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Ivass: al via prima indagine su cultura assicurativa in Italia

Pubblicato il 20/07/2020
Ivass: al via prima indagine su cultura assicurativa in Italia

L’Italia, anche se il terremoto ‘coronavirus’ è stato un elemento propulsivo, occupa tra i Paesi sviluppati gli ultimi posti per quanto riguarda la cultura assicurativa. I risparmiatori non danno sufficiente peso ai benefici che possono avere stipulando polizze sulla propria persona, sui familiari, sulle abitazioni, a fronte di imprevisti che possono facilmente compromettere le aspettative o la nostra normale quotidianità. Il Paese, infatti, è palesemente sotto-assicurato rispetto alle calamità naturali che lo hanno segnato anche nel recente periodo (inondazioni, terremoti): per esempio, secondo le stime Ivass, nel 2019 solo il 2,4% delle case era assicurato contro le catastrofi.

Obiettivo, capire il grado di conoscenza delle polizze

Per questo l’Ivass ha avviato la prima indagine nazionale per misurare il livello di conoscenza assicurativa degli italiani. Uno studio per capire quanto i cittadini siano consapevoli dei rischi a cui sono esposti e se conoscono i loro bisogni di copertura. Altro punto interrogativo che l’Autorità si è posta è capire quae sia il grado di comprensione delle polizze offerte dal mercato. La ricerca è finanziata dal ministero dello Sviluppo Economico (nell’ambito della Strategia Nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale) ed è stata effettuata in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca e gli Istituti di ricerca BVA e DOXA.

Indagine IIA, il Covid-19 ha accentuato la voglia di copertura assicurativa

I risultati dell’indagine saranno utilizzati per comprendere il livello di percezione dei bisogni assicurativi del cittadino e indirizzare al meglio le azioni a sua tutela e le iniziative di sviluppo della cultura assicurativa. Il questionario consentirà di misurare nel tempo i risultati delle iniziative di educazione assicurativa. Intanto un’indagine dell’Italian Insurtech Association (IIA) ha messo in luce gli effetti che ha avuto la pandemia su come gli italiani vedono il mercato assicurativo. In altre parole il Covid-19 ha trasformato in modo radicale non solo gli stili di vita e le priorità dei consumatori, ma ha anche aumentato la loro necessità di protezione (salute e reddito) e la percezione di utilità della ‘polizza’.

Accelera domanda di polizze vita, salute e protezione reddito

Il Covid-19 ha alimentato il mercato in due altre direttrici: da una parte ha fatto lievitare la domanda per le polizze ‘Vita’, ‘Salute’ e ‘protezione del reddito’ e, dall’altra, ha fatto da propellente al digitale, inteso non solo come canale distributivo a sé stante, ma come abilitatore imprescindibile all’interno di ogni canale distributivo. I servizi offerti da Segugio.it, sito dove si possono trovare numerose guide sulle assicurazioni online per auto, moto e autocarro (così come gli altri tipi di polizze), vanno in questa direzione e agevolano una rapida visione - costantemente aggiornata - di quello che oggi c’è sul mercato assicurativo. Un mezzo efficace per risparmiare tempo e denaro. 

I millennials cambiano approccio

La ricerca IIA, in particolare, ha dedicato un capitolo su come sia cambiata la relazione tra i millennials e il mondo assicurativo nel post-Covid19. L’emergenza sanitaria ha accentuato loro il sentiment di precarietà, incertezza e preoccupazione, spingendoli a cercare soluzioni di protezione a tutto tondo. I numeri rivelano nel dettaglio questa trasformazione. Prima della pandemia appena il 22% aveva comprato un’assicurazione oltre a una RC Auto, quota che nell’era post-Covid è salita al 53%. La prova del nove è in un’altra percentuale: il 54% del giovani oggi ammette di avere cambiato approccio verso il comparto assicurativo, e alla domanda di come si proteggerebbe dal virus ben il 24% ha risposto con un’assicurazione sulla salute.

I problemi: linguaggio poco chiaro e ritardo nei pagamenti

La ricerca di IIA si sofferma poi su quali siano i problemi delle assicurazioni: ben il 70% ritiene che le compagnie usino un linguaggio poco chiaro, il 55% sospettano possibili frodi, il 45% sostengono che non paghino i sinistri, il 34% non sa dove comprare i prodotti e il 25% ammette di non capire il valore dei prodotti. Su quali caratteristiche invece si sofferma l’attenzione di un millennials? Il 75% si concentra sul prezzo di una polizza, il 58% sulla chiarezza del prodotto, il 44% sui servizi addizionali, il 39% sulla velocità di pagamento sinistri e il 33% sulla flessibilità delle coperture.

A cura di: Fernando Mancini

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