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Coronavirus: viaggi ed eventi annullati, come chiedere i rimborsi

Pubblicato il 28/02/2020
Coronavirus: viaggi ed eventi annullati, come chiedere i rimborsi

L’onda lunga del coronavirus sta mettendo in difficoltà tutto il sistema turistico italiano: dal settore della convegnistica alle fiere, dalla cultura ai viaggi, alla ristorazione. Si tratta di un mercato vastissimo, che nelle ultime settimane ha accusato pesanti ripercussioni per le numerose cancellazioni di prenotazioni e a causa di eventi annullati.

Federconsumatori, che nelle ultime ore si è attivata per chiedere misure straordinarie da parte del Ministero del Turismo per consentire la modifica di prenotazione di voli e hotel senza penali, ha redatto alcune indicazioni utili ai cittadini per far valere i propri diritti in caso di disputa.

“Intollerabili fenomeni speculativi”

La situazione è in evoluzione e i cittadini mostrano crescente apprensione per l’eccezionale problema. Preoccupazione che si è impennata dopo l’individuazione nel Paese del primo focolaio. Sviluppo che ha portato alla delimitazione di una ‘zona rossa’, con rigide misure volte a impedire assembramenti di persone anche nelle aree vicine. Oltre a contenere il contagio, i provvedimenti hanno molte ripercussioni tra cui, sottolinea la federazione, “non solo si stanno verificando intollerabili fenomeni speculativi sui prezzi di disinfettanti e mascherine, ma la generale apprensione sta provocando numerosi disagi anche nel settore turistico”.

I diritti di chi ha pagato già treni e voli

“I nostri sportelli – precisa una nota di Federconsumatori - sono sommersi da richieste d’informazioni e di assistenza da parte di utenti che hanno acquistato biglietti aerei e ferroviari, nonché soggiorni in strutture ricettive”. In alcuni casi incontrano difficoltà a far valere i loro diritti. Ma quali sono esattamente questi diritti e in questa particolare situazione? È possibile richiedere il rimborso delle somme pagate in caso di rinuncia al viaggio? La federazione che rappresenta i consumatori italiani ha sintetizzato alcune risposte alle domande più frequenti, stilando “un breve vademecum con alcune indicazioni utili”.

Quando c’è un’evidente “causa di forza maggiore”

Per quanto riguarda l’acquisto/prenotazione di un soggiorno presso una struttura alberghiera situata nelle “zone rosse”: è possibile annullare la prenotazione e chiedere la restituzione della caparra eventualmente versata o, in alternativa, concordare lo spostamento della prenotazione ad altra data, poiché l’utente sta rinunciando al soggiorno per un’evidente causa di forza maggiore.

Lo stesso vale per l’acquisto/prenotazione di un biglietto ferroviario o volo aereo: Trenitalia e Italo hanno comunicato il riconoscimento del rimborso integrale dei biglietti per le destinazioni situate nelle “zone rosse”. Non si ha invece ancora alcuna notizia dalle compagnie aeree, tuttavia Federconsumatori consiglia di “inoltrare la richiesta al vettore di riferimento per la restituzione dell’importo versato o quantomeno l’emissione di un voucher”.

Il virus ha toccato anche le gite scolastiche

Altro segmento ‘toccato’ dall’influenza sono le gite scolastiche: siccome è uno specifico decreto del Governo ha disposto il loro blocco, le famiglie che hanno già versato una caparra possono chiederne la restituzione. Per l’acquisto/prenotazione di un soggiorno presso un albergo legato alla fruizione di eventi sportivi, culturali o di altra natura annullati a causa della situazione emergenziale, è possibile, anche in questo caso, chiedere il rimborso degli importi pagati o concordare lo spostamento della prenotazione ad altra data.

I soggetti a rischio e le prenotazioni nelle “zone gialle”

Per quanto riguarda l’acquisto/prenotazione di un soggiorno presso una struttura alberghiera situata nelle “zone gialle” (quelle periferiche ai focolai individuati) da parte di soggetti a rischio: gli utenti immuno-depressi o che comunque presentino un quadro sanitario, attestato da opportuna documentazione medica, tale da configurare una particolare vulnerabilità al virus, possono richiedere il rimborso delle somme versate o la modifica della prenotazione anche nel caso in cui la struttura di destinazione sia situata nelle “zone gialle”.

Restrizioni di accesso in altri Paesi

Alcuni Paesi stanno adottando misure straordinarie di contenimento per il coronavirus, negando l’accesso ai viaggiatori provenienti dai luoghi in cui siano stati accertati casi conclamati di infezione, Italia compresa. A questo proposito, l’associazione consiglia “a coloro i quali abbiano in programma viaggi all’estero di monitorare il sito web del Ministero degli Esteri, dove vengono pubblicati tutti gli aggiornamenti in proposito”.

L’acquisto/prenotazione di voli, treni e soggiorni in aree fuori delle “zone rosse” e delle “zone gialle” hanno poche possibilità di recuperare la caparra o l’anticipo già versato. Siccome non sono zone interessate dall’allerta, “l’eventuale rinuncia al soggiorno non risponde più alla logica della causa di forza maggiore e può quindi comportare la perdita” del diritto di riavere indietro le somme versate.

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A cura di: Fernando Mancini

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