Franchigia Relativa
La franchigia relativa è un valore stabilito in polizza da considerare in caso di danno conseguente a un sinistro. Il meccanismo di applicazione non prevede la deduzione di una parte (come nel caso della franchigia assoluta), visto che il danno resta a carico dell’assicurato se l'importo non supera o è uguale alla quota di franchigia, mentre viene pagato dalla compagnia se la sua entità è maggiore di tale quota.
Ad esempio, un danno a terzi di 400 euro sarà corrisposto dall'assicurato se l'importo stabilito dalla franchigia relativa è di 500 euro; lo stesso importo di franchigia e un risarcimento di 1.200 euro, porta l'assicuratore a rispondere dell'intero danno.
Diverso è il funzionamento della franchigia assoluta. Riprendendo l'esempio precedente, il cliente dovrà sostenere una spesa di 500 euro mentre i rimanenti 700 euro saranno a carico della società.
Ricordiamo che un numero crescente di compagnie promuove la formula del bonus-malus con franchigia, che consente di ridurre la tariffa RC Auto. Un ulteriore vantaggio è che permette all'assicurato di mantenere la classe di merito maturata in caso di incidenti con colpa: il sinistro, qualora l'importo del danno sia inferiore o uguale alla franchigia, non sarà riportato sull’attestato di rischio e di conseguenza non ci sarà l’applicazione del malus, ossia la perdita di due classi di merito (ad esempio dalla seconda alla quarta) al momento del rinnovo della polizza.
È bene specificare che se si verificano più sinistri nello stesso anno la classe di merito sale secondo la formula "(numero sinistri) x 3 – 1".
Questo significa che, dal secondo sinistro in poi, e sempre con percentuale di responsabilità oltre il 51%, la classe aumenta di tre punti per ogni sinistro. Anche la somma della percentuale di responsabilità dei sinistri paritari presenti sull’attestato di rischio può comportare il declassamento.
Ultimo aggiornamento ottobre 2019