Le polizze vita fanno risparmiare: ecco quanto si detrae dalle tasse
L’assicurazione vita piace agli italiani: dopo la lieve frenata del 2023, da inizio 2024 sottoscrizioni e raccolta sono in continua crescita. Anche perché la spesa per questa polizza è detraibile fiscalmente: scopri come e quanto. E trova anche un’assicurazione vita conveniente a settembre 2024.
Il ramo vita ha generato per le compagnie assicurative 5,5 miliardi di euro di utili in Italia nel 2023, segnando un’inversione di tendenza rispetto alla perdita di 0,4 miliardi registrata nel 2022. A rilevarlo è un report dell’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil.
Il rapporto del sindacato evidenzia come il balzo all’insù degli utili del ramo vita lo scorso anno siano stato raggiunto “nonostante il fatto che il rialzo dei tassi di interesse abbia continuato a incentivare il ricorso al riscatto delle polizze da parte degli assicurati”.
I riscatti sono infatti cresciuti del 63% e la raccolta premi è diminuita del 3,3%, attestandosi a 91,2 miliardi di euro determinata dalla forte contrazione dei premi unit linked (-32%) in parte compensata dalla crescita dei prodotti tradizionali (+9,2% per Ramo I). Tuttavia, l’impressione delle compagnie assicurative è che, nel primo semestre 2024, ci sia una ripresa nella sottoscrizione delle polizze vita da parte degli italiani, con una raccolta che avrebbe raggiunto i 37 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Assicurazione vita: ecco come trovare un’offerta conveniente
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Polizze vita e dichiarazione dei redditi: quanto puoi detrarre
Tornando alle polizze vita, non va trascurato il fatto che quando, fai la dichiarazione dei redditi, l’assicurazione vita è una voce che puoi inserire come “sconto fiscale”, deducendolo dall’importo delle tasse da pagare al Fisco.
L’Agenzia delle Entrate spiega che in generale, sono detraibili dall’IRPEF, nella misura del 19%, le spese sostenute per le polizze assicurative che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante, o di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, se l’impresa di assicurazione non ha la possibilità di recedere dal contratto.
Inoltre, l’Agenzia tributaria chiarisce che l’importo complessivamente detraibile è pari a:
- 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente;
- 1.291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Disabilità grave: premio detraibile fino a 750 euro
Il Fisco ricorda che, dal 2016, è stato elevato da 530 a 750 euro l’importo detraibile per i premi versati per le polizze assicurative, a tutela delle persone con disabilità grave, che coprono il rischio di morte. “Se nel contratto di assicurazione sono indicati più beneficiari e uno dei quali ha una grave disabilità, l’importo massimo detraibile deve essere ricondotto all’unico limite più elevato di 750 euro”, chiariscono all’Agenzia delle Entrate.
C’è un ultimo punto da tenere presente: dal 2020 la detrazione per la polizza vita spetta a condizione che “l’onere sia sostenuto con versamento bancario, o postale, o mediante altri sistemi di pagamento tracciabili”. Infine, la detrazione tocca per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. Mentre qualora si superi questa soglia, l’agevolazione fiscale decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito totale di 240.000 euro.
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