La scatola nera per auto
La scatola nera (o black box) è un dispositivo elettronico dotato di un localizzatore GPS – Global Positioning System (sistema di posizionamento globale) – che permette di registrare tutte delle informazioni riguardanti il mezzo di trasporto e il comportamento del guidatore. In particolare, permette di rilevare la posizione e la velocità del veicolo su cui viene installato, una caratteristica che, in caso di sinistro, rende possibile la ricostruzione della dinamica del sinistro da parte dell’assicurazione.
Questo fattore porta vantaggi sia al cliente, la cui polizza viene acquistata a un prezzo più vantaggioso, che alla compagnia, al riparo da eventuali frodi nell’ambito della definizione dell’incidente. I benefici per il cliente non sono solo economici, in quanto la black box permette di individuare la vettura in caso di furto, di ottenere assistenza in caso di sinistro e di inserire particolari servizi aggiuntivi (quali ad esempio gli appuntamenti per effettuare gli interventi di manutenzione sul mezzo).
Le imprese assicurative potranno trattare i dati personali registrati dalla scatola nera solo in caso di avvenuto sinistro, una prassi imposta a tutela dell’assicurato dal Garante della Privacy. Il montaggio della scatola nera deve essere completamente gratuito: lo ha stabilito il Decreto Monti del 2012, secondo cui le compagnie devono farsi carico sia delle spese di installazione che di disinstallazione del congegno.
Ricordiamo che la scatola nera sarà uno strumento fondamentale per accedere agli sconti obbligatori sulle polizze RC Auto previsti dal Ddl concorrenza, un provvedimento già approvato ma non ancora in vigore a causa della mancanza dei decreti attuativi.
Le modalità per determinare i tagli alle tariffe decisi dal Disegno di legge sono state disciplinate dal Regolamento 37/2018 dell'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). Lo stesso regolamento prevede che la scatola nera sia alla base dei cosiddetti sconti aggiuntivi, che saranno applicati ai soggetti che negli ultimi quattro anni non hanno provocato sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria.
Ultimo aggiornamento ottobre 2019