Ivass: dimezzati gli incidenti durante il lockdown

Il lockdown, imposto dal governo per ridurre il numero dei contagi da coronavirus, ha sortito anche altri effetti positivi. Gli incidenti stradali si sono, ad esempio, dimezzati in Italia. Sono le prime stime effettuate dalla Banca Dati Sinistri gestita dall’Ivass e riferite al periodo 1° febbraio-15 maggio 2020. Ed è proprio da questi numeri che arriva il monito lanciato dal neo presidente dell’Ivass, Daniele Franco, affinché le compagnie assicurative estendano le misure di ristoro a favore degli assicurati.
"La riduzione forzata della circolazione ha avuto un impatto in termini di riduzione della frequenza dei sinistri, da noi stimato in circa il 50 per cento" e "se i dati confermeranno la riduzione dei sinistri e, quindi, dei costi per le imprese, ci attendiamo che le misure di ristoro agli assicurati si estendano", afferma Daniele Franco nelle considerazioni annuali. Per il presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni è possibile quantificare per le compagnie "un risparmio medio variabile tra 36 e 41 euro per polizza".
Le iniziative durante l’emergenza
Durante questi mesi, caratterizzati dalla diffusione del coronavirus in Italia, molti cittadini si sono rivolti al numero verde dell’Ivass per esprimere difficoltà ed esigenze collegate con l'emergenza. Ed è proprio da questo periodo di crisi che è nata l’esigenza di voler far progredire il ruolo economico e sociale del sistema assicurativo sia in qualità di investitore istituzionale che quello di chi sviluppa un’ampia offerta di prodotti a favore di imprese, famiglie e soggetti.
Durante l’emergenza è stato richiesto alle compagnie e agli intermediari di informare i cittadini sulle modalità per accedere ai servizi, di facilitarne l’utilizzo e di tenere in massima considerazione le difficoltà dei clienti nell’assolvimento degli obblighi contrattuali. Tante compagnie hanno fornito risposte e adottato misure a sostegno della clientela, tra cui: la sospensione o la proroga del pagamento dei premi, il blocco delle azioni di recupero dei premi non pagati e delle franchigie, l’estensione di garanzie, l’offerta di servizi aggiuntivi e più recentemente la restituzione di una parte del premio Rc auto.
Rc auto: prezzi in discesa
"Nel 2019 i prezzi dell'Rc auto sono diminuiti del 2,7%; negli ultimi 6 anni la flessione complessiva è di circa il 22% e, nel confronto internazionale, il divario è passato da oltre 200 a 90 euro. Tuttavia, in diverse aree del Paese l'offerta continua a registrare prezzi elevati, soprattutto per i contraenti più giovani", rende noto il presidente dell’Ivass, secondo cui non è più procrastinabile un riordino della normativa del settore.
L'Authority assicurativa, durante la presentazione dell’attività svolta dall’istituto nell’anno 2019, fa anche sapere di essere “pronto a fornire il proprio contributo tecnico al fine di accrescere l'efficienza del mercato e promuovere una riduzione dei prezzi meglio distribuita, una migliore qualità dell'offerta e una maggiore tempestività dei risarcimenti". Si punta, dunque, ad ottenere maggiori strumenti per meglio tutelare i consumatori.
Un primo contributo in questa direzione è la recente proposta dell’IVASS al Ministero dello Sviluppo Economico per la revisione dei criteri di risarcimento delle lesioni fisiche di maggiore entità, tramite la definizione di una tabella unica nazionale in grado di coniugare un adeguato risarcimento del danno non patrimoniale con una maggiore prevedibilità dei costi gravanti sul sistema assicurativo.
La tenuta del sistema assicurativo
Alla fine del 2019 l’industria assicurativa italiana si presentava in buona salute. La raccolta premi complessiva, pari a oltre 140 miliardi, faceva registrare un incremento di circa 4 punti percentuali rispetto al 2018 e raggiungeva il 7,8 per cento del PIL. È quanto emerge dalla relazione annuale redatta dall’Ivass che sottolinea, al contempo, un cambiamento dello scenario a causa della recessione indotta dalla pandemia.
La posizione di solvibilità delle compagnie di assicurazione ha registrato a fine marzo - si legge nella relazione dell’Autorità - una flessione media di 25 punti percentuali rispetto a fine dicembre (dal 235 al 210 per cento). Da metà marzo l’Ivass ha integrato i flussi segnaletici di vigilanza avviando un monitoraggio periodico – settimanale per i principali operatori – della situazione di solvibilità; il monitoraggio è stato di recente esteso anche alla posizione di liquidità.
Già nel mese di marzo l’Ivass ha raccomandato alle imprese e ai gruppi di adottare estrema prudenza nella distribuzione dei dividendi e nella corresponsione della componente variabile della remunerazione agli esponenti aziendali. Grazie a questa raccomandazione le imprese e i gruppi assicurativi possono contare su ulteriori risorse patrimoniali: sono stati rinviati o sospesi dividendi per circa 4,4 miliardi di euro.