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Infortuni, oltre mezzo miliardi di danni per il calcio europeo

Nel corso dell'ultima stagione, i club di calcio dei primi cinque campionati europei hanno speso quasi 600 milioni di euro a causa degli infortuni. Proteggerci da eventuali infortuni può rivelarsi quanto mai utile anche per chi è dedito all'attività a livello amatoriale.

Pubblicato il 19/10/2022
uomini e donne che fanno jogging
Proteggersi da infortuni con un'assicurazione

Quasi 600 milioni di euro: è la spesa iperbolica che i club europei di calcio hanno pagato lo scorso anno per gli infortuni subiti dai loro tesserati. Una situazione che spiega l’importanza delle polizze infortuni, anche al di là dello sport professionistico. Perché è proprio quando si esce dalla bolla dei campioni dello sport che si percepisce davvero che ruolo possano giocare le polizze assicurative.

Lo studio

Secondo un report realizzato dalla divisione sportiva del broker internazionale Howden (che ha messo a punto lo strumento Howden’s European Football Injury Index), il numero di infortuni relativamente ai cinque più importanti campionati di calcio europei (Italia, Inghilterra, Spagna, Germania e Francia) è aumentato del 29% nel corso della stagione 2021/2022 rispetto al 2020/2021. Un’analisi effettuata, sottolinea lo studio, alla luce “del dibattito in corso sull’affollamento delle partite e sulle richieste ai vertici del calcio di attuare riforme per cambiare il calendario”.

Complessivamente, sono stati 4.810 i calciatori infortunati che sono dovuti rimanere ai bordi del campo per più di una giornata, con la Premier League inglese che ha subito il maggior numero di infortuni (1.231).

Il costo per le società di calcio è stato di 513,23 milioni di sterline, che ai valori attuali corrispondono a poco più di 585 milioni di euro. un aggravio ulteriore in uno scenario non certo brillante per il settore, alle prese con il crollo delle entrate generato dal Covid e dalle relative restrizioni agli spostamenti.

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Chelsea in testa

Il Chelsea è stato il club più colpito, con ben 97 infortuni nel corso della stagione, seguito dal Manchester United con 81 e il Liverpool – che è arrivato alla fine di ogni competizione a cui ha partecipato la scorsa stagione – ha avuto 80 infortuni. Il PSG francese di Kylian Mbappé, Neymar e Lionel Messi è stato il club con il costo più alto per infortuni (38 milioni di euro), seguito da Real Madrid e Barcellona.

Dalla ricerca emerge inoltre un incremento consistente di infortuni di giocatori under 21. In particolare, in quattro anni il dato è passato dai 30 infortuni della stagione 2018/19 ai 326 della scorsa, il che sta a indicare un impiego crescente di giovani.

Polizze per tutte le tasche

Se si esce dal mondo del professionismo, proteggerci da eventuali infortuni può rivelarsi quanto mai utile. Basti pensare a chi si fa male giocando a calcetto con gli amici e, in seguito all’infortunio, non può lavorare per un determinato periodo. La polizza infortuni sportivi è obbligatoria per atleti e relativo staff tecnico, mentre è opzionale per chi fa attività a livello amatoriale. Queste polizze tutelano sia chi sottoscrive il contratto, sia in alcuni casi i soggetti terzi e le strutture utilizzate per praticare lo sport. Intervengono a coprire casi come danni personali allo sportivo (come infortuni e incidenti), se si fa male a un compagno o avversario. L'assicurazione rimborsa le spese mediche alle vittime e rimborsa eventuali danni che l’assicurato può provocare a terzi.

Le limitazioni

Il perimetro di azione delle polizze è molto vario, in modo da andare a coprire le esigenze più disparate. Solitamente le polizze non intervengono a coprire i danni causati da incidenti avvenuti mentre si pratica sport in posti non adeguati (per esempio calcio nel parchetto di casa o beach volley in spiaggia) e per fini ludici e di divertimento. Oltre agli incidenti avvenuti mentre si pratica sport per puro piacere personale, quindi non alla presenza di un allenatore.

Come sempre, l’indicazione è di farsi un’idea precisa delle coperture da sottoscrivere, quindi confrontare le offerte presenti sul mercato – ad esempio tramite il comparatore Segugio.it, per poi scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

A cura di: Luigi dell'Olio

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