Dispositivi antiabbandono per bambini, arriva il bonus per l’acquisto

Un bonus per comprare i dispositivi antiabbandono finalizzati al trasporto dei più piccoli in macchina. A stabilirlo il decreto legge emesso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze. La ministra Paola De Micheli ha firmato il provvedimento per l'assegnazione del contributo o del rimborso per l'acquisto degli "allarmi" antiabbandono. A partire dal 7 novembre per i bambini di età inferiore ai quattro anni questi dispositivi sono diventati obbligatori.
Come fare per accedere al contributo
Per ottenere il bonus sarà necessario registrarsi a partire del 20 febbraio sulla piattaforma informatica Sogei o sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il contributo sarà erogato mediante il rilascio di un buono spesa elettronico del valore di 30 euro valido per l'acquisto di un dispositivo antiabbandono per ogni bambino di età inferiore ai quattro anni. Anche chi lo ha già acquistato avrà diritto al rimborso.
Il primo step consiste nel munirsi dell’identità elettronica digitale: si inserisce il nome e il cognome del minore e il suo codice fiscale. Il rimborso avviene in modo automatico mediante il bonifico sull’Iban comunicato da uno dei genitori durante la registrazione sulla piattaforma del Mit.
Chi può farne richiesta
Sul fronte pratico, il contributo dovrà essere richiesto da uno dei genitori (o altro soggetto esercente la responsabilità genitoriale, si legge nel decreto) di un minore che non abbia compiuto il quarto anno di età al momento dell'acquisto del dispositivo antiabbandono. I buoni sono emessi secondo l'ordine temporale di arrivo delle domande e per accedere o bisognerà farne richiesta registrandosi sulla piattaforma Sogei entro sessanta giorni dal 20 febbraio, allegando copia del giustificativo di spesa. È importante sapere che il contributo è unico per ogni bambino.
Le sanzioni
A partire da marzo prossimo si tornerà a parlare anche delle sanzioni previste nel caso si venga beccati senza sistemi antiabbandono. Chi infatti non rispetterà la nuova normativa, dovrà farsi carico di una multa e dovrà fare i conti pure con la decurtazione di 5 punti dalla patente. A pagare la sanzione amministrativa il conducente o comunque chi è tenuto alla sorveglianza del minore.
Se entro due anni dalla prima multa la stessa persona avrà nuovamente violato i sistemi di sicurezza, oltre a pagare una nuova multa, dovrà anche fare i conti la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
Sono tanti i casi in cui si rischia la multa:
- In auto non è presente il sistema antiabbandono
- In macchina si ha un sistema antiabbandono non rispondente a quanto previsto dal decreto attuativo
- Il sistema antiabbandono funziona con il dispositivo bluetooth, ma non risulta attivato oppure l’applicazione non funziona
- Il sistema antiabbandono non risulta autorizzato dal produttore del seggiolino
Sistemi antiabbandono: perché sono importanti?
Negli ultimi dieci anni in Italia sono morti 9 neonati perché dimenticati dai loro genitori in auto. Il fenomeno è ancora più diffuso negli Stati Uniti d’America dove nel 2018 si sono contati 50 decessi. I motivi all’origine della dimenticanza possono essere tanti ma gli esperti parlano nella maggior parte dei casi di amnesia dissociativa.
Secondo quanto previsto dalla legge, entrata in vigore lo scorso 7 novembre, il dispositivo deve segnalare l’abbandono di un bimbo di età inferiore ai 4 anni sul veicolo su cui viaggia attraverso un segnale. Tali sistemi devono attivarsi in modo automatico ad ogni utilizzo: non è necessario l’intervento del conducente.
Il dispositivo deve essere capace di catturare l’attenzione del conducente con segnali acustici e visivi sia all’interno che all’esterno del veicolo. Inoltre questi sistemi sono anche capaci di inviare messaggi o effettuare chiamate. In primo piano dunque c’è la sicurezza dei bambini in auto. L’attenzione, dunque, non si concentra solo sui sinistri ma anche su un triste fenomeno che negli ultimi tempi ha visto strappare alla vita tantissimi bambini.
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