auto in strada danneggiati da uno sconto
Risarcimento danni: arriva la Tabella unica nazionale

È finalmente una realtà. Dopo un’attesa durata quasi vent’anni, dal 5 marzo è in vigore la Tabella unica nazionale (TUN) per il risarcimento del danno biologico e morale derivante da incidenti stradali e da responsabilità sanitaria che abbiano causato alle vittime lesioni gravi con un’invalidità pari o superiore al 10%.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, commentando l’approvazione del Consiglio dei Ministri del DPR 12/2025 sulla “Tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti”, le cosiddette macrolesioni, ha detto che il nuovo regolamento “garantirà alle vittime dei sinistri il diritto a un pieno ed equo risarcimento del danno subito”.

Per Urso, non c’è dubbio che questo sia “un significativo passo in avanti verso maggiori certezze e una uniformità di trattamento, che andrà a beneficio sia dei consumatori che delle compagnie assicurative”. Il ministro ha poi rimarcato che “questo provvedimento si inserisce all’interno di un più ampio percorso di riforma strutturale del settore assicurativo quanto mai necessario”.

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Risarcimento danni biologici e morali: criteri uniformi

Con queste nuove disposizioni si attua ciò che è previsto dall’articolo 138 del Codice delle assicurazioni (decreto legislativo 209/2005). La Tabella unica nazionale fornisce criteri e coordinate per il risarcimento dei danni biologici e morali uniformi sul territorio italiano.

Dal 5 marzo, per stabilire i punteggi di invalidità non si utilizzano più le Tabelle pretorie elaborate dalla giurisprudenza, a cominciare dai Tribunali di Milano e di Roma, le quali erano disomogenee sul territorio nazionale.

Prima di analizzare più nel dettaglio il nuovo provvedimento, c’è da sottolineare un aspetto importante: il nuovo meccanismo di calcolo si applica solo per i danni causati da sinistri avvenuti dopo il 5 marzo 2025, ossia dopo l’entrata in vigore del decreto.

Il Mimit spiega che questa Tabella unica nazionale è stata realizzata per garantire il diritto per le vittime di sinistri di avere un pieno ed equo risarcimento del danno non patrimoniale, razionalizzando al tempo stesso i costi gravanti sul sistema assicurativo e, di riflesso, il diritto dei consumatori a vedere garantito un livello accettabile e sostenibile dei premi assicurativi.

Assegnato un valore pecuniario per ogni punto di invalidità

La Tabella unica nazionale stabilisce un valore pecuniario certo da attribuire a ogni singolo punto di invalidità (danno biologico), compreso tra dieci e cento punti, ed è integrata da tre ulteriori tabelle sul risarcimento del danno morale.

A questo proposito, c’è da evidenziare che il nuovo regolamento introduce un sistema di liquidazione del danno “a punti”, con valore iniziale per ogni punto di invalidità fissato a 947,30 euro.

Il Mimit fa inoltre notare che la Tabella unica nazionale è stata elaborata tenendo conto di tre specifici aspetti, che concorrono a stabilire il valore pecuniario del risarcimento al danneggiato:

  • danno biologico permanente, ovvero lesione permanente dell’integrità psico-fisica della persona, il cui valore economico varia anche in base all’età del soggetto leso;
  • danno morale (sofferenza psicologica interiore);
  • danno biologico temporaneo (inabilità temporanea).
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