Settembre conferma un mercato dei veicoli commerciali in recupero
In recupero il mercato dei veicoli commerciali, con settembre che conferma il trend positivo partito dall'estate: i numeri parlando di una crescita del 18,5%. Nei primi 9 mesi dell'anno sono stati persi, invece, 30.000 veicoli con un calo del 22 per cento.

Va decisamente meglio per il mercato dei veicoli commerciali. È stato proprio il mese di settembre a confermare il trend positivo partito nella stagione estiva. Un dato importante dopo i mesi più difficili per la crisi causata dall’emergenza coronavirus.
I dati diffusi dal Centro Studi e Statistiche Unrae parlano di 16.170 veicoli immatricolati: registrato un aumento del 18,5% rispetto ai 13.651 autocarri con ptt fino a 3,5t dello stesso periodo 2019. Nei primi 9 mesi del 2020 è ancora evidente una flessione del 22%, con una perdita di circa 30.000 unità, e 105.120 immatricolazioni. A gennaio-settembre dello scorso anno se ne contavano 134.795.
La ripresa post-lockdown
“Le consegne rimandate nei mesi del lockdown – afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – hanno riportato il mercato dei veicoli commerciali in territorio positivo, confermando i primi segnali emersi nel periodo estivo. L’esigenza pressante di rinnovare un parco circolante ancora molto anziano, costituito per il 47% da veicoli ante Euro 4, sta accompagnando il trend naturale delle immatricolazioni, con incrementi a doppia cifra in settembre per tutti i canali di vendita”.
Non si può ancora parlare di un’inversione di tendenza, ma i dati di settembre sono sicuramente più incoraggianti. Per l’Unrae bisogna ora valutare come si muoveranno gli acquisti nel mese di ottobre. C’è da dire comunque che l’anno 2020 volge ormai al termine e che con un mercato in calo di oltre il 20%, ben poco - secondo l’Associazione delle Case automobilistiche estere - si potrà incidere sui risultati finali, i quali saranno comunque caratterizzati da una flessione preoccupante.
“Si tratta di un comparto che ha dimostrato molte volte, e ancor più durante il lockdown, di essere centrale per la movimentazione delle merci e per lo sviluppo economico del Paese”, ha concluso il presidente Crisci.
Noleggio in forte calo
L’Unrae ha anche effettuato un’analisi più dettagliata della struttura del mercato dei veicoli commerciali nei primi 8 mesi del 2020. L’indagine conferma flessioni consistenti per tutti i canali di vendita. I privati presentano una contrazione del 19,4%, su un mercato totale che cala del 26,7%. Non va meglio per le società che registrano un calo del 27,6%. A segnare, però, la peggiore performance ci pensa il noleggio, con una riduzione in volume del 30,3% e una rappresentatività che scende al 28,8% (-1,5 p.p.).
Il calo più pesante ed evidente è quello che riguarda il breve termine (-42,5%), ma sulla stessa lunghezza d’onda ci sono anche il lungo termine (-28,3%), la parte più importante del noleggio degli autocarri, e le autoimmatricolazioni uso noleggio effettuate da concessionari e case auto. In questo ultimo caso la perdita è pari al -25,8%.
Perdite a doppia cifra per le motorizzazioni tradizionali
Spostiamoci ora sul fronte delle alimentazioni. Pesanti perdite a doppia cifra interessano tutte le motorizzazioni tradizionali, il gpl, il metano e i veicoli elettrici: il motore a benzina negli 8 mesi perde il 40,4% e si ferma al 3,6% del totale; giù anche il diesel che cala del 26,5%, risalendo all’89,2% di quota.
Il Gpl cede il 70,3% dei volumi e il metano cala del 33,8%. I veicoli elettrici con una flessione del 28%, in linea con il mercato totale, si confermano allo 0,6% di quota, mentre crescono i veicoli ibridi che arrivano al 2,5% di rappresentatività sul mercato.
I modelli ibridi consentono al proprietario di risparmiare sulle spese del bollo auto e sul premio assicurativo che risulta di importo inferiore rispetto a quello pagato normalmente per un veicolo a benzina o a diesel.
Dall’indagine di Unrae risultano, infine, in crescita dell’1% le emissioni medie di CO2 dei veicoli con ptt fino a 3,5t: nei primi 8 mesi dell’anno raggiungono i 164,4 g/km rispetto ai 162,6 del gennaio-agosto dello scorso anno.