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Salva Motociclisti: pronta l’installazione in Friuli-Venezia Giulia

Pubblicato il 13/12/2019
Salva Motociclisti: pronta l’installazione in Friuli-Venezia Giulia

Provvedimento importante della giunta del Friuli Venezia-Giulia, al fine di aumentare la sicurezza di tutti i motociclisti che percorreranno le strade della regione.

L’esecutivo locale ha deciso di stanziare un milione di euro per finanziare l’installazione dei nuovi Dispositivi Salva Motociclisti (DSM), le barriere da montare nella parte bassa dei guardrail che offrono maggior tutela al guidatore in caso di urto. "Questi particolari guardrail definiti DSM”, spiega l'assessore del Friuli alle Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, “sono in grado di mitigare le conseguenze di eventuali cadute di conducenti e passeggeri di motocicli e in taluni casi possono salvare la vita”.

Il Governo nazionale li aveva approvati prima dell’estate

Le nuove barriere sono disciplinate da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del primo aprile scorso. Nella news “Dispositivi Salva Motociclisti: pro e contro del decreto che li rende obbligatori” abbiamo spiegato che la norma impone di installare i DSM su tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri e soprattutto in corrispondenza di quei tratti stradali particolarmente critici, dove sono avvenuti in un triennio almeno cinque incidenti con morti o feriti e che abbiano visto il coinvolgimento di motoveicoli e ciclomotori.

Ricordiamo che queste nuove barriere sono costituite da una superficie continua sia in senso orizzontale che verticale da inserire sotto i guardrail con altezza inferiore agli 80 centimetri dal piano stradale. La protezione arriva fin quasi a livello dell’asfalto, al fine di contenere l’impatto del corpo e della testa del centauro con il guardrail: in più, evita che il guidatore possa sbattere sui pali di sostegno dello stesso guardavia. L’utilizzo del nuovo profilato non salvaguarda solo i motocilisti, ma risulta più sicuro anche per tutte le altre categorie di veicoli.

Intanto è allarme incidenti

I DSM sono un primo passo per migliorare la sicurezza delle strade e ridurre i casi di motociclisti che perdono la vita a causa di un incidente stradale.

Al momento la situazione è preoccupante, visto i tanti centauri deceduti durante l’estate. Sulle cifre si è soffermato il presidente dell’ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), Giorgio Biserni, secondo cui nei soli fine settimana dei mesi di giugno, luglio e agosto 2019 sono morti 185 motociclisti. I dati analizzati arrivano dall’Osservatorio Due Ruote ed evidenziano che la maggior parte dei decessi sono avvenuti nel nord Italia (28 in Lombardia, 19 in Veneto e Emilia-Romagna, 18 nel Trentino Alto Adige) e in alcune regioni del sud (18 vittime in Puglia, 11 in Campania e 15 in Sicilia).

La sicurezza passa anche dalla stipula dell’RC Moto

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A cura di: Enrico Campanelli

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