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Negli Stati Uniti la app che premia i guidatori provetti

Pubblicato il 24/02/2020
Negli Stati Uniti la app che premia i guidatori provetti

Arriva dagli Stati Uniti la news dell’ultimo ritrovato della tecnologia per gli automobilisti. Si chiama DriveWell, ed è una app sviluppata da Cambridge Mobile Telematics che monitora lo stile di guida, attivandosi da sola quando si parte.

Un sistema ingegnoso le permette di registrare ogni comportamento poco consono, dalle accelerate brusche ai cambi di corsia improvvisi, fino alle dure frenate. Inoltre, poiché si scarica sul cellulare, tiene ovviamente conto di ogni volta in cui si utilizzi lo smartphone, anche se lo si toccasse soltanto.

La stessa app è stata utilizzata in occasione di un contest lanciato negli Stati Uniti al fine di sensibilizzare la popolazione su un tema molto importante: le morti alla guida. Sarebbero infatti ben 40.000 i deceduti a causa di incidenti in un anno negli Stati Uniti, e 4,5 milioni i feriti.

In palio, 20.000 dollari, vinti in questa occasione da una virtuosa madre di famiglia di Los Angeles, che ha svelato i pochi segreti che l’hanno portata a guadagnarsi il merito di guidatrice modello: una guida più dolce, anticipare di dieci minuti la partenza per arrivare serenamente a destinazione, l’ascolto dell’app che corregge le manovre e i comportamenti sbagliati.

Come imparare a guidare meglio anche nel nostro Paese

Non esiste anche in Italia una app con la funzione di monitorare la guida e correggerla quando si sbaglia, con un meccanismo che in partenza funzioni come correttivo. “Tutti pensiamo di guidare benissimo”, ha commentato la vincitrice americana del concorso, “fin quando qualcuno ci fa notare che le cose stanno altrimenti”: verità sacrosanta che dovrebbe essere impartita a chi adotta una guida spavalda perché sicuro di essere un abile guidatore. 

Al momento, l’unico strumento di cui disponiamo che possa regolare il nostro stile di guida è la scatola nera, che però funziona solo quando si è causa o vittima di un incidente.

Come funziona la scatola nera

Anche denominata black box, la scatola nera è un dispositivo che registra la condotta e lo stile di guida dell’assicurato. Di fatto, è proprio una scatola di piccole dimensioni che viene posizionata su un elemento fisso del vano motore, come ad esempio la batteria o la struttura interna del cofano.

In caso di incidente, la black box serve a ricostruirne la dinamica, determinando la velocità della vettura e la sua posizione. Per installarla, è necessario l’intervento della compagnia di assicurazioni, che generalmente la sponsorizza perché unico mezzo che consente di conoscere la realtà dei fatti e quanto accade durante un sinistro.

Gli sconti per chi la installa

La finalità di affidarsi alla scatola nera è per l’agenzia di tutelarsi da possibili inganni durante la ricostruzione del sinistro. Per chi accetta di installarla sulla propria auto, vuol dire non solo avere la possibilità di rintracciare l’auto più facilmente in caso di furto, grazie al dispositivo Gps presente al suo interno, ma anche ottenere assistenza qualificata in caso di guasto e, aspetto non da poco, ricevere gli sconti sulla polizza. La riduzione di prezzo non è la stessa per ogni assicurato, ma varia a seconda di molte variabili, e può arrivare anche al 25%.

Di fatto, gli sconti obbligatori per chi installa la scatola nera non sono ancora partiti a causa della mancanza del decreto attuativo, ma le modalità per determinare i tagli alle tariffe sono già presenti grazie all’emanazione da parte dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) del Regolamento 37/2018, che ha tra gli obiettivi quello di aiutare ad arginare progressivamente le differenze sul territorio nazionale dei premi applicati agli assicurati virtuosi.

Grazie all’installazione del congegno sarà possibile usufruire anche di uno sconto aggiuntivo, destinato però ai soggetti che negli ultimi quattro anni non hanno provocato sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria, e che risiedono nelle province a maggiore tasso di sinistrosità (e dunque con un premio assicurativo medio più elevato).

Quanto costa montare la scatola nera

La risposta è zero, perché il dispositivo viene messo a disposizione, installazione inclusa, dall’agenzia assicurativa con cui si assicura il veicolo, secondo la formula del comodato gratuito. Lo ha stabilito il Decreto Monti del 2012, che ne regolamenta anche il montaggio, perché avvenga entro un certo termine dalla data di sottoscrizione della polizza, quantificato di norma in 15 giorni.
Non deve costare nulla neanche disinstallarla, mentre l’assicurato dovrà solo recarsi nella stessa officina dove ha effettuato l’installazione.

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A cura di: Paola Campanelli

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